Benvenuti all’articolo gemello di quello pubblicato settimana scorsa in merito al supporto di Sony su console Nintendo. Questa volta, invece, è il turno…di Microsoft!
Il successo di Nintendo Switch è semplicemente innegabile, tanto da avere già settato diversi record per l’industria, preparandosi probabilmente a diventare la console di maggior successo di sempre. Questo traguardo è già stato superato sul mercato domestico giapponese, ma anche a livello mondiale l’agguerrita concorrenza di Nintendo DS e di PlayStation 2 potrebbe cadere, sotto i colpi dei milioni di pezzi che l’hardware ibrido della casa di Kyoto continua a macinare. In attesa dell’ufficializzazione del suo successore, ovviamente…
Un successo commerciale così preponderante e impossibile da negare che molto è cambiato nel corso di questi ultimi 7/8 anni nel rapporto tra il colosso giapponese e molte delle software house sparse per il pianeta, siano esse occidentali o orientali, siano esse partner o concorrenti. Basti pensare a quanti titoli Bethesda sono stati pubblicati su Switch, a quante serie sono giunte su questo device per la prima volta nella storia di Nintendo, a quanti team hanno compiuto un vero e proprio pivot aziendale iniziando a rivolgersi all’ibrido di Kyoto una volta prosciugatosi l’interesse nel mercato domestico giapponese verso gli hardware a marchio PlayStation.
Un processo così forte ed evidente che persino i concorrenti diretti, gli avversari di sempre, hanno iniziato a guardare all’enorme bacino di utenza di Switch come un possibile…alleato, decidendo di sviluppare e pubblicare giochi assolutamente impensabili fino alla scorsa generazione. Sì, perché un conto è Falcom, un conto è 2K, ma un conto è…Microsoft. Apertasi già da diversi anni all’idea di trasportare le proprie esclusive quantomeno sul mondo PC e fortemente decisa nel corso degli ultimi mesi ad accelerare il processo di pubblicazione anche su altre piattaforme (comprendendo tanto Nintendo Switch quanto PlayStation 5) è evidente che il colosso americano è impegnato in quella può essere definita una vera e propria strategia multipiattaforma.
MICROSOFT XBOX GAME STUDIOS
- Minecraft: uno dei franchise di maggior successo dell’intero panorama dell’industria, soprattutto grazie alle costanti e impressionanti vendite della versione Switch; presente sulla console di Nintendo con il gioco base, ma anche coi più recenti spin-off Dungeons e Legends. Un vero caposaldo della libreria software di Nintendo, oramai.
- Ori, uno dei platform più affascinati degli ultimi anni, arriva con due porting notevoli anche dal punto di vista tecnico, su Nintendo Switch: entrambi i capitoli, infatti, sono stati pubblicati sulla console ibrida della casa di Kyoto, capace di ospitare tanto the Blind Forest quanto The Will of the Wisps.
- Pentiment: qui entriamo in una nuova fase o era a livello aziendale, per quanto concerne le strategia di pubblicazione software di Microsoft, che ha ufficialmente annunciato di voler estendere le produzioni dei propri team interni anche ad altre piattaforme, come PlayStation 5 e, appunto, Nintendo Switch. Ed ecco così un affascinante e bizzarro titolo capace di arricchire l’offerta dell’hardware giapponese.
- Grounded: Fully Yoked Edition: stesso discorso di poco fa, con un nuovo business model che si adatta alla capacità di calcolo dell’attuale Switch, nonché alla sua presunta, per quanto varia, fetta di utenza anche familiare.
RARE
- NSO: Nessun titolo originale, forse in attesa di portare Sea of Thieves su Nintendo Switch 2, ma tantissimi titoli di generazioni passate, rilasciati sul sistema di “virtual console” accessibile agli abbonati al servizio Nintendo Switch Online. Non si tratta solo di IP Nintendo sviluppate all’epoca dal team statunitense, ma anche di proprietà intellettuali che ad oggi restano nel limbo o, addirittura, appartengono in toto a Microsoft: da Blast Corps a 007 Goldeneye, da Killer Instinct a Banjo-Kazooie. Mancherebbe soltanto la pubblicazione di Rare-Replay…
BETHESDA
- The Elder Scroll, presente su Switch con The Elder Scroll V: Skyrim e The Elder Scroll Blades, è stato addirittura un simbolo della presentazione del concetto di hardware ibrido, ancor prima della sua presentazione ufficiale, comparendo come grande protagonista nel primissimo video che svelava il form factor di Switch. All’epoca Bethesda non era ancora di proprietà di Microsoft, ma DOPO l’acquisizione è stata pubblicata l’Anniversary Edition, a conferma di un supporto continuo.
- DOOM è stato a sua volta uno dei giochi più importanti di tutto il progetto Switch, aprendo le porte a una nuova concezione e a un nuovo livello di accettazione delle possibilità tecniche e della varietà di offerta della console. Con il gioco di rilancio del brand del 2016 e poi con DOOM ETERNAL sono stati resi possibili i famosi “porting impossibili”, per poi continuare a mantenere vivo il franchise presso la community di Nintendo con tutte le riedizioni dei DOOM classici (I, II, III in varie salse).
- Woolfenstein, con The New Colossus e Youngblood, ha seguito un percorso del tutto similare a quanto visto con DOOM, arricchendo non poco l’offerta di sparatutto di stampo maturo e violento sul device ibrido della casa di Kyoto.
- Quake, con Quake I e Quake II, ha saputo dialogare con l’utenza più “datata” di Switch, sempre pronta a cedere alla nostalgia canaglia.
- Fallout Shelter è senza dubbio un progetto minore, all’interno della saga, ma rappresenta in ogni caso la volontà di raggiungere anche i possessori di Switch con questo brand, tornato super popolare dopo il recente lancio della serie TV di Amazon Prime.
InXile Entertainment
- The Bard’s Tale ARPG: Remastered and Resnarkled è un titolo che risale a un’epoca in cui lo sviluppatore non era ancora sotto egida Microsoft, ma allo stesso tempo i suoi continui aggiornamenti stanno graziando anche la versione Switch DOPO l’avvenuta inclusione nell’enorme conglomerato aziendale del colosso americano.
MICROSOFT PUBLISHING
- Cuphead by MDHR con tanto di espansione The Delicious Last Course sono stati un altro inaspettato, inizialmente, ma graditissimo annuncio, portando stile e sfida appagante presso i lidi di Nintendo.
Cosa ci prospetta il futuro? Difficile dirlo, ovviamente, ma possiamo provare a fantasticare o, ancora meglio, ad analizzare possibili scenari, incrociando i dati tra i progetti in sviluppo presso Sony, il potenziale target di riferimento su console Nintendo e la probabile potenza computazionale del prossimo hardware di Kyoto che, presumibilmente, andrà a rimpicciolire la forbice con Xbox Series X e, soprattutto, Series S, facilitando anche ulteriori sviluppi multipiattaforma. Guardando al recente passato di questa generazione, ad esempio, ci aspettiamo che nel corso della prossima, grazie al rinnovato hardware ibrido di Nintendo Switch 2, possano arrivare innanzitutto i titoli già pubblicati su PlayStation 5, evidentemente non più concepiti come esclusive per console Microsoft: aspettatevi quindi l’uscita di Sea of Thieves o la conversione di DOOM The Dark Ages, tanto più che tutti i precedenti episodi della serie Bethesda sono già stati sviluppati anche per Switch. Molti indizi puntano poi il dito verso Indiana Jones e l’antico Cerchio: anche lui già ufficializzato per Sony, in molti credono che possa addirittura essere un gioco di lancio per la prossima generazione di Nintendo. Il tutto senza dimenticare quel Call of Duty che, quantomeno a partire dall’episodio 2025, dovrebbe sbarcare in via ufficiale anche su piattaforme Nintendo, visti gli accordi ufficiali contrattualizzati da Microsoft nel processo di acquisizione di Activision-Blizzard-King. E, chissà: proprio partendo da quello stesso conglomerato di società, è piuttosto probabile la conversione anche di Diablo IV. In fondo tanto Diablo II quanto il terzo capitolo sono già nelle mani di milioni di appassionati possessori dell’attuale device ibrido della casa di Kyoto. La verità è che, in ambito Microsoft, è piuttosto scontato aspettarsi l’arrivo di tantissimi progetti per la prossima Switch 2!