E parlando di COVID, non possiamo non citare il prossimo titolo. Animal Crossing: New Horizons è infatti diventato il rifugio perfetto nel momento giusto, per milioni di appassionati sparsi in tutto il mondo. Lanciato nel marzo 2020, Animal Crossing: New Horizons ha beneficiato di una tempistica quasi perfetta, trovandosi al centro dell’attenzione proprio quando il mondo affrontava i periodi più difficili della pandemia da COVID-19. In un momento in cui la socialità reale era limitata, il titolo ha offerto uno spazio virtuale di evasione e condivisione, permettendo ai giocatori di ricreare dinamiche quotidiane come incontrarsi, decorare la propria casa e persino organizzare eventi digitali con amici e familiari. Pur rimanendo fedele alla struttura tipica del franchise, il capitolo per Switch ha potenziato gli aspetti social come mai prima d’ora, trasformando le isole personalizzabili in veri e propri hub di aggregazione online. Questo, unito a un gameplay rilassante e accessibile, ha reso il gioco un successo senza precedenti, capace di attrarre un pubblico vastissimo, trasversale per età e genere, confermandosi come una delle esclusive Nintendo più vendute di sempre.
Paradossi resi possibili soltanto dalla natura ibrida, tanto in termini hardware quanto sotto il punto di vista del pubblico potenziale, di Nintendo Switch? Ebbene, nel marzo 2020 usciva (prima su altre console, per poi sbarcare anche sul device della casa di Kyoto) un altro titolo-simbolo della cavalcata trionfale di questa console. Parliamo, ovviamente, di DOOM Eternal. Sin dal primo video di presentazione di Nintendo Switch, Bethesda ha dimostrato un insolito interesse per l’hardware di Kyoto, portando subito Skyrim sulla piattaforma. Ma il vero colpo di scena è arrivato con DOOM (2016), un titolo che sembrava impensabile su una console Nintendo, ma che grazie al talento di Panic Button ha dimostrato come anche un hardware meno potente potesse ospitare FPS frenetici e tecnicamente ambiziosi. Con DOOM e il successivo DOOM Eternal, Nintendo ha sfatato il mito che Switch fosse solo per giochi “family-friendly”, accogliendo titoli brutali, graficamente intensi e rivolti a un pubblico di appassionati hardcore. Eternal, in particolare, ha segnato un altro passo importante, arrivando sulla console in relativa contemporaneità con le altre versioni, a conferma di una strategia ormai consolidata. Il legame tra Nintendo e iD Software ha persino generato momenti iconici di cross-promozione, come l’assurda ma amatissima amicizia tra Doomguy e Isabelle di Animal Crossing. Un segnale forte: Switch ha saputo creare uno dei cataloghi più variegati di sempre, senza precludersi alcuna fetta di pubblico.
Finisce qui la nostra carrellata dei primi 5 titoli iconici, capaci con le loro caratteristiche variegate di segnare il successo di Nintendo Switch; perché una cosa è sicura: è proprio superando i pregiudizi e gli stereotipi, che si trova il successo in questa industria! Ma non temete: la console destinata a diventare la più venduta di sempre nella storia di questo mercato non può essere semplificata soltanto da questi momenti, per quanto importanti.
Per cui continuate a seguirci: la seconda parte del nostro approfondimento arriverà nel corso della prossima settimana!
Bell’articolo…aspettiamo la seconda parte!