Metal Slug Tactics: la recensione

Un classico ritorna, affrontando la guerra in modo molto più...strategico!

Nella somma delle sue parti, è innegabile come Metal Slug Tactics sia un bel gioco, capace in alcuni frangenti persino di appassionare: tra colpi di scena intelligenti e un ritmo davvero fresco, non sarà difficile scoprirsi attratti dalla classica sindrome dell'”ancora una partita e poi smetto”, aggiungendo una nuova entusiasmante profondità al genere tattico grazie a svariati aspetti molto positivi. Ma ci vuole un po’ di tempo prima che l’esperienza da un lato riesca a ingranare e dall’altro smetta di essere soverchiante, diventando davvero piacevole. Determinate scelte di design del gameplay risultano infatti fin troppo restrittive, non facendo un favore alla fruibilità dell’opera di Dotemu. Metal Slug Tactics è adatto infatti ai fan della tattica che cercano una nuova versione di un classico, ma anche loro dovranno impegnarsi un po’ per riuscire a vederne le parti migliori. Infatti, l’aggiunta del rogue-lite genera risultati contrastanti. Se da un lato permette una longevità teoricamente infinita, poiché ogni partita è diversa, dall’altro potrebbe risultare frustrante per chi cerca una progressione più lineare o una storia con una continuità narrativa stabile. La necessità di ricominciare da capo dopo ogni sconfitta può essere penalizzante per chi apprezza i toni più arcade della serie originale, dove la curva di apprendimento è sostituita da un’azione più intuitiva e immediata.

Grafica e animazione eccellenti

Dal punto di vista tecnico, Metal Slug Tactics riesce a rendere omaggio alla tradizione visiva della serie con una pixel art dettagliata e affascinante, che conserva l’estetica iconica ma la impreziosisce con tocchi moderni. Le animazioni dei personaggi sono fluide e ben realizzate, ricche di piccoli dettagli che ricordano il movimento iper-espressivo dei protagonisti storici. Anche le esplosioni, i proiettili e gli effetti ambientali mantengono l’elevato impatto visivo della serie, contribuendo a un look energico e coinvolgente.Il frame rate risulta stabile anche su Nintendo Switch, senza evidenti cali, garantendo un’esperienza di gioco sempre fluida anche nelle sequenze più concitate, probabilmene anche sfruttando la staticità tipica della componente tattica. La risoluzione dell’immagine si adatta bene agli schermi moderni, compreso quello delle vostre Nintendo Switchi, assicurando nitidezza e definizione, però dobbiamo assolutamente mettere in evidenza almeno due peculiarità non propriamente positive di questa versione per l’hardware ibrido della casa di Kyoto. Da un lato, i caricamenti risultano occasionalmente lunghi, tanto da essere anche invasivi, male agevolando la fruizione immediata del gioco attraverso il ritmo rapido delle sessioni portatili. In secondo luogo, è evidente come i box di testo (che non saranno pochi, soprattutto lungo la non indifferente fase iniziale di tutorial) non siano stati ottimizzati per essere visualizzati su uno schermo portatile, risultando persino di difficile decifrazione e lettura per molti giocatori. Davvero un peccato, poiché questo è un elemento che potrebbe inficiare la possibilità complessiva di godere di questa altrimenti divertente e ben studiata opera di svecchiamento e reinterpretazione di uno storico franchise dell’industria.

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La recensione

7 Il voto

Una ottimizzazione non eccelsa per le caratteristiche di Nintendo Switch non consentono all'altrimenti ottimo titolo di Dotemu di convincere fino in fondo, anche per alcune scelte in stile rogue-lite perfino eccessive nel ridimensionare la spensieratezza dell'esperienza

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