Modalità particolarmente gradita è la Carriera, durante la quale potremo far nascere e sviluppare la nostra personalissima stella del Quidditch, secondo l’aspetto e le caratteristiche tecniche da noi preferite. Allo stesso modo sarà possibile customizzare anche le scope, sia nell’aspetto grafico che nelle caratteristiche come velocità, maneggevolezza e resistenza. Nonostante questa introduzione sembra mancare qualcosina a livello contenutistico, tanto che dopo alcuni tornei completati si sente la mancanza di ulteriore brio, ulteriori campagne da portare a compimento, quel qualcosa che ti spinge a fare un’altra partita ed a rimetterti alla prova. Quanto sopra anche per la mancanza di un vero e proprio arco narrativo che vada ad accompagnare il nostro scorrazzare da uno stadio all’altro. L’audio del gioco si è rivelato uno degli aspetti meglio riusciti del gioco. La colonna sonora è immersiva ed evocativa, pur non facendo alcun uso dei brani originali della saga riesce a richiamarli per l’epicità e la magia. Della telecronaca delle partite e dell’importanza ai fini della riuscita dei match abbiamo già detto, lo stesso vale anche per la resi del sound design relativo a quanto avviene in campo, scontri, sibilo del boccino, tifo e quant’altro.
La recensione
Non manca il carisma a Quidditch Champions, tuttavia non tutto è andato per il verso giusto. Partendo dagli aspetti positivi possiamo senza dubbio citare l'atmosfera delle partite, lo stile grafico cartoon e, tutto sommato, anche il gameplay, sebbene all'inizio sia tutt'altro che intuitivo. Un pò meno riuscita l'amalgama dei match, soprattutto l'implementazione del salto di ruolo, aspetto più gestibile nelle partite in multiplayer piuttosto che in singolo. Ben costruita la modalità carriera con editor di giocatore, mentre più in generale sarebbe stato piacevole avere una storia a supporto del nostro viaggio all'interno dello sport magico più famoso al mondo.
