Xbox Series S: Mortal Kombat 1: Espansione Kaos sovrano : la recensione

Animality!

THE OUTER WORLD – Benvenuti a un nuovo appuntamento dedicato alla nostra rubrica intitolata “The Outer World”, una finestra nuova per Switchitalia, con vista sui mondi videoludici che si espandono fuori dalle consuete e familiari mura dell’universo Nintendo. Se volete più dettagli sulla nostra iniziativa, vi rimandiamo all’articolo introduttivo con cui ve la presentiamo, sospinti dalla curiosità esplorativa tipica degli amanti dei videogiochi. Oggi torniamo, a un anno di distanza dal nostro precedente viaggio, nelle terre violente di Mortal Kombat 1, per analizzare la sua versione espansa, disponibile da pochi giorni su diverse piattaforme tra cui anche Nintendo Switch, per analizzarne contenuti e struttura, ancora una volta in versione Xbox Series S, muovendoci in continuità con la nostra recensione originale.

Il nuovo episodio del famosissimo picchiaduro riparte da zero, in termini narrativi, ma di certo non per quello che riguarda la sua natura ludica e la sua struttura interattiva. Parliamo infatti di un caposaldo del genere che, ormai da diversi decenni, ha cercato e senza dubbio trovato la sua identità, in maniera differenziata ed oppositiva rispetto ai principali concorrenti. Al di là e al di sopra dell’estrema violenza e della cinematografia della cornice visiva, di cui parleremo maggiormente nella seconda parte del nostro articolo, ritroviamo infatti la tipica rapidità d’esecuzione, capace con l’ultima incarnazione di raggiungere vette ancor più frenetiche: semplice da imparare ma difficile da padroneggiare, per sottolineare l’impostazione anche competitiva, ma pur sempre d’intrattenimento, da sempre punto nodale dei prodotti NetherRealm. Diversi attacchi capaci di arrecare danni più o meno significativi, ma al contempo dotati di diverse velocità di esecuzione; combinazioni più o meno complesse e articolate, sia per scelta che per capacità specifiche; grossa diversificazione di stili e di resa a schermo per i tanti lottatori presenti: le possibilità affinché ciascuno possa trovare l’avatar adatto ai propri gusti e alle proprie dinamiche di lotta sono davvero alte, così da consentire diversi livelli di fruizione e divertimento a un pubblico potenzialmente ampio e variegato. Fate tante prove e, alla fine, fatevi guidare dai vostri riflessi e dal vostro istinto di lottatore!

Dal punto di vista complessivo la versione espansa ricalca ovviamente in maniera pedissequa quanto proposto lo scorso anno nel titolo base, introducendo però diverse novità, sotto tre vettori principali: nuovi contenuti narrativi, nuovi eroi e nuove mosse finali. Per quanto concerna il racconto qui proposto, il titolo riprende da dove sei era conclusa la modalità Storia del titolo base: dopo aver respinto gli invasori che minacciavano la Nuova Era di pace di Liu Kang, Dio del fuoco, una nuova pericolosa minaccia arriva da una linea temporale alternativa guidata dallo spietato Titan Havik, la cui unica missione è gettare i reami nel caos; Liu Kang dovrà quindi radunare i suoi campioni e riporre fiducia nei suoi nemici per sconfiggere questo grave pericolo. Qualora dovessero fallire, la Nuova Era sarà ridotta all’anarchia, lasciando che il disordine sia l’unica regola, in un contesto di assenza di regole. Il canovaccio, rispetto allo sforzo creativo profuso per l’iniziale struttura di eventi, si presenta meno convincente e prevalentemente incentrato sul creare le giustificazioni minime per mettere in scena nuovi guerrieri e relative scene animate, sempre molto spettacolari dal punto di vista registico e scenografico.

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