Otto anni di successi: la longevità straordinaria di Nintendo Switch è sotto gli occhi di tutti, ma in vista dell’uscita del successore vale la pena fermarsi un attimo a volgere lo sguardo indietro. Con il 2025, Nintendo Switch entra nel suo ottavo anno di vita commerciale, un traguardo sorprendente per una console che continua a dominare il mercato con vendite costanti e una base installata ancora enorme. In un settore dove i cicli hardware durano mediamente tra i cinque e i sei anni, il successo duraturo di Switch è una vera anomalia, resa possibile da un perfetto equilibrio tra versatilità, accessibilità e un catalogo software in continua espansione. Nintendo ha saputo mantenere vivo l’interesse grazie a un flusso regolare di uscite, spaziando tra esclusive first-party di alto profilo, produzioni indipendenti e un inaspettato supporto dalle third parties, che negli anni hanno portato su Switch titoli sempre più ambiziosi. Nonostante i limiti tecnici rispetto alle console concorrenti, Switch resta un punto di riferimento per sviluppatori e giocatori, dimostrando che potenza e successo non sempre vanno di pari passo.
Da scommessa a leggenda: l’ascesa inarrestabile di Nintendo Switch è piuttosto palese ed oggettiva, analizzando la sua storia nel corso di questi anni. Quando la console debuttò nel marzo 2017, l’azienda si trovava in un periodo di grande incertezza. Il fallimento commerciale di Wii U aveva minato la fiducia del pubblico, mentre il 3DS, pur solido in Giappone, faticava a imporsi a livello globale come il suo predecessore. Molti analisti e sviluppatori guardavano con scetticismo alla nuova console, dubbiosi che la sua natura ibrida potesse davvero rivoluzionare il mercato. Ma anno dopo anno, Switch ha saputo smentire ogni previsione negativa, dimostrandosi un successo clamoroso sia sul fronte hardware che software. Grazie a una lineup che ha alternato grandi esclusive, supporto third-party e un fiorente mercato indie, l’hardware della casa di Kyoto ha polverizzato ogni record interno. Ha superato le vendite del Wii, diventando la home console Nintendo più venduta di sempre, e in Giappone è addirittura la console più venduta della storia, battendo Nintendo DS e PlayStation 2. A livello globale, i numeri la vedono ormai vicinissima al traguardo finale di circa 160 milioni di unità, che salvo sorprese verrà raggiunto anche dopo il lancio di Nintendo Switch 2, previsto per il 2025.
Ma dove risiede il segreto di tanto successo? Semplicemente nella sua stessa reason why: una console, con infinite possibilità. Ogni console di successo ha una USP (Unique Selling Proposition) chiara, un elemento che ne definisce l’identità e la rende unica nel mercato. Nel caso di Nintendo Switch, questa caratteristica è senza dubbio la sua natura ibrida, capace di unire il mondo delle home console e quello del gaming portatile in un unico dispositivo. Questo concetto non è rimasto un semplice slogan pubblicitario, ma è stato esaltato da una lineup che ha saputo sfruttare al meglio questa versatilità, offrendo ai giocatori esperienze di qualità senza compromessi, sia in mobilità che davanti allo schermo di casa. Nessun titolo ha incarnato meglio questa filosofia di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Lanciato insieme alla console, è stato il gioco simbolo della rivoluzione Switch, dimostrando che era possibile godere di un’avventura immensa, ricca e rivoluzionaria in ogni momento, sia sul divano che in viaggio. Il suo successo non solo ha ridefinito gli standard degli open world, ma ha anche ampliato il pubblico del franchise come mai prima d’ora, raggiungendo numeri record per la serie. La sua eredità ha poi trovato conferma nel sequel, Tears of the Kingdom, consolidando Switch come la casa perfetta per esperienze di alto livello, senza limiti di fruizione.
Bell’articolo…aspettiamo la seconda parte!