Xbox Series S: Kena: Bridge of Spirits: la recensione

Finalmente una delle esclusive PS più attese si apre alle altre piattaforme: per la rubrica The Outer Worlds, Kena: Bridge of Spirits versione XBOX.

La realizzazione grafica è di livello semplicemente eccelso. L’imprinting è chiaramente di stampo giapponese e si rifà alla vastissima tradizione dell’animazione orientale. L’estetica varia dal fiabesco, al cartoonesco al realistico, mixando il tutto in maniera impeccabile, grazie all’esperienza nel campo dell’animazione di Ember Lab. Il livello di dettaglio e di cura per i personaggi e per le ambientazioni, nonché per i giochi di luce dinamici raggiunge livelli di magnificenza. Attraverseremo foreste dal verde brillante, inframezzate da magnifici templi, rovine che lasciano intravvedere il tempo che fu, villaggi abbandonati e laghi ricchi di vita. Tutto dalle animazioni, ai giochi di luce, alle texture fino agli effetti particellari gira in maniera del tutto convincente, praticamente senza intoppi. Le texture applicate alle varie superfici agiscono in maniera convincente così come lo studio delle collisioni, le ombre, fino anche alla morbidezza dell’erba ed allo scorrere dei corsi d’acqua. Il comparto audio di Kena: Bridge of Spirits è un altro aspetto cruciale che contribuisce significativamente all’esperienza immersiva e coinvolgente del gioco. Questo in particolare grazie a trame originali composte in modo estremamente evocativo, anche con l’utilizzo di strumenti a fiato tipici orientali, in grado di dare un tocco di magia e di mistero ulteriore. Il tutto coerentemente con un universo di gioco sognante, fiabesco, orientaleggiante.

In un gioco con queste caratteristiche si poteva correre il rischio di creare un combat system solo accennato, quasi di semplice supporto allo scorrere dell’avventura. Fortunatamente niente di più sbagliato. Anche il sistema di combattimento è solido e ben strutturato. I nemici che ci fronteggeranno ci chiederanno anche un certo sforzo strategico per non soccombere prima del tempo. Dovremo portare a termine il giusto amalgama tra attacchi leggeri ed attacchi pesanti, parate ed utilizzo dei Rot, in grado di distrarre i nemici ma anche di portarci dei bonus salute. Oltretutto con un certo numero di attacchi portati a termine caricheremo degli accumulatori spirituali in grado di rilasciare devastanti attacchi di area. L’unione fa la forza, considerando che più Rot avremo con noi e maggiori capacità di attacco/distrazione ci verranno date. Ad esempio evocando i Rot in prossimità di determinati fiori riusciremo ad evocare una sorta di lumaca gelatinosa, composta dai nostri fidati aiutanti, in grado di esplodere in prossimità dei nemici, stordendogli ed aprendoci opportunità fondamentali. E’ presente l’immancabile alberatura per la crescita del personaggio e delle relative skills, bonus senza dubbio fondamentali in battaglia, ma non secondo una struttura poi così articolata e profonda come ci si aspetterebbe. In un panorama videoludico nel quale le eroine femminili non mancano, ma spesso improntate a caratteristiche piuttosto fisiche e guerriere (vedasi ad esempio Aloy di Horizon o Senua dell’omonima saga), Kena rappresenta un elemento di rottura, con la sua delicatezza, la sua magia e la sua capacità di ricomporre il tormentato percorso che porta dal nostro mondo all’aldilà.

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La recensione

8.5 Il voto

Kena: Bridge of Spirits è uno di quei titoli che quando ti arrivano fra le mani ha l'effetto di un balsamo, rinfrescante, rilassante, piacevole. Un'avventura caratterizzata da una storia delicata ma in grado di trattare argomenti molto profondi, in grado di farci empatizzare con tutto il cast come raramente avviene. Dal punto di vista audio video Kena vanta una resa sublime, con un feel orientale da film di animazione che non nasconde le sue ispirazioni, da Miyazaki a scendere. Nulla da dire anche sul gameplay, pregevole mix di esplorazione e combattimento, nonchè sul combat system stesso, semplice da assimilare nelle meccaniche ma non facile da dominare, con quel quid di strategia che non guasta. Beh che altro dire, mi sembra chiaro che se ancora Kena non è tra le vostre mani bisogna intervenire quanto prima!

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