Guideremo i nostri monster truck preferiti in tre ambienti ispirati alla natura selvaggia della Death Valley, del Colorado e dell’Alaska. Ad ognuno di questi corrisponde un bioma, dalla foresta, al deserto alla landa ghiacciata. In ognuna di queste inoltre potremo incontrare eventi meteo avversi ed imprevedibili, come tempeste di sabbia o temporali, anche se in realtà alla prova dei fatti l’unico effetto percepibile sulla nostra guida sarà una minore visibilità d’insieme. Le modalità di gioco riprendono quelle dello show televisivo. Ci sfideremo in arene colme di spettatori, vivendo gare ufficiali di Freestyle, con un tempo limitato per accumulare più punti possibili, gare Head to Head su percorsi indicati da fumogeni colorati, Best Trick, eventi speciali che richiedono l’esecuzione di specifiche acrobazie. Il tutto viene portato all’estremo nelle modalità, appunto, Extreme: Extreme Freestyle e Extreme Head-to-Head. Il primo permetterà ai giocatori di interagire con rampe più grandi, ostacoli e oggetti distruttibili a tema per imparare le manovre più folli e diventare veri e propri maestri dell’acrobazia, mentre il secondo garantirà emozionanti gare uno contro uno in tornei a eliminazione diretta che si terranno in arene selvagge per garantire partite più lunghe e spettacolari. Chiude il cerchio la modalità caccia/cacciatore, nella quale i “fuggitivi” dovranno sfuggire ai “cercatori” fino allo scadere del tempo.
A livello dunque contenutistico, ma anche di feeling con il mood di questo show, ci siamo, il titolo è solido e credibile, in grado di farci percepire l’adrenalina delle gare viste molte volte in tv. ci sono però alcune lacune che abbassano il valore percepito di Monster Jam Showdown. Primo punto, graficamente il titolo non eccelle. Probabilmente si è dovuto scendere a compromessi, tra una ottima realizzazione grafica ed una massima fluidità nell’azione, propendendo in favore di quest’ultima, a scapito di un downgrade nella resa grafica dei veicoli ma anche degli ambienti di gioco. Non manca certo la caratterizzazione, quanto però una maggiore cura, precisione e resa grafica, fortunatamente però dal punto di vista della fluidità, anche nei momenti di massima confusione a schermo, nulla da dire. Secondo aspetto da attenzionare: i tempi di caricamento sono troppo lunghi per un titolo come questo che dovrebbe vivere di ritmo ed adrenalina, parliamo in particolare di tempi morti all’avvio e tra una gara e l’altra. Ultimo aspetto che avrebbe meritato una maggiore cura riguarda la fisica dei veicoli e delle collisioni. Dato per assodato che è lecito non aspettarsi troppo realismo, vista la natura arcade dell’opera, si è notata. in troppe circostanze una noiosa tendenza dei veicoli ad “incartarsi” l’uno con l’altro, incastri ruota con ruota che sono davvero difficili da dissipare, rovinando impietosamente la gara. Al pari in diverse circostanze ci siamo scontrati, e letteralmente cappottati, al contatto con qualcosa di invisibile o di talmente piccolo da non giustificare una iper-reazione del genere. Il risultato finale è quindi un pò ambivalente, da una parte abbiamo un feeling fresco ed accattivante, dall’altra invece alcuni inciampi nella realizzazione tecnica che lasciano un pizzico di amaro in bocca.
La recensione
Monster Jam Showdown mette sul piatto la decennale esperienza motoristica di Milestone, questa volta vestendola di arcade e delle scintillanti livree dei mostri a quattro ruote di Monster Jam. Dal punto di vista contenutistico e del mood generale il gioco è sicuramente centrato, l'adrenalina scorre a fiumi. Quello che lascia un pò di amaro in bocca è una serie di inciampi a livello realizzativo, dalla resa grafica, alle collisioni rivedibili fino a tempi di caricamento tutto sommato migliorabili. Il gioco è appena uscito, quindi ci aspettiamo che con qualche correttivo in corsa si riesca a raggiungere un racing game di ancora maggior livello.
