Il panorama dei titoli indie casual ha saputo trasformare il mobile gaming in una formula vincente, basata su interazioni rapide e intuitiva, dove ogni tocco conta. Questi giochi, pensati per sessioni brevi – mordi & fuggi – offrono esperienze immediate e accessibili, ideali per momenti di svago rapido. Con il passaggio a piattaforme dedicate come Nintendo Switch, il target si è ampliato notevolmente: la natura ibrida della console e le sue molteplici possibilità di input, dal touchscreen ai controller tradizionali, hanno dato nuova linfa a titoli dal budget modesto. Il successo di queste produzioni dimostra che, pur partendo da risorse limitate, è possibile creare giochi che privilegiano il puro divertimento e l’accessibilità, conquistando fasce di giocatori molto eterogenee. In sostanza, la migrazione degli indie casual su Switch rappresenta un’evoluzione naturale, che sdogana il valore di titoli minori e li rende protagonisti in un mercato sempre più competitivo.
Tap Wizard 2 nasce come sequel di un apprezzato idle RPG mobile, sviluppato da TopCog, un piccolo team indipendente specializzato in titoli casual con forti componenti di progressione automatizzata. Il gioco ha debuttato originariamente su dispositivi mobili, raccogliendo una community fedele grazie al suo mix di azione, magia e meccaniche idle che permettono al giocatore di avanzare anche senza input costante. La risposta del pubblico è stata positiva, elogiando la varietà degli incantesimi, il senso di progressione e la personalizzazione del mago protagonista, sebbene alcuni abbiano criticato una certa ripetitività nelle fasi più avanzate. Il concept ruota attorno a combattimenti automatici in cui il protagonista, un mago in perenne battaglia contro orde di nemici, continua a lanciare incantesimi mentre il giocatore ottimizza potenziamenti e strategie. Su Nintendo Switch, la transizione dalle dinamiche touch a un controllo più tradizionale rappresenta una sfida interessante, che potrebbe valorizzare ulteriormente il loop di gioco mantenendo la stessa accessibilità dell’edizione mobile.
Tap Wizard 2 mantiene le fondamenta dell’originale, con un gameplay basato su combattimenti automatici e una progressione scandita da potenziamenti, incantesimi e personalizzazione del protagonista. Il loop di gioco è semplice ma efficace: il mago affronta ondate di nemici mentre il giocatore gestisce abilità, rune e potenziamenti per massimizzare danni e resistenza. L’elemento strategico risiede nella scelta delle magie e nell’ottimizzazione della build, creando una progressione soddisfacente per chi ama i numeri che crescono esponenzialmente. Tuttavia, la versione per Nintendo Switch presenta una grave mancanza: il touchscreen non è supportato. Questo è sorprendente, considerando che il gioco nasce su mobile con un’interazione basata sul tocco. Invece, il sistema su Switch utilizza un cursore lento e macchinoso, rendendo la navigazione nei menu poco intuitiva e frustrante. Selezionare incantesimi o gestire potenziamenti diventa più macchinoso di quanto dovrebbe, minando la fluidità dell’esperienza. Questa scelta progettuale rappresenta un passo falso evidente, che penalizza l’accessibilità e rende l’interazione meno immediata rispetto all’originale.
Dal punto di vista tecnico, Tap Wizard 2 è un titolo volutamente semplicistico e minimalista, con un’estetica funzionale ma priva di una direzione artistica davvero memorabile. L’uso di sprite e animazioni essenziali rende il gioco leggibile, ma senza particolari guizzi stilistici capaci di dargli una vera personalità. Tuttavia, nonostante la sua leggerezza visiva, la versione Nintendo Switch soffre di una ottimizzazione carente, con tempi di caricamento più lunghi del necessario e una reattività dei comandi che lascia a desiderare. Anche il frame rate non è sempre stabile, mostrando cali inspiegabili in un gioco che, per natura, non dovrebbe mai metterlo sotto stress. Se a questo si aggiunge il già criticato sistema di controllo poco intuitivo, il risultato è un porting che non valorizza l’esperienza originale e che sembra essere stato realizzato senza la dovuta attenzione ai dettagli. Per un titolo che punta tutto sulla semplicità e sull’accessibilità, queste mancanze tecniche pesano ancora di più, penalizzando ulteriormente il giudizio complessivo.
La recensione
Tap Wizard 2 arriva su Nintendo Switch con un gameplay di base solido, ma fortemente penalizzato da scelte discutibili. L’assenza di supporto touchscreen rende i controlli lenti e macchinosi, vanificando l’intuitività dell’originale mobile. Sul piano tecnico, il titolo mostra tempi di caricamento lunghi, cali di frame rate e una reattività poco brillante, nonostante il suo stile minimalista. Pur offrendo una progressione soddisfacente per chi ama i giochi idle-RPG, la mancata ottimizzazione su Switch fa sì che questa versione risulti inferiore all’esperienza su altre piattaforme.