La mia prima console di gioco fu il mitico Philips MSX 2 a dischetti (aka floppy disk), una sorta di ibrido tra pc e console, programmato in DOS, costituito da una tastiera con alloggiamento per i dischetti e connessione ad un monitor. Era una impresa non da poco trovare quei benedetti dischetti, ed impresa ancora maggiore era riuscire a pescare giochi validi considerando la carenza di informazioni nonché di recensioni attendibili. L’unica era affidarsi al buon cuore del negoziante e chiedere di provare il gioco prima di acquistarlo, una cosa che al giorno d’oggi è ben oltre l’immaginabile. La magia stava proprio lì però, omini di pixel dalle animazioni legnose, grafica non certo d’avanguardia; eppure, tanto carattere, tanto entusiasmo e sopratutto tanta fantasia lato giocatore. Tra i vari titoli che spesso portavo a casa c’erano senza dubbio gli sportivi della Accolade, un marchio che per me era sinonimo di divertimento. Titoli che riuscirono a farmi appassionare persino al golf e all’atletica, impresa non da poco. Fondata nel 1984, Accolade è stata una protagonista di spicco nel panorama videoludico a cavallo tra metà anni ’80 e metà anni ‘90, soprattutto nel genere sportivo. Pur con le limitazioni tecniche dell’epoca titoli come Hardball!, Summer/Winter Challenge (ma anche tanti altri come Ace of Aces o la serie golfistica legata a Jack Nicklaus) sono stati in grado di offrire esperienze di gioco coinvolgenti. La scelta di riproporre questi classici su Nintendo Switch è senza dubbio la classica operazione nostalgia, riuscirà però nell’intento di risvegliare quella magia a distanza di tanti anni?
Grazie alla collaborazione tra QUByte Interactive e Atari, quei ricordi tornano vivi con la Accolade Sports Collection. Questa raccolta riunisce cinque titoli sportivi riproposti mantenendo il feeling pressochè intatto, con giusto qualche accorgimento in più come i salvataggi automatici e qualche filtro grafico che tuttavia non impatta più di quel tanto. La Accolade Sports Collection include i seguenti giochi: Hardball 1 e 2, Hoops Shut Up and Jam! e le raccolte Winter Challenge e Summer Challenge. Vediamoli in breve. Pubblicato originariamente nel 1985, Hardball! è stato uno dei primi giochi di baseball a offrire una simulazione realistica dello sport. Nonostante la grafica semplice, il gameplay richiede tempismo e strategia, offrendo un’esperienza coinvolgente anche per chi conosce a malapena i rudimenti del gioco (come il sottoscritto). Quattro anni dopo, nel 1989, Hardball II ha migliorato la formula originale con una grafica aggiornata, una fisica della palla più realistica e un’ampia varietà di opzioni strategiche, rendendo ogni partita ancora più avvincente. Per gli amanti del basket “street”, Hoops Shut Up and Jam! del 1993 offre partite 2 contro 2 in campetti improvvisati in location urbane. Non ci sono falli e non si contano le infrazioni: qui conta solo segnare punti con schiacciate spettacolari e movimenti rapidi.
Passiamo al piatto forte, ossia Winter e Summer Challenge. Rilasciato nel 1991, Winter Challenge permette di testare la nostra abilità in otto discipline sportive invernali, tra cui slittino, sci alpino, biathlon e salto con gli sci. Il suo sequel estivo, ossia Summer Challenge del 1992, offre otto eventi estivi, tra cui kayak, tiro con l’arco, 400 metri ostacoli e salto con l’asta. Ognuno di questi titoli è organizzato come una piccola olimpiade, con tanto di spettacolo di apertura ed accensione della torcia. Dopodiché sceglieremo fattezze e nazionalità del nostro atleta prima di lanciarci ad affrontare contendenti da tutto il mondo. Dal punto di vista audio e video tutti i titoli mantengono la grafica pixelata tipica dell’epoca, che può forse risultare un po’ datata vista con l’occhio moderno, ma rappresenta un tuffo nostalgico per chi ha vissuto quegli anni. Le musiche e gli effetti sonori, sebbene semplici, aggiungono al fascino retrò della collezione. Le animazioni rimangono quelle un po’ legnose di allora, sebbene siano coerenti con il resto della produzione. Dovendo trovare un difetto vero, un minimo di spiegazioni del setting di comandi prima di ogni disciplina non avrebbe guastato; invece, dovremo sprecare le prime partite andando per tentativi a cercare quale tasto fa la tal azione. Ogni gioco offre un gameplay unico e ben distinto dagli altri, richiedendo comunque un po’ di pratica per abituarsi, soprattutto per chi non è familiare con le meccaniche dei giochi anni ’90. A seconda della disciplina dovremmo picchiare forsennatamente sul tasto azione tenendo d’occhio la barra di energia (ciclismo, sci nordico), inclinare la levetta analogica per prendere l’abbrivio migliore (slittino), sparare al momento giusto bilanciando il tremore dell’arma (tiro con l’arco, biathlon), o un mix di tutte queste azioni (giavellotto, equitazione, salto con l’asta).
La vera pecca di questa collection è a livello contenutistico, è pur vero che Summer Challenge e Winter Challenge includono circa 7/8 giochi ciascuno, ma una run si conclude davvero in pochi minuti. Idem per gli altri titoli della serie, finendo per generare già dopo poche ore di gioco una certa ripetitività difficile da evitare. Avrebbero probabilmente fatto comodo qualche titolo in più dello stesso publisher, a creare una collection un pò più carnosa, concordando invece sul fatto di non essere intervenuti affatto sulla struttura dei titoli originali per non snaturarne l’essenza.
La recensione
Accolade Sports Collection è una raccolta di classici sportivi che provengono veramente da un'altra epoca, videoludicamente parlando ma non solo. Nel mezzo sono cambiate tantissimo le tecnologie di realizzazione e di fruizione del mezzo, eppure qualcosa in questi giochi è ancora in grado di acchiappare la nostra attenzione e di intrattenerci. Ovviamente i segni del tempo sono innegabili, in primi dal punto di vista grafico ma anche di gameplay e di fruibilità. Sorvolando su queste ovvietà la collection risulta un pochino scarna di contenuti, probabilmente avrebbe fatto comodo inseire qualche altro titolo per dargli una ossatura un pò più solida.
