Le dinamiche ludiche di Fairy Tail 2 ruotano attorno a un sistema di combattimento a turni che riprende la struttura classica degli RPG, rivisitandola con un tocco di modernità. I team di battaglia sono composti da più personaggi, ciascuno dotato di abilità uniche che riflettono fedelmente le caratteristiche dei protagonisti della serie. Il combattimento segue uno schema strategico in cui la posizione e l’uso sapiente delle tecniche diventano essenziali, con attacchi ad area, colpi singoli devastanti e combo che premiano chi pianifica con attenzione ogni mossa. Un elemento interessante è la presenza di Ultimate Moves, vere e proprie mosse finali spettacolari che, se attivate con il giusto tempismo, ribaltano le sorti di uno scontro. La crescita dei personaggi è gestita attraverso un sistema di livelli e alberi delle abilità, che permette di sbloccare nuove tecniche e potenziamenti specifici man mano che si progredisce nell’avventura. Ogni membro della gilda può essere personalizzato, permettendo ai giocatori di creare sinergie efficaci tra attacco, difesa e supporto. Tuttavia, la profondità di questo sistema è minata da un bilanciamento non sempre perfetto: in alcune fasi avanzate, certe abilità risultano talmente potenti da rendere gli scontri più ripetitivi che sfidanti. GUST introduce anche qualche variazione sul tema, durante le sequenze di combattimento più cinematografiche, che mantengono alta la tensione e premiano la prontezza del giocatore. L’alternanza tra queste fasi e le sessioni di esplorazione o gestione della gilda spezza il ritmo e offre un respiro tra una battaglia e l’altra. Pur con qualche difetto, come una certa monotonia nelle animazioni a lungo andare, il gameplay di Fairy Tail 2 riesce a trasmettere l’adrenalina e lo spirito di squadra tipici della serie, regalando ai fan momenti di puro coinvolgimento.
Sul piano tecnico, Fairy Tail 2 mostra una direzione artistica fedele allo stile originale del manga di Hiro Mashima, con modelli dei personaggi ben realizzati e animazioni che catturano le mosse più iconiche della serie. GUST opta per una palette di colori vivida e un cel-shading leggero, che conferisce al titolo un aspetto da anime interattivo, pur senza raggiungere picchi di eccellenza. Su Nintendo Switch, però, la resa tecnica risulta un compromesso necessario: la qualità delle texture è spesso altalenante, con superfici poco definite e dettagli ambientali piuttosto scarni, soprattutto nelle aree più ampie. I tempi di caricamento, pur non insostenibili, tendono ad allungarsi nelle transizioni tra esplorazione e combattimenti, spezzando a tratti il ritmo del gioco. Il frame rate si attesta intorno ai 30fps, ma soffre di cali evidenti nelle fasi più concitate, specialmente quando le battaglie richiedono effetti particellari o mosse speciali più complesse. La risoluzione, sia in modalità docked che portatile, risulta accettabile, anche se le immagini appaiono più sfocate quando si gioca in handheld mode. Nel complesso, il porting su Nintendo Switch risulta funzionale e giocabile, ma lontano dalle migliori performance tecniche. La fluidità non è sempre impeccabile e il comparto grafico soffre inevitabilmente di alcune limitazioni hardware. Tuttavia, per chi cerca un’esperienza fedele a Fairy Tail da giocare anche in mobilità, il lavoro svolto è sufficiente, pur senza brillare.
La recensione
Una buona avventura, capace di conquistare l'attenzione e l'interesse degli appassionati della serie, presumibilmente senza entusiasmare invece chi si affaccia per la prima volta sul colorato ma bellicoso mondo di Fairy Tale.
