Un successo senza precedenti: Nintendo Switch ha riscritto la storia del gaming, raggiungendo traguardi commerciali straordinari. Con oltre 150 milioni di unità vendute, ha superato Wii e PlayStation 4, affermandosi come la console domestica Nintendo più venduta di sempre e puntando ora al record assoluto detenuto da PlayStation 2 e Nintendo DS. Il successo non si ferma all’hardware: numerosi titoli hanno abbattuto ogni previsione di vendita, con Mario Kart 8 Deluxe, Animal Crossing: New Horizons e The Legend of Zelda: Breath of the Wild a trainare le classifiche. Il segreto? La sua natura ibrida, che ha rivoluzionato il modo di giocare, unificando il mercato portatile e casalingo come mai prima d’ora. Ma, se nei nostri ultimi articoli di approfondimento abbiamo toccato diversi dei suoi punti di forza, ne abbiamo volontariamente lasciato da parte uno: forse il più significativo elemento cardine della natura ibrida dell’hardware di Kyoto risiede nel connubio instaurato negli anni con i mostriciattoli tascabili più famosi di sempre.
Fin dal debutto su Game Boy nel 1996, Pokémon è stato uno dei pilastri di Nintendo, generando un impatto economico e culturale persino superiore a Super Mario. Il franchise ha dominato l’industria videoludica con oltre 480 milioni di copie vendute, una presenza massiccia nel mondo animato, del merchandising e persino nei giochi di carte collezionabili. Tuttavia, per oltre vent’anni, i capitoli principali della serie sono rimasti esclusiva delle console portatili, limitando il franchise a un’esperienza più intima e personale, spesso con valori di produzione meno spettacolari rispetto ai grandi blockbuster casalinghi. Console come Nintendo 64, GameCube e persino Wii hanno ospitato solo spin-off, privando il pubblico di un vero Pokémon casalingo. Con Nintendo Switch, tutto è cambiato: il franchise ha finalmente unificato la sua esperienza, mantenendo portabilità e multiplayer, ma abbracciando anche una dimensione più cinematografica e ambiziosa, segnando una nuova era per la serie. E, di rimando, un volano molto ampio, solido e forte per far navigare la console stessa verso nuovi traguardi.
Basta dare uno sguardo alla tabella qui sotto per capire la portata del supporto offerto da The Pokémon Company a Nintendo Switch:
Nintendo Switch ha visto un supporto senza precedenti da parte del franchise Pokémon, trasformando la console in un punto di riferimento assoluto per gli appassionati della serie. Il primo passo è stato Pokémon Let’s Go, Pikachu! e Let’s Go, Eevee!, un’operazione nostalgica e sperimentale che ha introdotto una formula più accessibile, basata su Pokémon GO. Parallelamente, il brand ha ampliato il proprio raggio d’azione con titoli come Pokémon Unite, un MOBA free-to-play lanciato in contemporanea su mobile, pensato per catturare il pubblico amante del multiplayer competitivo e dei modelli Game-as-a-Service. Tuttavia, è con ben due generazioni di giochi principali che Pokémon ha realmente segnato il destino di Switch: Pokémon Spada e Scudo hanno inaugurato il passaggio definitivo al 3D open map, mentre Pokémon Scarlatto e Violetto hanno spinto ancora oltre l’esplorazione libera. Il risultato? Un successo commerciale e mediatico imponente, che ha consolidato Switch come console imprescindibile per ogni fan del brand.