Uno degli aspetti più apprezzabili di Moon Escape è il suo approccio open-world ante-litteram, che incoraggia i giocatori a esplorare liberamente i pianeti, scoprendo segreti nascosti, dungeon, e risolvendo enigmi ambientali. Il mondo di gioco è vasto, e nonostante i limiti tecnici imposti dalla grafica 8-bit, gli sviluppatori sono riusciti a creare ambienti ricchi e dettagliati, con una varietà di terreni e luoghi da scoprire. Ogni pianeta presenta una propria flora e fauna, e alcune zone sono più pericolose di altre, richiedendo preparazione e attenzione. Il combattimento avviene in tempo reale e si basa su un sistema piuttosto semplice ma efficace, che prevede attacchi corpo a corpo e a distanza, nonché la gestione delle risorse come munizioni e kit medici. Man mano che si avanza nel gioco, è possibile potenziare le abilità del personaggio attraverso un albero delle abilità e l’equipaggiamento personalizzabile. Questo sistema di progressione permette una buona personalizzazione del proprio stile di gioco, adattandolo alle proprie preferenze: un giocatore può scegliere di affrontare i nemici frontalmente o adottare un approccio più strategico e furtivo.
Dal punto di vista grafico, Moon Escape si rifà chiaramente all’estetica dei giochi per Game Boy, con una grafica a pixel art che trasuda nostalgia. Nonostante la semplicità visiva, l’attenzione ai dettagli è notevole: ogni pixel è posizionato con cura per creare ambienti suggestivi, mentre l’uso limitato del colore non fa altro che aumentare il fascino di questo universo. La transizione su Nintendo Switch non ha snaturato questa estetica, ma l’ha resa più fluida, migliorando la qualità dell’immagine e introducendo alcune leggere sfumature per rendere l’esperienza visiva più piacevole sugli schermi moderni. Notevole poi la trovata di rendere il gioco compatibile con il tate-mode su Nintendo Switch, aumentando a dismisura la sensazione di trovarsi davanti a un cimelio del passato, con tanto di interfaccia touch a simulare l’effetto Game Boy! Il comparto sonoro merita una menzione speciale. Le musiche chiptune non solo accompagnano perfettamente l’azione, ma contribuiscono a creare un’atmosfera malinconica e opprimente, in linea con la storia di un’umanità sull’orlo della distruzione. Gli effetti sonori sono minimali, ma efficaci, mentre le tracce musicali cambiano dinamicamente a seconda delle situazioni di gioco, immergendo il giocatore nelle battaglie e nelle esplorazioni.
Moon Escape è un titolo che merita attenzione, soprattutto da parte di chi ha amato i giochi degli anni ’90 e cerca un’esperienza che mescoli la nostalgia con una narrazione e meccaniche moderne. Il suo stile rétro, unito a una trama avvincente e a un mondo di gioco interessante, lo rendono un’esperienza unica nel panorama indie attuale. Il gioco riesce a catturare lo spirito di un’epoca passata, ricordandoci perché amiamo tanto i videogiochi. Moon Escape è senza ombra di dubbio uno dei progetti più particolari nei quali il nostro sito Switchitalia si sia mai imbattuto ed è assolutamente affascinante come questo effettivo tributo ai titoli di una volta abbia trovato la sua strada verso il mercato (tanto sotto forma di cartuccia per Game Boy quanto sull’eShop dell’hardware ibrido della casa di Kyoto) a partire dalla “nostra” Roma. Viva il made in Italy, soprattutto quando riesce a portare un carico di freschezza così evidente ed attuale, come in questo caso…e, per chi fosse interessato, il consiglio è di restare sintonizzati sulle nostre pagine: le belle sorprese non sono finite!