Ci sono giochi che ti fanno sudare le mani sul controller e saltare dalla sedia per l’adrenalina, e poi ci sono quelli che ti costringono a fermarti, respirare e calcolare ogni mossa con la precisione di un vecchio stratega. Rising Lords, il titolo oggetto di questa recensione, appartiene decisamente alla seconda categoria, sappiatelo. Argonwood, il piccolo studio alle spalle di questo titolo, ha sede a Colonia ed è stato fondato dai fratelli Chris e Manu Fernholz, la cui esperienza nei giochi di ruolo e da tavolo ha influenzato profondamente lo sviluppo di Rising Lords, troveremo infatti diversi rimandi a questo mondo man mano che procederemo nell’avventura, ma anche già solo nell’impostazione dei menu e del campo di battaglia. Questa passione si riflette nel design del gioco, che mescola strategia a turni, gestione delle risorse e meccaniche ispirate ai board game. Dopo un periodo di accesso anticipato su PC, il titolo strategico di Argonwood è arrivato su Nintendo Switch e sulle altre principali piattaforme di gioco, portando con sé la sua particolare miscela di tattica, economia e combattimenti. Il passaggio su console ibride non è sempre privo di insidie, vediamo se Rising Lords ha saputo mantenere intatta la sua essenza.
Fin dai primi istanti, il gioco ci trasporta in un Medioevo ben rappresentato e credibile, grazie a un’estetica ispirata ai manoscritti miniati, quindi largo uso di colori brillanti, illustrazioni anticate e pergamene consumate. Ma al di là della veste grafica, Rising Lords punta tutto sulla strategia, lasciando che siano le nostre decisioni a modellare il destino del feudo. La storia si svolge nel regno di Aubelin, dove, dopo la caduta della monarchia, il Consiglio dei Conti si trasforma presto in un’arena di lotte tra nobili. Il giocatore segue l’ascesa del feudatario Tankred di Tannheim in una narrazione dallo stile miniato, semplice e dal ritmo lento ma comunque godibile. In realtà non c’è una narrazione rigida o un canovaccio ben definito: la storia emerge dalle scelte del giocatore, con eventi, alleanze e battaglie che plasmano la partita in modo dinamico, come in un gioco da tavolo in cui ogni sessione è unica. Il gameplay ruota attorno alla gestione delle risorse e alla pianificazione strategica. Ogni turno ci obbliga a prendere decisioni difficili: tassare pesantemente i sudditi per accumulare ricchezze o mantenere imposte moderate per evitare rivolte? Rifornire l’esercito con il miglior equipaggiamento disponibile o risparmiare risorse per il futuro? Le stagioni e gli eventi casuali aggiungono ulteriore profondità, con raccolti più o meno abbondanti, pestilenze e guerre che possono stravolgere la nostra strategia. Il numero stesso di uomini “spendibili” in battaglia dipenderà dalla nostra gestione, in base alla quale infatti potremo far crescere più cavalieri o più popolani. Saremo un sovrano illuminato o un tiranno senza pietà? Useremo il bastone o la carota? La scelta sta a noi, l’importante è essere consapevoli che, in un modo o nell’altro, ci saranno conseguenze. Le battaglie si svolgono su una griglia esagonale e richiedono una gestione attenta delle unità e del loro posizionamento. L’utilizzo di carte speciali introduce un ulteriore livello di strategia, permettendo di ribaltare le sorti di uno scontro con la mossa giusta al momento giusto. Tuttavia, la semplice superiorità numerica spesso ha un peso maggiore rispetto alla pura tattica, rendendo gli scontri meno equilibrati di quanto ci si potrebbe aspettare. Alla fine, i numeri contano più della strategia, andando un pochino a svilire l’aspetto strategico che invece sarebbe anche per strutturato.
Il comparto artistico è senza dubbio uno degli aspetti più riusciti di Rising Lords. L’ispirazione ai manoscritti medievali e ai giochi da tavolo dona al titolo un fascino unico, distinguendolo dai tanti strategici dal taglio realistico o fantasy. Anche la colonna sonora contribuisce all’immersione, con musiche che evocano le atmosfere delle corti e delle battaglie medievali. Purtroppo, la versione per Nintendo Switch soffre di alcuni problemi tecnici. I tempi di caricamento tra i turni risultano eccessivamente lunghi, spezzando il ritmo del gioco, e i controlli tramite Joy-Con soffrono di imprecisioni, soprattutto nella selezione delle unità sulla griglia esagonale. Anche il tutorial iniziale risulta troppo sintetico e non riesce a spiegare tutte le meccaniche, lasciando i nuovi giocatori spaesati. L’ultimo appunto riguarda la mappa, tutto sommato poco leggibile, soprattutto in modalità portatile. Nonostante questi problemi, il supporto post-lancio di Argonwood lascia ben sperare per il futuro del gioco. È già stato annunciato un DLC intitolato The Pilgrim War, che introdurrà una nuova nazione giocabile, nuove unità e un sistema di scienze che aggiungerà ulteriori elementi strategici al gameplay. Questo aggiornamento potrebbe contribuire a rendere l’esperienza ancora più ricca e appagante, correggendo alcune delle attuali limitazioni del titolo. In definitiva, Rising Lords ha molto da offrire agli appassionati di strategia e a chi ama pianificare ogni mossa con attenzione. Se cercate un’esperienza profonda e impegnativa, capace di mettervi alla prova con decisioni complesse e sfide tattiche, il titolo di Argonwood potrebbe fare al caso vostro. Tuttavia, alcuni problemi tecnici rendono consigliabile attendere aggiornamenti per una migliore esperienza su Switch. Con il giusto supporto e qualche ottimizzazione, Rising Lords ha il potenziale per diventare un punto di riferimento per gli amanti del genere.
La recensione
Rising Lords è un buono strategico a turni che mescola gestione delle risorse e combattimenti tattici con un’estetica ispirata ai manoscritti medievali. Il gameplay offre scelte strategiche profonde, ma le battaglie talvolta finiscono per risultare un pò ripetitive. Il comparto artistico e sonoro è ben curato, ma la versione per Nintendo Switch soffre di lunghi tempi di caricamento e controlli imprecisi. La narrazione è emergente, più vicina a un board game che a un classico gioco di ruolo, con eventi dinamici che plasmano ogni partita. Con il giusto supporto post-lancio, Rising Lords ha il potenziale per migliorare e conquistare gli amanti del genere.