Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven: la recensione

Il quinto capitolo della serie SaGa fa il suo ritorno con un remake completo del GdR originale del 1993!

Che siate giocatori esperti o dell’ultimo momento, in ogni caso, il titolo sa ancora proporre diversi stilemi propri, molto particolari, capaci per la loro particolarità di risultare freschi ancora oggi. Da un lato, l’elevato numero di personaggi coi quali allearvi, lungo più di 30 classi diverse: questo vi porterà ad incontrare ed eventualmente selezionare (anche all’interno di quella cornice narrativa e ludica inerente la successione imperiale) una vasta serie di razze e mestieri, ognuna caratterizzata da armi e abilità uniche e strategie efficaci a seconda delle situazioni. La scelta del prossimo imperatore tra questi candidati è un elemento intrigante, con profonde conseguenze anche in termini ludici nonché strutturali. Le conoscenze e le abilità dei sovrani precedenti vengono tramandate a quelli nuovi grazie all’arte mistica della magia ereditaria, che forma un legame duraturo tra voi e i personaggi scelti, aggiungendo di volta in volta peculiarità individuali. Ma non finisce qui: le curiosità del titolo, infatti, si estendono anche a livello di trama: la sua struttura è piuttosto unica, offrendo esperienze narrative diversificate a seconda delle vostre scelte e degli obiettivi a cui darete priorità. Decidere come espandere l’impero, oppure l’ordine in cui affronterete i Seven Heroes avranno la capacità di modificare il corso dell’avventura di ciascun imperatore, riverberandosi poi lungo i decenni, successione dopo successione. Non possiamo infine non citare il sistema di combattimento, altrettanto bizzarro ma appassionante: il gioco di base è uno strategico a turni, migliorato in questa incarnazione, grazie all’introduzione di una linea temporale visualizzabile a schermo. Elementi tradizionali e identificativi del prodotto restano intatti, con il sistema Glimmer (in cui imparerete abilità nuove nel bel mezzo delle stesse battaglie) o le Formation (capaci di fornire vantaggi unici al gruppo a seconda della sua composizione strategica), ma accanto ad esse potrete trovare anche la novità degli Unique Attack: questo sistema permette di sferrare dei potenti attacchi in combo con i membri del gruppo per cambiare le sorti della battaglia, introducendo un elemento particolarmente cinematografico. Dovrete spenderci un po’ di tempo, con Romancing SaGa 2, prima di padroneggiare il sistema di gioco, ma alla fine ne sarà valsa la pena!

Sotto il versante tecnico, il gioco è un notevolissimo passo avanti rispetto al gioco originario, approcciato in maniera rispettosa sotto il punto di vista stilistico (soprattutto in termini di direzione artistica e palette cromatica), ma rifatto completamente, tramite un’operazione che è un vero e proprio remake. Gli sprite in 2D del gioco originale adesso diventano modelli poligonali in 3D, pur mantenendo lo stesso fascino che avevano in passato con aspetti basati sulle meravigliose illustrazioni di Tomomi Kobayashi. Tutte le città e i dungeon adesso sono completamente renderizzati con terreni e strutture rimodellate, per aumentare il senso di immersione ed esplorazione. Tutto subisce un notevole trattamento di modernizzazione a livello di alta definizione, offrendo un colpi d’occhio nuovo, seppur non ai massimi livelli potenziali gestibili dall’hardware di riferimento. Siamo davanti, in pratica, alla versione Square di progetti come Trials of Mana, che a sua volta forniva l’approccio estetico Enix a un remake riproposto in chiave contemporanea. Il quadro, pur nei limiti di un budget contenuto, appare soddisfacente, per atmosfere e stile, grazie anche alla cura riposta sul versante sonoro: la colonna sonora è stata rimasterizzata, mantenendo il classico tocco di Kenji Ito ma con un audio più nitido, nonché arricchita da tutta una serie di nuovi arrangiamenti. E’ possibile per altro passare dalla musica originale alle nuove versioni dalla schermata delle opzioni, senza dimenticare anche la possibilità di selezionare il doppiaggio in giapponese, piuttosto che quello in inglese, a seconda dei proprio gusti.

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La recensione

7.5 Il voto

Titolo ostico, ma ricco, Romancing SaGa 2 torna sugli schermi contemporanei di oggi con un carico di paradossale innovazione, tanto nella cornice narrativa quanto nelle dinamiche ludiche, per un gioco dal budget contenuto ma non per questo privo di notevoli spunti di interesse.

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