Xbox Series S: A Quiet Place: The Road Ahead: la recensione

Shhhh...non fate rumore, se volete sopravvivere..!

Evidentemente ispirato a un’altra grande declinazione videoludica di un famoso franchise cinematografico come Alien: Isolation, il titolo di Stormind Games si pone infatti a metà del guado tra il genere survival horror (con tanto di necessità di evitare gli attacchi di panico e asma della protagonista, sia recuperando pillole e medicine, che operando in maniera immediata e decisa attraverso improvvisi QTE) e quello stealth, vista l’assoluta impossibilità di lanciarsi in scontri diretti con gli animali alieni che infestano il pianeta. Esistono dei modi per cercare di fronteggiare la minaccia, sempre sfruttando una sorta di attacco sonoro in grado di stordire temporaneamente i nemici, ma la stragrande maggioranza del gioco trascorrerà cercando di nascondersi, di non farsi trovare, di restare silenziosamente fuori dai radar avversari, provando a raggiungere le diverse destinazioni di ciascuna ambientazione, sperando di sopravvivere. In tutto questo, un elemento assolutamente fondamentale sarà la componente sonora: ogni materiale sul quale ci muoveremo; ogni oggetto con il quale potremo interagire saranno potenziale fonte di rumore e dovranno essere mosse o gestite con cautela ed attenzione quasi maniacale, pena la perdita della propria vita (videoludica). Fate quindi attenzione a muovere con lentezza l’analogico anche solo per camminare, se ad esempio state passando sopra uno specchio d’acqua, mentre qualora sotto le vostre suole fosse tracciato un sentiero di sabbia ecco che potrete procedere a passo più spedito. O, ancora: osservate sempre se lungo il passaggio non siano posizionate bottiglie o lattine, poiché se urtate queste potrebbero davvero mettervi nei guai. Il tutto senza dimenticare ovviamente i cigolio delle porte, da gestire sempre movimenti lenti delle levette del vostro pad, e via discorrendo. Il senso di ansia e claustrofobia nonché minaccia è costante e davvero ottimamente realizzato, riuscendo a risucchiarvi in un mondo di tensione e paura, anche grazie all’implementazione di un audio spaziale, per il quale consigliamo fortemente l’utilizzo delle cuffie, per esperire il progetto di A Quiet Place: The Road Ahead. Anche perché, indossati gli auricolari da gamer…fate attenzione al microfono! Gli sviluppatori, infatti, hanno inserito una modalità opzionale in cui, attivando il riconoscimento dei rumori emessi nella vita reale attraverso la periferica, potreste mettere in allarme gli alieni, condannandovi a morte certa. L’insieme risulta davvero capace di calarvi dentro all’esperienza di gioco, con grande sospensione dell’incredulità, afflitta solo parzialmente da un certo grado di ripetitività delle situazioni e del loop dell’interazione richiesta, nelle fasi conclusive dell’opera.

Sotto il versante tecnico non siamo davanti al gioco più avanzato graficamente tra i tanti AAA disponibili sulla console, ma allo stesso tempo ammettiamo di essere rimasti affascinati dalla grande cura riposta in moltissimi particolari dei vari ambienti ricreati in maniera certosina dal talentuoso team italiano. Sfruttando in maniera furba e intelligente tutta una serie di giustificazioni ambientali e narrative, sono state create aree ristrette, che offrono comunque la sensazione di un respiro ampio nei rari momenti in cui potrete affrontare location a cielo aperto, pur essendo in realtà molto guidato in termini di esplorazione ed elementi realmente interattivi. Questo ha consentito però di inserire davvero molti dettagli in ciascuna delle stanze o dei corridoi che vi ritroverete a percorrere, cercando di non urtare lattine o altri elementi che, se colpiti, produrrebbero rumore, pur dovendo andare spesso alla ricerca di oggetti anche minuti, sparsi in ambienti comunque sufficientemente ampi da spingervi, un passo dopo l’altro, a una ricerca anche certosina in ogni angolo. In questo scenario realistico nell’approccio estetico ottico-retinico, grande attenzione è stata riposta alla resa materica delle diverse superfici, portatrici di significato non solo visivo, ma anche ludico, visto quanto il riconoscimento della composizione del terreno, ad esempio, sia importante per guidare la velocità della vostra camminata, sempre cercando di non generare suoni troppo forti, così da evitare di attirare troppo l’attenzione. Molto buone anche le animazioni, tanto della protagonista quanto delle orride bestie aliene, nonché la messa a schermo delle fonti luminose e dei conseguenti effetti di rifrazione e illuminazione. Va detto però che a far la parte del leone ci pensa il comparto audio, finemente strutturato come abbiamo precedentemente descritto.

PUBBLICITÀ

La recensione

7.5 Il voto

Non particolarmente longevo, ma in grado di tenere sempre alta la tensione; non il picco massimo dal punto di vista tecnico, ma assolutamente capace di coinvolgere in maniera convincente ed organica tutti i vostri sensi; non originalissimo nel plot, ma assolutamente vicino alle esperienze cinematografiche che l'hanno ispirato, A Quiet Place: The Road Ahead segue e al contempo traccia un percorso importante per l'industria italiana, regalandoci un ottimo survival horror giusto in tempo per Halloween!

Valutazione

  • Il voto 0
Guida alle valutazioni
PUBBLICITÀ

ARTICOLI CORRELATI

Prossimo articolo

Lascia un commento

ULTIMI COMMENTI

VIDEO

Ben tornato!

Effettua l'accesso

Crea un account!

Compila i seguenti campi per registrarti

Recupera password

Per favore, inserisci il tuo Username o la tua Email per recuperare la password.

Crea nuova Playlist