Negli ultimi anni, l’industria del videogioco ha visto una crescita esponenziale del settore indie, dimostrando come anche piccoli team o singoli sviluppatori possano emergere in un mercato tradizionalmente dominato dai grandi studi. Grazie a piattaforme come Steam, Itch.io e persino i negozi digitali delle console (tra cui un fervido Nintendo eShop), gli sviluppatori indipendenti hanno oggi una via d’accesso più facile e diretta al pubblico, permettendo la diffusione di giochi creativi e spesso innovativi. Per noi fruitori, uno degli aspetti fondamentali è quello legato all’abbattimento dei costi di sviluppo visto come questa caratteristica, unita all’esistenza di una comunità appassionata come la nostra, sempre pronta a sostenere progetti originali, il mercato indie è diventato un terreno fertile per le sperimentazioni. È in questo contesto che titoli come Vampire Survivors non solo riescono a emergere, ma addirittura a diventare veri fenomeni culturali, dimostrando che il successo può venire non solo da budget colossali, ma da idee fresche e ben realizzate. Sotto molti aspetti, è innegabile come noi si stia vivendo la nuova età dell’oro per l’indie gaming.
Vampire Survivors, sviluppato da Luca Galante (studente diplomatosi niente meno che all’Accademia Italiana Videogame) e pubblicato da poncle nel 2021, è un ottimo esempio di come una formula di gioco semplice possa ottenere un grande riscontro di pubblico. Il titolo si inserisce nel genere roguelike, con meccaniche di survival e gameplay ispirato a giochi d’azione retrò, strizzando sin dal suo concepimento l’occhio a serie come Castlevania, ma reinterpretandole in maniera assolutamente innovativa. L’idea alla base è immediata: il giocatore sceglie un personaggio che attacca automaticamente, e il suo unico obiettivo è resistere a orde sempre più fitte di nemici, raccogliendo potenziamenti e abilità lungo il percorso. Al momento della sua uscita, Vampire Survivors ha rapidamente conquistato una fetta significativa di giocatori, che hanno apprezzato la semplicità del controllo e la progressiva crescita strategica del loop di gioco. Nonostante la grafica minimale in pixel art (o forse anche grazie ad essa), il gameplay avvincente e la tensione derivante dall’aspetto più survival hanno stregato milioni di utenti e attirato recensioni estremamente positive. La critica ha infatti elogiato Vampire Survivors come uno dei migliori roguelike indie degli ultimi anni, apprezzando la sua accessibilità e la capacità di generare una giocabilità quasi ipnotica che mantiene i giocatori incollati allo schermo per svariati cicli di gioco. Tutto questo si è tradotto in un incredibile successo anche commerciale, per la gioia dello sviluppatore individuale nostrano: parliamo infatti di quasi 7 milioni di dollari di entrate nel solo primo mese di lancio su STEAM, assestandosi attorno ai 2 milioni di copie vendute, con un ulteriore ampliamento di pubblico grazie alla versione mobile uscita qualche mese dopo, con ben 3 milioni di download complessivi su iOS e Android entro l’inizio del 2023. Grazie alla formula free-to-play, la versione mobile ha attirato circa 60.000 installazioni giornaliere, ancor prima di approdare poi anche su piattaforma Nintendo. Risultati finanziari e di popolarità che fanno di Vampire Survivors un esempio di successo indie nell’industria videoludica tutto italiano, trainato da un gameplay innovativo e un appeal visivo altrettanto appagante.
Quello che fino a pochi giorni fa, però, era solo un velato tributo più che altro solo intuito dai giocatori appassionati, assume oggi un altro significato: grazie al rilascio del DLC, infatti, l’ispirazione tratta dallo sviluppatore nei confronti della famosa opera Konami diventa ufficiale, grazie a Ode to Castlevania. La banda dei Vampire Survivors ha fatto molta strada nella sua onorevole caccia alle creature demoniache tanto da attirare l’attenzione della famiglia Belmont, unendo con loro le forze per continuare l’estenuante sfida ai succhiasangue. Il sole è tramontato ancora una volta sull’iconico castello di Dracula e, mentre la luna sorge, un’orda infernale di oscuri nemici si prepara per la battaglia tra il bene e il male, pronta ancora una volta a infuriare al chiaro di luna. Grazie a questi contenuti aggiuntivi scaricabili a pagamento, potrete continuare la vostra carneficina, scatenando però un arsenale di nuove armi per sconfiggere i vampiri ispirate ai famosi titoli giapponesi, lasciando una scia di sventura dietro di voi nella vostra missione per liberare il mondo da un terrore indicibile, vestendo i panni dei grandi eroi di Castlevania. ANche chi si fosse già dilettato per ore nella versione base del gioco, troverà davvero pane per i suoi denti; Luca Galante ha infatti inserito oltre 20 personaggi nuovi, suddivisi in varie “fazioni”: troverete i Belmont, probabilmente la famiglia di cacciatori di vampiri più famosa di sempre, ossessionati con le loro fruste; accanto a loro ci saranno i Belnade come Sypha e Yoko e tante altre leggendarie streghe tratte dalla centenaria storia del clan dell’occulto; senza dimenticare altre tipologie di eroi, ispirati ai tanti personaggi spalla e/o secondari delle varie incarnazioni del decennale brand di Konami. Ma non è tutto: chiunque abbia impugnato lo stick anche solo per una missione di Vamprie Survivors sa quanto gli equipaggiamenti siano fondamentali, per sopravvivere il più a lungo possibile contro le infinite orde di creature della notte. Ecco allora giungere in vostro soccorso oltre 40 nuove armi tra fruste (ovviamente!), incantesimi (altrettanto ovviamente!), strumenti fatati (come la Spada di Alucard), proiettili, giavellotti, palle di ferro e gli immancabili Glifi, per Confondere i vostri avversari. Il feeling del titolo resta assolutamente lo stesso, fatto di tanta immediatezza, ma al contempo fortemente basato su riflessi e strategia, dovendo operare scelte di spostamento e selezione degli oggetti in massima rapidità d’esecuzione, ma è altrettanto vero che le nuove “skin” (di avatar e armi, ma anche situazionali) siano in grado di infondere nuova non-vita al prodotto: raramente un DLC riesce al contempo ad essere tanto fresco ma al contempo rispettoso del prodotto originario!
Anche sul versante tecnico rimaniamo assolutamente adesi a quanto già proposto nella versione iniziale di Vampire Survivors, andando però ad aggiungere aspetti tanti visuali quanto uditivi ad hoc per l’espansione. Dal punto di vista degli scenari, ad esempio, la mappa del DLC è la più grande dell’intero prodotto, con una ambientazione mostruosamente grande, dove districarsi tra misteri incantanti e pericoli di varia natura, per non restare bloccando, circondati da orde infinite di avversari malefici. Il tutto accompagnato e reso vivo e pulsante grazie alla rappresentazione in pixel art di svariati personaggi, tra buoni e cattivi, assolutamente in grado di trasmettere quel senso di fedeltà originaria verso il brand di Castlevania, come stolidamente annunciato già dal titolo del DLC: dettagli e animazioni sono davvero in linea con le aspettative, se non addirittura capaci di superarle. Anche dal punto di vista sonoro, poi, gli appassionati non resteranno delusi: l’espansione, infatti, propone oltre 30 brani musicali, con remix e reinterpretazioni delle tracce originali, ricreate nientemeno che dai compositori più avvezzi tanto a Vampire Survivors quanto ai titoli Konami stessi, grazie all’ottimo lavoro svolto da Daniele Zandara e Filippo Vicarelli, ma anche da Evelyn Lark e Keygen Church. Davvero un compendio di tutto quello che ha reso Castlevania così amato, nel corso degli anni, rivisto sotto l’ottica ludica avvincente ed appagante di una delle perle più brillanti del panorama indie moderno.
La recensione
La giocabilità immediata ma profonda di Vamprie Survivors si sposa perfettamente con l'estetica, i contenuti e le melodie del mitico Castlevania, per tornare ancora una volta a caccia di vampiri!