Mars 2120: la recensione

L'umanità è alla ricerca di una nuova casa...Marte sarà una buona idea?

Si parla di Marte come di una possibile nuova frontiera del colonialismo spaziale, con le sue incognite riguardanti possibili forme di vita intelligente, ipotesi di terraformazione e molto altro. Secondo gli sviluppatori brasiliani di QuByte Games il 2120 potrebbe essere l’anno buono per riuscire a dare qualche risposta a qualcuno dei misteri sopra posti, sebbene la chiave di lettura sia, come vedremo, tutt’altro che ottimistica. In Mars 2120, nuovo gioco prodotto e sviluppato dallo studio sudamericano, l’umanità ha finalmente raggiunto lo sviluppo tecnologico necessario per mandare missioni con equipaggio in esplorazione verso altri pianeti. In risposta alla crescente ed ormai drammatica sovrappopolazione e con il progressivo esaurirsi delle risorse sulla Terra, le Nazioni Unite hanno ideato il Progetto: Colonie. Tale progetto, come il nome lascia intuire, apre le porte ad una nuova epoca di colonialismo spaziale, dettato in primis dalle condizioni di vita via via sempre più proibitive sul nostro pianeta ma anche, e non potrebbe essere altrimenti, dalla brama di potere dell’uomo. La prima colonia fondata su Marte, seguito da Giove e Venere. Tuttavia, dopo settimane di silenzio, la Prima Colonia invia un segnale di soccorso alle Nazioni Unite. In risposta, una squadra di marine spaziali d’élite potenziati, guidato dal sergente Anna “Thirteen” Charlotte, viene è inviato per indagare sulla fonte del segnale e scoprire il destino della colonia. Purtroppo, tutto va storto anche in questa fase e la nostra protagonista si ritrova quasi da subito sola nell’esplorazione, in un ambiente ostile in mezzo a creature pronte a farle la pelle.

Mars 2120, in breve, potrebbe essere descritto un po’ come il Super Metroid brasiliano, questo perlomeno per aiutarci ad incasellarlo con precisione in un genere ed in mood. Gli sviluppatori, infatti, non hanno fatto mistero del maggiore termine di riferimento ed ispirazione, sia dal punto di vista estetico che da quello del gameplay. Molte delle dinamiche di gioco, del level design con relative possibilità di esplorazione e feeling generale, infatti, ci ricorderanno il capolavoro della grande N. MARS 2120 è un Metroidvania ispirato ai classici del genere, caratterizzato da una forte ambientazione fantascientifica, nonché dall’utilizzo di temi attuali ed accattivanti come come l’esplorazione dello spazio, modificazione genetica ed intelligenza artificiale. Dal punto di vista grafico non si è lesinato su effetti di luce ben realizzati nonché su esplosioni ed una color palette senza dubbio accattivante. Lo stesso character design e level design sono piuttosto ispirati, con una buona varietà realizzativa ed una certa precisione nella caratterizzazione, discostandosi fortunatamente da una certa piattezza della pixel art che si denota in recenti produzioni. La grafica sembra ispirarsi ai classici horror spaziali degli anni ’80 e ’90, in primis la saga di Alien, con quel senso di claustrofobia permeante e continuo tipico del capolavoro di Scott. Di pari qualità è anche il comparto sonoro, per il quale gli sviluppatori non si sono limitati ad applicare i “soliti” effetti marziani, bensì realizzando un accompagnamento di livello. Grazie a composizioni di carattere orchestrale il sonoro gioca un ruolo primario in Marso 2120, denotando quando necessario l’ansia, il pericolo, la suspense e l’adrenalina.

La prospettiva utilizzata è un 2.5D con telecamera in grado di spostarsi e zoomare in automatico, in modo da replicare in maniera convincente il senso di tensione o di meraviglia che le varie sequenze di gioco richiedono. Ad esempio, in alcune sezioni ci troveremo a fronteggiare dei nemici giganteschi, ed in quel caso la visuale sarà ampia, ad abbracciarne la titanica dimensione, mentre avremo un campo molto più stretto nelle claustrofobiche sequenze di fuga attraverso cunicoli in fiamme. Dovremo sopravvivere esplorando luoghi diversi caratterizzati da biomi diversi, Marte infatti non è solo deserto. Strada facendo dovremo sbloccare nuove abilità legate agli elementi e che potranno essere combinate secondo le nostre attitudini in un mix letale di attacchi corpo a corpo ed attacchi a distanza, insieme alle superlative capacità fisiche della nostra marine spaziale. Non dovremo infatti fare solo affidamento sulle nostre armi ma anche alla possibilità di effettuare doppi salti, schivate, cariche, parate, camminate su muri verticali e molto altro. La varietà di movimento e di capacità di attacco della nostra protagonista è davvero ampia, consentendoci una intrigante varietà di approcci, da quello più pavido a quello più sfrontato. Il misterioso destino della colonia si dipanerà strada facendo grazie al rinvenimento di audio log, di note e di molto altro, spingendo il giocatore anche ad un certo sforzo esplorativo.

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La recensione

7 Il voto

Mars 2120 è un metroidvania realizzato in maniera molto convincente, non solo come "clone" di Super Metroid, ma valido anche come titolo con una propria dignità. La realizzazione estetica è pregevole, grazie ad effetti di luce ed esplosioni piacevoli di ispirazione anni '80/'90. Di pari livello sono il level design ed il combat system. Per quest'ultimo in realtà talvolta di denota qualche tentennamento e qualche inciampo in termini di reattività e di corretta occupazione degli spazi da parte dei vari attori coinvolti, nulla che però sia in grado di inficiare più di tanto l'esperienza di gioco.

Valutazione

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