Complessivamente, Achilles: Legends Untold presenta un combat system familiare, ma con qualche limite. Il goico si inserisce nel filone degli action RPG isometrici, prendendo ispirazione dai soulslike per ritmo e gestione delle risorse, ma senza abbracciarne completamente la complessità. Il combat system ruota attorno a un mix di attacchi leggeri e pesanti, parate e schivate, con un focus sulla gestione della stamina, che impone un approccio ragionato agli scontri. Tuttavia, la reattività dei comandi non è sempre impeccabile e gli impatti delle armi, pur soddisfacenti, mancano di quel feedback viscerale che rende combattimenti di questo tipo davvero appaganti. L’equipaggiamento gioca un ruolo chiave nella progressione, con armi e armature migliorabili che modificano statistiche e approccio al combattimento. Achille può sbloccare nuove mosse attraverso un sistema di crescita che mescola statistiche classiche da RPG e skill tree, ampliando le possibilità offensive con attacchi speciali e combo più articolate. Tuttavia, il gameplay rischia di diventare ripetitivo, con un level design che non sempre stimola l’esplorazione e un bestiario che, per quanto ispirato alla mitologia, tende a riciclare pattern di combattimento. Il sistema di controllo, sebbene immediato, soffre di una leggera rigidità nei movimenti e di un ritmo d’azione che non sempre riesce a raggiungere la tensione necessaria. Se da un lato l’esperienza è accessibile anche ai meno avvezzi al genere, dall’altro chi cerca una sfida davvero raffinata potrebbe trovare il gameplay troppo semplificato e privo di guizzi memorabili.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, questo potrebbe essere definito altalenante, tra alti e bassi evidenti. SAchilles: Legends Untold mostra infatti chiaramente i limiti del suo budget, con una mole poligonale piuttosto basilare e texture che, osservate da vicino, risultano poco dettagliate e talvolta persino slavate. Le animazioni sono semplicistiche, con movimenti poco fluidi e una fisica che spesso genera compenetrazioni evidenti, soprattutto negli scontri più caotici. Il problema si amplifica nei combattimenti contro più avversari, dove il sistema di collisioni risulta impreciso, rendendo alcuni scontri meno leggibili di quanto dovrebbero essere. Anche la fluidità lascia a desiderare: il frame rate è altalenante, con cali evidenti nelle situazioni più affollate, e i tempi di caricamento risultano fin troppo invasivi, spezzando il ritmo dell’esperienza, specialmente tra una zona e l’altra. Tuttavia, non tutto è da bocciare. La visuale isometrica aiuta a mascherare alcune delle carenze tecniche, offrendo a tratti scorci suggestivi, grazie anche a una gestione degli effetti di luce e rifrazione che dona un certo fascino agli ambienti. Nel complesso, il gioco si attesta su una sufficienza tecnica risicata, con una resa accettabile soprattutto in modalità portatile su Nintendo Switch, dove lo schermo ridotto maschera le imperfezioni visive. Tuttavia, chi è abituato a produzioni più curate potrebbe trovare l’impatto generale un po’ troppo grezzo.
La recensione
Achilles: Legends Untold si presenta come un’esperienza solida, ma senza guizzi. Sostanzialmente è un action RPG isometrico che, pur ispirandosi ai grandi del genere, fatica a emergere con un’identità davvero distintiva. Il combat system, seppur immediato, soffre di una certa rigidità e ripetitività, mentre la progressione tra equipaggiamenti e skill tree aggiunge varietà senza però raggiungere profondità significative. Tecnicamente altalenante, il gioco si salva grazie a un colpo d’occhio generale gradevole, soprattutto in modalità portatile su Switch. Nel complesso, una proposta godibile per chi cerca un’esperienza leggera e accessibile, ma lontana dall’eccellenza del genere.