THE OUTER WORLD – Benvenuti a un nuovo appuntamento dedicato alla nostra rubrica intitolata “The Outer World”, una finestra nuova per Switchitalia, con vista sui mondi videoludici che si espandono fuori dalle consuete e familiari mura dell’universo Nintendo. Se volete più dettagli sulla nostra iniziativa, vi rimandiamo all’articolo introduttivo con cui ve la presentiamo, sospinti dalla curiosità esplorativa tipica degli amanti dei videogiochi. Oggi è tempo di guerra santa, nello spazio tanto siderale quanto viscerale dell’Imperium, il cui ordine è mantenuto dai famosi Space Marines, anacronistica combinazione di super-soldati fantascientifici e monaci-cavalieri medievali, pronti a trascendere persino la morte, per salvaguardare l’umanità dalla minaccia eretica aliena.
Nato negli anni ’80 dalla mente di Games Workshop, il fenomeno Warhammer rappresenta una delle realtà più vaste e riconoscibili dell’intrattenimento nerd, un universo espanso che ha saputo attraversare media, formati e generazioni. Diviso in due principali filoni – il fantasy classico di Warhammer: Age of Sigmar e il ben più cupo e affascinante Warhammer 40.000 – il brand ha conquistato milioni di appassionati grazie alla sua estetica potente, all’impostazione militare e alle tematiche mature. Miniature da assemblare e dipingere, giochi da tavolo strategici, narrativa grimdark ed espansioni continue hanno cementato una community devota e attivissima, dove lore e tattica si intrecciano. Nel caso di Warhammer 40.000, ci troviamo in un futuro tetro, dove l’Imperium of Man lotta per la sopravvivenza contro razze aliene, mutanti e forze demoniache. Le sue declinazioni vanno ben oltre il tavolo da gioco: romanzi, giochi di ruolo cartacei, merchandising e un vasto catalogo videoludico che ha visto interpretazioni RTS (Dawn of War), strategiche (Mechanicus), action cooperativi (Darktide, Vermintide) e, più raramente, esperienze single player cinematografiche. Ed è proprio in quest’ultimo territorio che Space Marine II promette di colmare un vuoto, riportando in auge lo spirito brutale, glorioso e viscerale degli Ultramarine sul campo di battaglia.
Warhammer 40.000: Space Marine II riprende e potenzia il cammino tracciato dal primo capitolo del 2011, sviluppato da Relic Entertainment, riportando in scena il carismatico Capitano Titus, ora promosso a Lieutenant. A distanza di oltre dieci anni, il progetto passa nelle mani del talentuoso team di Saber Interactive, noti per il lavoro su World War Z e SnowRunner, con Focus Entertainment a occuparsi della pubblicazione. Il contesto narrativo è ancora una volta quello del 41° millennio, una galassia sull’orlo del collasso, dove la guerra è perenne e la speranza un concetto dimenticato. Stavolta, la minaccia principale non sono più gli Orki, bensì i letali e implacabili Tiranidi, razza aliena insettoide capace di divorare interi pianeti con le proprie orde. Il gioco si apre su Avarax, uno dei tanti mondi minacciati dalla biomassa dei Tiranidi, dove l’Adeptus Astartes interviene per contenere l’invasione. Titus, insieme ai fratelli d’armi Chairon e Gadriel, formerà la squadra protagonista, impegnata in un conflitto che travalica la semplice sopravvivenza, mettendo in discussione l’ordine costituito, la fede nell’Imperatore e lo stesso onore dei Marine. L’atmosfera è quella tipica dell’universo 40K: marziale, opprimente, maestosa, dove ogni parola pesa come il clangore del metallo e ogni battaglia è una gloriosa carneficina.