Ogni giornata si svolge seguendo un periodo di tempo prestabilito, nella totale libertà di scegliere dove a dare, in un mondo di gioco aperto ed esplorabile progressivamente sbloccando determinati elementi narrativi, sapendo che, in conseguenza delle nostre scelte, dopo un certo lasso di ore arriverà la sera e, con essa, la cena in famiglia, preludio delle riflessioni di fine giornata che ci porteranno verso la nanna, per cominciare dopo il salvataggio la giornata successiva. Il calendario sarà sempre presente, ricordandoci, come nella nostra infanzia, quanto poetica e soave fosse la vacanza, ma anche quanto essa fosse una situazione passeggera, sempre destinata a terminare, lasciando spazio a malinconici ricordi, a fronte del ritorno alla vita di tutti i giorni. Ma le atmosfere di Natsu-Mon tutto sono fuorché stressanti: saremo semplicemente noi a decidere se chiacchierare con i tanti Npc sparsi per la mappa, attivando anche le missioni secondarie, piuttosto che impegnarci in una battaglia con le pistole d’acqua, sempre che non ci venga semplicemente voglia di perderci a osservare un tramonto nel cielo azzurro che piano piano si tinge di rose, salutando i variopinti prati di questa campagna dell’entroterra giapponese. Un ulteriore tocco di classe è poi il diario della vacanza: un quaderno, attivabile dal menu in qualsiasi momento, in cui poter disegnare (con un adorabile tratto infantile) i migliori momenti, per trasformarli in indelebili ricordi: segnatevi le missioni completate, gli snodi narrativi più importanti, le farfalle o gli insetti catturati, i pesci pescati con la vostra amata canna da pesca e così via, abbellendo le immagini con timbri o piccole frasi di accompagnamento che sapranno rendere unici e personali questi appunti.
Il gioco è semplice e minimalista sotto il profilo grafico e tecnico, ma al contempo sublime e, anche al di là dell’affascinante stile adottato, ben realizzato. La struttura è una sorta di open world, di certo non tra i più ampi e ambiziosi mai visti e, per altro, anche inframmezzato da occasionali momenti di caricamento, ma dotato della capacità di instillare una placida sensazione di libertà; gli ambienti non risultano enormemente particolareggiati, ma comunque ben caratterizzati e piuttosto diversificati, pur restando nei canoni di un piccolo paese di provincia; gli elementi interattivi abbondano, pur soggetti a un certo grado di ripetitività, sospingendo la curiosità del giocatore ad indagare aree ed anfratti. Occasionali i cali di frame rate, più che discreta la risoluzione, aiutata anche da un’ottima direzione artistica che accosta con sapienza tinte pastello e colori più accesi, in un’evidenza cromatica non banale ma, forse proprio per questo, carica di significato e dai risultati saltuariamente inaspettati per la capacità di commuovere il fruitore meno giovane. Sì, perché anche il delicato accompagnamento musicale, il voice over giapponese e tanti piccoli particolari non potranno che accompagnarvi lungo il nostalgico viale dei ricordi. Della vostra infanzia, fatta di pomeriggi estivi assolati e cartoni animati giapponesi.
La recensione
Non siamo davanti a un titolo perfetto, carico di valori di produzione elevati, grafica all'ultimo grido e componenti online multiplayer, ma il gioco di Millenium Kitchen sa coinvolgere e commuovere come pochi nell'odierno panorama dell'offerta videoludica di oggi. E lo fa con una delicatezza rara, con ritmi pacati, con messaggi dal significato profondo e, forse, ancora non del tutto perduto proprio grazie ad opere autoriali come questa. Lasciatevi cullare dalla rilassante malinconia di un'estate passata, ma ancora presente e vivida nei vostri ricordi, grazie a questa piccola ma preziosa esclusiva per Nintendo Switch.