Nella versione per Nintendo Switch, che potremmo considerare un port verso un hardware portatile del titolo originale visto come la prima versione era comunque già sviluppata per una risoluzione moderna come quella garantita dall’odierna console della casa di Kyoto, il team ha cercato di migliorare alcuni aspetti, riammodernandoli o limandone limiti e difetti, per offrire un’esperienza complessiva di gioco più convincente. La potenza dei colpi è adesso più efficace, risultando in una giocabilità più fluida; la velocità di movimento del personaggio è aumentata, garantendo una reattività più idonea alla frenesia delle situazioni di gioco; la telecamera ha ampliato il raggio della sua inquadratura e la scorrevolezza dei suoi movimenti, accompagnando meglio la messa in scena. Complessivamente, i vostri input sembreranno avere maggior impatto e la sensazione JoyCon alla mano è di un miglior controllo sul proprio avatar. Inoltre, è stata anche aggiunta la possibilità di gestire i QTE in maniera automatizzata (pur risultando tale scelta come opzionale, potendogli preferire la giocabilità originaria), così da non doversi preoccupare di morti istantanee o interattività che, come abbiamo detto in precedenza, risultava più invasive che risolutrici. A completamento del quadro di “aggiornamento” notiamo poi invece con soddisfazione alcuni aspetti legati al QoL della fruizione: la gestione degli articoli da acquistare all’interno dei negozi sparsi per il gioco, una gestione più logica dei prezzi di questi equipaggiamenti, il miglioramento della concatenazione delle combo durante gli scontri, una maggior chiarezza del sistema di voto e classifica legato anche alle prestazioni temporali espresse durante un livello, senza dimenticare il miglioramento del comportamento dei nemici. Ciliegina sulla torta, vista la natura geek e voyeristica dell’opera, l’aggiunta di nuovi vestiti, colori e motoseghe con cui personalizzare la vostra eroina, per un totale di 480 diverse varianti possibili, nonché l’introduzione anche nella versione occidentale delle voci originali giapponesi.
La natura senza dubbio non perfetta di questo progetto emerge poi in maniera piuttosto evidente su Nintendo Switch, in termini di performance e resa prettamente tecnica. La risoluzione non sembra nativa né in modalità portatile, né su schermo TV, visto quanto i modelli siano afflitti da scalettature e quanto alcuni elementi, tanto delle ambientazioni quanto addirittura delle interfacce grafiche, sembrino sporchi o slavati, ben al di là di potenziali scelte stilistiche di filtri visivi. Il frame rate, in aggiunta, soffre di una qual certa instabilità, non riuscendo molto spesso a rimanere saldo sui 30fps, soprattutto in modalità on the go, laddove la situazione tende a migliorare almeno parzialmente collegando la console allo stand, mantenendo una fruibilità più godibili poi durante le battaglie coi vari Boss di livello sparsi per l’avventura (mentre nelle fasi più concitate, con svariati nemici a schermo, la fluidità zoppica maggiormente). Anche il sistema di mappatura dei tasi per eseguire le varie azioni richieste o possibili non convince fino in fondo, seppur la difficoltà interpretativa automatica, frutto di una certa memoria muscolare tipica degli appassionati di videogame, possa venir superata senza grossi patemi, semplicemente continuando a giocare. L’accompagnamento sonoro è invece pienamente in linea coi toni del racconto e coi personaggi che gli danno vita, arricchiti ulteriormente a nostro giudizio dalle voci originali, per quanto la messa in scena ricalchi un’ipotetica ambientazione statunitense, anziché orientaleggiante: ma è assolutamente chiaro per chiunque conosca un minimo lo scenario dell’intrattenimento (videoludico e non) quanto le radici culturali di questa apparentemente innocente, ma in realtà spudoratamente sexy cacciatrice di zombie siano intrise di J-pop.
La recensione
Per essere un progetto di diverso tempo fa, il lato tecnico fatica sin troppo in termini di qualità dell'immagine e fluidità dell'azione, per non compromettere l'altrimenti divertente cornice narrativa dell'ennesima opera fuori di testa e sopra le righe immaginata dalla mente creativa di Suda 51.