Abbiamo già avuto la fortuna di poter recensire la versione per Xbox Series S qualche mese fa, ma la magia di Hogwarts non si esaurisce tanto facilmente e, tra un Grifondoro e un Serpeverde, eccoci di nuovo qui, pronti a salire ancora una volta sulle nostre scope magiche in compagnia di Harry Potter e dei suoi amici maghi, per provare per voi Harry Potter: Campioni di Quidditch, questa volta per Nintendo Switch e in versione Deluxe! Cosa aspettate allora: tutti a rincorrere il boccino d’oro, ma stando attenti ai bolidi che sfrecciano sul campo di gioco! Finalmente dunque, anche su Nintendo Switch, possiamo dare libero sfogo alla nostra voglia di inforcare la nostra scopa preferita e lanciarci alla folle rincorsa del boccino. Come chiarito già per lo stesso titolo sulle altre console, Campioni di Quidditch, va a colmare una lacuna piuttosto grossa che aveva indispettito gli utilizzatori di Hogwarts Legacy, l’assenza appunto dello sport magico più famoso al mondo. Un gioco dedicato dovrebbe dunque darci sufficiente materiale per gioire. La versione analizzata per X-Box non era esente da qualche aspetto non troppo riuscito, vediamo com’è andato il porting per Switch.
Per i pochi che non lo sapessero il quidditch è lo sport magico preferito da tutti gli studenti di Hogwarts, si gioca su scope volanti e coinvolge due squadre, ognuna composta da sette giocatori. Ogni squadra ha tre Cacciatori, due Battitori, un Portiere e un Cercatore. L’obiettivo è quello di segnare più punti della squadra avversaria mandando la pluffa nella rete (tre cerchi in realtà) avversaria (ogni gol vale 10 punti). I Battitori proteggono i loro compagni dai bolidi, due letali palle nere che volano per il campo cercando di colpire e disarcionare i giocatori. Mentre la partita termina immediatamente se uno dei due cercatori cattura il Boccino d’Oro, una piccola palla alata, che da sola porta 150 punti alla sua squadra (nel gioco in realtà “solo” 30, per dar modo alle partite di essere più combattute). Questa breve infarinatura per un gioco che, pur nella sua semplicità, è tutt’altro che semplice da portare a schermo. Il tutorial, ambientato nel cortile dei Wisley, ci porterà a conoscere i rudimenti di volo e le azioni che possono essere eseguite da ogni giocatore in campo. Noteremo sin da subito, inoltre, che avremo il controllo in prima persona del giocatore all’interno del campo, una scelta inizialmente destabilizzante per chi è avvezzo ai giochi sportivi di sportivi di squadra. Uno degli aspetti più centrati di Harry Potter: Campioni di Quidditch è la fedeltà al mondo creato dalla penna di J.K. Rowling. Gli stadi, le squadre, e i vari poteri magici utilizzati durante i match contribuiscono a creare una sensazione autentica di immersione. Un ritorno a casa per gli appassionati del maghetto, un’ottima occasione per scoprirlo per chi invece è alle prime armi. Togliamoci subito il dente, in modo da poter procedere con serenità con il resto della prova, ossia la resa grafica di questa trasposizione. Come facilmente immaginabile una tal mole di giocatori/sfere/effetti magici fa un pò fatica a girare su Switch (e ad onor del vero, si veda la precedente recensione, un pò di caos talvolta poco interpretabile, lo scatenava anche su XBox). Il downgrade che ne consegue è percepibile, sopratutto in modalità portatile, dove tutto è più compatto. Ad esempio, il campo di gioco di Hogwarts, dominato dalla maestosa torre e dalle strutture della scuola, è resa con il giusto grado di spettacolarità. Purtroppo, però, questa ed altre ambientazioni, sebbene molto suggestive, non raggiungono il livello di profondità e dettaglio che ci si potrebbe aspettare. Se si viene a patti con questo va comunque detto che la possibilità di lanciarsi in qualche partita di Quidditch mordi e fuggi in portabilità è una opportunità davvero ghiotta. Lo stile e la direzione artistica tuttavia sono particolarmente azzeccate, grazie ad uno stile cartoon, tondeggiante e colorato, che ben si adatta all’ambiente di gioco e che segna un taglio piuttosto netto al realismo e seriosità di Hogwarts Legacy.
Quanto al gameplay invece, ovviamente, non ci sono cambiamenti degni di nota rispetto al gioco che abbiamo già avuto modo di testare. La gestione del nostro giocatore durante la partita non è fissa, avendo la possibilità di switchare tra un ruolo e l’altro durante la partita, in modo da farci sentire nella zona di campo che riteniamo in quel momento più opportuna. Se ad esempio un nostro compagno di squadra riesce a rubare la pluffa, potremmo ritenere opportuno “diventare” un cacciatore e lanciarci in contropiede; piuttosto che, in caso di azione della squadra avversaria potremo volerci trasformare in battitore per cercare di disarcionare il nemico. Questo andamento un pò erratico del nostro personaggio risulta in un gioco un pò troppo caotico e difficile da seguire, l’azione spesso prosegue a prescindere dal nostro coinvolgimento, finendo dunque per diventare un pò frustrante e slegata. Le partite potrebbero sembrare fin troppo caotiche, dovendo tenere sott’occhio quattordici giocatori, tre palle diverse, diversi indicatori a schermo per ognuna, turbo boost e altro. L’impostazione per certi versi ricorda un pò quella di Rocket League, dove però il focus (già di per sè un pò caotico) è un pò più disperso a causa dei molteplici input ed obiettivi che dobbiamo tenere sotto controllo nell’arco dell’azione e della partita. Per fortuna ci viene un pò in soccorso il commentatore, sempre puntuale nel sottolineare i momenti focali del match, a suggello di un lavoro ottimo svolto dal punto di vista audio e di acting. La situazione migliora un pò nelle partite in multiplayer, dove invece saremo forzati a scegliere tra tre combinazioni di ruoli (Cacciatore/Portiere, Cacciatore/Battitore o Cacciatore/Cercatore), alternandoci tra i due ruoli mentre un bot prenderà il nostro posto nel ruolo vacante. Il matchmaking talvolta è sembrato un pò lento così come la stabilità delle partite in co-op online. A livello contenutistico l’offerta è piuttosto generosa, grazie ad un gran numero di stadi mutuati direttamente dalla saga, così come tanti personaggi e scope griffate per i quattro casati. Inoltre la versione deluxe completa questa offerta con ulteriori uniformi, skin per le scope, stemmi ed un bel gruzzolo di monete virtuali da spendere per personalizzare e far crescere ulteriormente il nostro campione di Quidditch.
La recensione
Così tanto atteso che, forse, le aspettative hanno un pò superato la realtà. Campioni di Quidditch è una bella rappresentazione dello sport magico più famoso del mondo, riproducendo bene il feeling ben noto ai fan del maghetto. Non era facile mettere in piedi una simulazione solida di un gioco che parte da regole piuttosto complesse e portarle in un gioco fluido e non comandato dal caos. L'obiettivo è riuscito in parte, il continuo salto da un ruolo all'altro non aiuta nel tenere traccia dell'andamento della partita senza perderci qualcosa di importante qua e la. Graficamente è chiaro che si è dovuto scendere un pò a compromessi, talvolta forse anche troppo, ma ad onor del vero va detto che l'atmosfera rimane intatta e 100% HP style.