Taito Corporation è un nome storico dell’industria videoludica giapponese, celebre per aver dominato il panorama arcade degli anni ’80 e ’90. Fondata nel 1953, l’azienda è sinonimo di titoli iconici come Space Invaders (1978), uno dei giochi più influenti di tutti i tempi, e Bubble Bobble (1986), che ha definito il genere dei platform co-op. Nonostante il declino delle sale giochi negli anni 2000 e una conseguente ristrutturazione aziendale, culminata nell’acquisizione da parte di Square Enix nel 2005, Taito ha preservato molte delle sue amate IP, trovando una nuova vita nel mercato delle raccolte retro. Negli ultimi anni, Taito ha puntato su Nintendo Switch, piattaforma ideale per la riscoperta dei classici grazie alla sua flessibilità e al pubblico appassionato di titoli dal glorioso passato. Serie come Darius Cozmic Collection e la linea Taito Milestones hanno riportato in auge il fascino degli arcade, offrendo un mix di nostalgia e gameplay senza tempo. Con Taito Milestones 3, disponibile proprio sull’hardware ibrido della casa di Kyoto dal 10 dicembre 2024, l’azienda consolida il suo ruolo di custode della memoria videoludica, rendendo omaggio a un’epoca d’oro del gaming.
La serie Taito Milestones è nata esattametne con lo scopo di celebrare il ricco catalogo di giochi arcade di Taito, offrendo ai fan la possibilità di riscoprire titoli storici sulle moderne console. Il primo capitolo è uscito su Nintendo Switch a marzo 2022, includendo classici come Qix e Space Seeker. Il secondo volume, pubblicato a giugno 2023, ha ampliato l’offerta con giochi più diversificati, tra cui il popolare shoot’em up Darius e l’innovativo The Legend of Kage. Entrambe le raccolte hanno puntato su un mix di generi, spaziando da platform e sparatutto a puzzle, con gameplay semplici ma coinvolgenti, che riflettevano le radici da sala giochi. Dal punto di vista tecnico, la produzione ha mantenuto un’impostazione sobria: un’interfaccia minimalista e funzionalità moderne come salvataggi rapidi e filtri grafici per migliorare l’esperienza senza alterare lo spirito originale. La critica ha accolto positivamente le raccolte, sottolineando l’accessibilità e il valore storico, anche se alcuni fan hanno lamentato la scelta di titoli meno noti nei primi volumi. Nonostante ciò, Taito Milestones si è affermata come un’operazione nostalgica di qualità, perfetta per i retro-gamer e gli amanti del gaming arcade, ed è pronta ora a compiere un ulteriore passo avanti, grazie al terzo episodio qui recensito.
Taito Milestones 3 si distingue dai suoi predecessori per un focus marcato sui platform e sui beat’em up, generi che hanno segnato l’epoca d’oro del panorama arcade. La raccolta include dieci titoli, alcuni iconici e altri meno noti ma intriganti per il pubblico occidentale. Tra i grandi classici spiccano Rainbow Islands (1987), seguito di Bubble Bobble, un platform verticale che utilizza arcobaleni come arma e meccanica di gioco, e Bubble Bobble (1986), vero e proprio pilastro del genere co-op arcade. Entrambi sono stati fondamentali per consolidare Taito come leader nel design dei giochi accessibili e innovativi del passato. I fan del fantasy-action ritroveranno invece Rastan Saga (1987) e il sequel Rastan Saga 2 (1988), titoli che incarnano lo spirito degli action-platformer dell’epoca, ispirati a Conan il Barbaro. Sul fronte beat’em up, spicca d’altro canto Runark (1990, noto come Growl), un curioso mix di azione esagerata e messaggio ecologista, dove si combattono bracconieri per salvare animali. Anche Warrior Blade (1991), terzo capitolo della saga Rastan, porta una formula brawler cooperativa arricchita da ambientazioni epiche. Tra le sorprese, Thunder Fox (1990) offre un’esperienza action contro terroristi, mentre Cadash (1989), un RPG arcade in stile console, mostra la versatilità di Taito nel coniugare narrativa e gameplay. Champion Wrestler (1989), invece, pur essendo meno memorabile, aggiunge varietà al pacchetto. Rispetto ai capitoli precedenti, questa raccolta risulta più coesa, con titoli che condividono una forte identità action: la selezione premia il pubblico nostalgico ma potrebbe attrarre anche nuovi giocatori, grazie a gameplay immediati e intensi che mantengono il fascino senza tempo delle produzioni tipiche delle sale giochi anni ’90.