I combattimenti saranno esenti da quella piaga rappresentata dagli scontri casuali, i nemici sono ben visibili, ed eventualmente evitabili (anche se sconsigliato, altrimenti sarà più difficile accumulare exp). Mentre nei dungeon per ovvi motivi non potremo esimerci dal combattimento per avanzare. Il combattimento navale è molto più scialbo se vogliamo, dato che in fin dei conti consiste in poco più di un inseguimento ed in un susseguirsi di attacchi pesanti (palle di cannone) ed attacchi caricati, un po’ sulla falsa riga di quanto spiegato sopra. Il gioco mantiene l’affascinante e colorato design open world 2.5D della serie, offrendo un mix di esplorazione, combattimento e risoluzione di enigmi. Le stesse missioni secondarie, in particolare quelle che coinvolgono i poster dei ricercati per i boss opzionali, svolgono un ruolo significativo nel salire di livello e nel migliorare l’esperienza complessiva. Tutta la ricchezza raggranellata saccheggiando le varie isole viene fatta fruttare alla taverna, dove riscuoteremo le taglie dei pi-ratti eliminati, dal fabbro, dove potremo aumentare la potenza del nostro armamentario e dalla maga dove potremo fare altrettanto per gli attacchi magici. Un aspetto che risulta particolarmente azzeccato è quello dei collezionabili, relativo a tantissimi combo di accessori e di vestiario (copricapo, scudo, arma e giacca). Oltretutto non accessori fini a sé stanti o a puro fine estetico, bensì utili ai fini dei combattimenti e più in generale alla riuscita delle missioni. Avremo a disposizione dei completi utili al ripristino della salute, quelli capaci di produrre danno elementale, quelli più improntati alla magia e quelli più votati al danno fisico, sono veramente tanti ed adattabili ad ogni stile di gioco.
Il gioco scorre via in modo piacevole, pur non rappresentando un livello di sfida impossibile e pur essendo completabile in qualche manciata di ore. Eppure il suo fascino è innegabile, nonostante qualche difetto imputabile per lo più alla semplicità delle fasi di combattimento e ad una componente navale che poteva essere approfondita ulteriormente. Fanno invece da traino un comparto audio video convincente, composto da una grafica sempre colorata, ben caratterizzata ed in grado di rendere bene la varietà di scenari e personaggi proposti, nonchè da una colonna sonora che svolge egregiamente il compito con le sue tracce realizzate nel solco dei vari Pirati dei Caraibi e simili. Altro aspetto che risulta particolarmente gradito, e che riesce a discostare Cat Quest 3 dalla gran massa dei giochi similari sul mercato riguarda la crescita del personaggio, ovviamente basilare per avere un setting migliore e più propenso alla vittoria, ma non così fondamentale come si potrebbe credere. Maggiore importanza è invece data al potenziamento ed alla scelta del vestiario corretto per ogni nemico ed ogni circostanza. Banalmente avere il set completo del ghiaccio nel momento in cui andiamo a sfidare un piratto di fuoco potrebbe avere più importanza di un gatto livellato per ore.
La recensione
Il terzo capitolo di Cat Quest riesce in un'impresa non da poco, ossia rimanere perfettamente centrato nel solco dei capitoli precedenti, ed allo stesso tempo innovarlo quanto basta per mantenerlo interessante. Il mood divertente e scanzonato sono ormai una firma riconoscibile di questo brand, così come la sua grafica rotondeggiante, colorata e piacevole. Non è esente da difetti a onor del vero, in primis una sezione navale che poteva essere sviluppata di più e meglio, ed una generale sensazione di semplicità, eppure il divertimento è tanto da farli passare in secondo piano. Pi-ratti radunatevi e riconoscete il nuovo re dei sette mari!
