Nintendo Switch: i suoi 10 maggiori successi – PARTE 2

Quali sono stati i giochi migliori della console, capaci di segnare l'intera generazione ormai sul viale del tramonto?

Otto anni di successi: la longevità straordinaria di Nintendo Switch è sotto gli occhi di tutti, ma in vista dell’uscita del successore vale la pena fermarsi un attimo a volgere lo sguardo indietro. Con il 2025, Nintendo Switch entra nel suo ottavo anno di vita commerciale, un traguardo sorprendente per una console che continua a dominare il mercato con vendite costanti e una base installata ancora enorme. In un settore dove i cicli hardware durano mediamente tra i cinque e i sei anni, il successo duraturo di Switch è una vera anomalia, resa possibile da un perfetto equilibrio tra versatilità, accessibilità e un catalogo software in continua espansione. Nintendo ha saputo mantenere vivo l’interesse grazie a un flusso regolare di uscite, spaziando tra esclusive first-party di alto profilo, produzioni indipendenti e un inaspettato supporto dalle third parties, che negli anni hanno portato su Switch titoli sempre più ambiziosi. Nonostante i limiti tecnici rispetto alle console concorrenti, Switch resta un punto di riferimento per sviluppatori e giocatori, dimostrando che potenza e successo non sempre vanno di pari passo.

Come avete potuto leggere nella PARTE 1 del nostro articolo di analisi, ringraziamento e commiato all’ottima generazione Switch, i momenti cardine di un successo così grande sono stati ovviamente molteplici e, dopo averne elencati 5 (ciascuno emblematico di un momento o di un punto di forza particolare della console ibrida della casa di Kyoto), siamo qui per non dimenticarne altrettanti, altrettanti simbolici ed importanti. Come ad esempio nel caso di Fire Emblem Three Houses, capace di segnare la rinascita definitiva della strategia su Switch. Fire Emblem: Three Houses ha segnato un punto di svolta per la serie e per l’intero genere degli strategici a turni, portando il brand a un livello di successo mai visto prima. Dopo aver rischiato la cancellazione ai tempi del Nintendo DS, la saga aveva già mostrato segni di ripresa con i capitoli per 3DS, ma è stato il lancio su Switch a consacrarla definitivamente. Gran parte del merito va a un’evoluzione strutturale, che ha ampliato la classica formula tattica con nuove meccaniche di gestione sociale, aumentando l’immersione e l’attaccamento ai personaggi. Un altro fattore chiave del successo è stato Fire Emblem Heroes, il popolarissimo capitolo mobile, che ha fatto da traino al franchise, ampliandone il pubblico e la riconoscibilità. Con un gameplay più stratificato che mai, una narrazione articolata e un comparto tecnico di alto livello per il genere, Three Houses è diventato uno dei titoli strategici più venduti della storia di Nintendo, dimostrando che la grande N sa ancora come reinventare le sue saghe storiche per conquistare nuove generazioni di giocatori. Da lì, ecco aprirsi i cancelli di svariati progetti di genere, tra il recupero di vecchie glorie come Tactic Ogre o Advance Wars, alla proposta di nuove IP come Mario + Rabbids o Triangle Strategy, solo per citarne alcuni.

Un discorso simile può essere fatto però, come da tradizione Nintendo, anche a prodotti meno seriosi, nelle tematiche e nell’estetica, ma non per questo indirizzati solamente verso una certa tipologia di pubblico. Difficile, infatti, non valutare come intrigante anche per il target di appassionati il design complessivo della serie Pikmin, capace però su Switch di allargare in maniera preponderante il proprio bacino di utenza potenziale, con il quarto episodio. Da serie di nicchia a successo globale: questo il percorso ottenuto da Capitano Olimar e ciurma sulla console ibrida della casa di Kyoto. Per anni, Pikmin è rimasta una saga amatissima dai fan più accaniti, ma incapace di raggiungere il grande pubblico, complice anche la sua apparizione su console meno fortunate come GameCube e Wii U. Lanciato su Nintendo Switch, però, Pikmin 4 ha completamente ribaltato questa situazione, trasformando la serie in un nuovo pilastro del catalogo Nintendo, con vendite di milioni di copie in tutto il mondo. Il merito è di una formula che ha saputo mantenere intatta l’identità del brand, ma con migliorie che hanno reso il gameplay più accessibile e coinvolgente. L’accoglienza calorosa da parte dei giocatori dimostra che Pikmin ha finalmente trovato la sua dimensione di grande serie commerciale, e con tutta probabilità continuerà a essere un caposaldo dell’offerta Nintendo anche sulla prossima console, contribuendo a renderne il catalogo ancora più variegato e accattivante per ogni tipo di pubblico.

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