Ylands: Nintendo Switch Edition: la recensione

Parti per grandi avventure in un'atmosfera rilassata. Costruisci una nave, fai amicizia con gli animali, immergiti sott'acqua, combatti i nemici e tanto altro in questo nuovo titolo per eShop!

Tra i vari fenomeni che hanno segnato l’industria non possiamo non annoverare Minecraft, per la sua carica creativa senza limiti né confini e il suo, conseguente per certi aspetti, altrettanto sconfinato successo. In misura minore, ma comunque significativa, troviamo poi anche Sea of Thieves, capace di segnare il ritorno di un team di sviluppo storico come quello di Rare a picchi di successo commerciale preclusi dai tempi ormai davvero andati delle loro mitiche collaborazioni con Nintendo, ai tempi del Nintendo64. Cosa accomuna questi due titoli? Sostanzialmente lo sforzo creativo lasciato in gran parte nelle mani (e nelle menti, alimentato dalla forza della fantasia) degli stessi fruitori, l’enorme possibilità di scelta e movimento all’interno di un mondo di gioco vasto e i continua espansione, nonché mutamento), con la possibilità di divertirsi online assieme ad amici o ad altri milioni di giocatori sparsi in tutto il mondo, secondo logiche non necessariamente ancorate alle vecchie dinamiche del multiplayer online, disancorando il prodotto da esse ed offrendo nuovi modi di relazionarsi all’altro: cooperazione, condivisione di contenuti, asimmetria. I due filoni, legati alla produzione di contenuti da parte dell’utente (secondo il modello prosumer) e quello della possibile di fruizione online in compagnia sono estremamente potenti nell’industria di oggi e talmente popolari da essere divenuti ormai dei veri e propri generi, tanto di programmazione e business, quanto di fruizione e divertimento. Al punto da essere imitati dalle software house più disparate, piccole o grandi che siano.

Tra i tanti epigoni troviamo anche Ylands, disponibile ora in Nintendo Switch™ Edition per il non necessariamente abbordabile prezzo di 24,99€: si tratta di un gioco open-world accessibile, senza violenza e dal comparto tecnico volutamente low poly, che vi trasporterà in un’idilliaca ambientazione ispirata ai Caraibi. La versione specifica qui analizzata è una sorta di aggiornamento rispetto a quanto già disponibile da tempo su altri hardware e vanta in particolare un impatto visivo fortemente colorato, meccaniche di esplorazione leggere e potenti opportunità di creazione amalgamate con un gameplay di sopravvivenza per un risultato piuttosto originale, seppur a tratti confusionario. Come accennato in apertura: se volete farvi un’idea del loop di gioco pensato dal team di programmazione, immaginatevi un Minecraft che incontra un Sea of ​​Thieves: a quel punto avrete un quadro piuttosto chiaro di cosa vi aspetta una volta avviato il gioco sulle vostre console ibride.

A bordo della vostra nave, completamente personalizzabile secondo diversi criteri e sotto svariati aspetti, i giocatori potranno attraversare sei regioni distinte, ognuna piena di fauna, flora e incontri casuali unici che mantengono l’avventura fresca ed emozionante lungo tutto lo scheletro principale del racconto. Ylands consente ai giocatori di utilizzare migliaia di oggetti con cui creare e costruire, progredendo attraverso un albero tecnologico completo che aggiunge profondità e varietà al gameplay. Il gioco coinvolge delicatamente i giocatori reclutandoli nella Classy Adventurers Guild, dove saranno instradati verso un viaggio avventuroso, armati del loro fidato manuale, salpando verso emozionanti scoperte affrontabili in maniera libera e non lineare.

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Seppure il progetto sia fortemente basato su un concetto di mondo aperto e condiviso, grazie alla versione di Ylands per Nintendo Switch tutti i contenuti potranno essere giocati anche solo offline, novità assoluta per questa serie. Dopo il download e il lancio iniziale, i giocatori non necessitano di una connessione Internet attiva per giocare, visto che tutti i mondi di gioco, le creazioni e i progressi dei verranno archiviati localmente, garantendo in questo modo una navigazione fluida e ininterrotta, ovunque scegliate di giocare. Ma questa non è la sola novità pensata dal team per trasportare la propria opera sulla console ibrida della casa di Kyoto: sebbene infatti Ylands su PC sia un titolo free-to-play, Bohemia Interactive ha scelto un modello di acquisto e fruizione più tradizionale in questo caso, evitando qualsivoglia meccanismo di pagamento necessario per la progressione in-game, con meno pressione anche al grinding selvaggio o alle monetizzazioni forzate. Tutti gli aggiornamenti previsti nel tempo per Ylands: Nintendo Switch™ Edition saranno sempre inclusi senza costi aggiuntivi per chi avrà già acquistato il gioco base con la roadmap di DLC a pagamento focalizzata soltanto su pacchetti di elementi cosmetici opzionali. Questa scelta si riflette anche su un aspetto da sempre legato alla condivisione online di mondi permanenti e cioè il suo livello di sicurezza: grazie alla sua struttura offline, infatti, questa particolare versione garantisce un ambiente di gioco sicuro al 100% per i giocatori più giovani con zero richieste di microtransazioni e nessun rischio di interazioni negative con altri fruitori. Considerando come già di per sé nel prodotto non fossero previsti né sangue né violenza, va da sé che il tutto si traduca in un’esperienza perfetta anche per i più giovani. Questo fa sì che il titolo riesca a concentrare l’attenzione di voi appassionati solo ed esclusivamente verso lo sviluppo creativo e il pensiero libero in ogni fase di gioco. Ci sono opportunità di costruzione virtualmente illimitate a votra disposizione, sia nella modalità Avventura più incentrata sulla trama che nella modalità Creativa orientata ad un approccio puramente sandbox. Va però detto che tutta questa preoccupazione da parte degli sviluppatori finisce per certi versi per ritorcersi contro il fruitore su Nintendo Switch: l’impossibilità infatti di una interazione, diretta, cooperativa o persino asimmetrica, con l’universo prosumer che dovrebbe essere il vero motore di quella che, a conti fatti, pare più una piattaforma che un vero e proprio prodotto finito, toglie parecchio mordente e curiosità alla progressione, terminando prima del previsto il carburante immaginifico che dovrebbe sospingervi a continuare.

Conosciuta dal mercato di massa per i successi che hanno definito il genere Arma e DayZ, Bohemia Interactive ha senza dubbio spremuto parecchio le proprie energie per reimpostare Ylands in ottica Nintendo Switch, adattandolo perfettamente tanto a una giocabilità casalinga quanto a una fruizione portatile, tagliandogli però in un certo senso le gambe, pur continuando a garantire un volume id contenuti comunque discreto. Parliamo infatti di sei regioni uniche, ciascuna con risorse e fauna selvatica caratteristiche; biomi oceanici popolati da squali, pesci e altra vita marina, liberamente navigabili muovendosi tra le diverse isole per scoprire decine di incontri casuali, sfruttando il Manuale dell’avventuriero per esplorare le diverse tradizioni di questo affascinante mondo. Anche il versante grafico, estremamente minimalista per scelta estetica, non si comporta male sull’hardware di Nintendo, gestendo in maniera discreta gli accostamenti di colore netti, le texture piatte e la mole poligonale ridotta all’osso, ben amalgamanti dalla direzione artistica scelta e ben gestita dal gruppo di programmatori e artisti coinvolti nel progetto. Peccato per un’interfaccia dei menu al contrario fin troppo complicata, poco leggibile e a tratti confusionaria; per una mancata ottimizzazione di qualsivoglia sistema di controllo ad hoc per Switch (il touch sarebbe senza dubbio stato gradito, tanto più che molte delle scelte del team si sono indirizzata a preservare al meglio la fruizione in modalità portatile); per un frame rate non sempre stabile e, infine, per tempi di caricamento fin troppo presenti (anche se solo occasionalmente troppo duraturi). Insomma, il gioco non riesce a gonfiare le vele come ci saremmo augurati.

La recensione

6 Il voto

Gli stessi sviluppatori presentano l'opera come un punto di incontro tra Minecraft e Sea of Thieves, a nel cercare di sovrapporre elementi di due opere così grandi e significative, Ylands finisce per non riuscire a trovare una propria identità precisa, profonda e soddisfacente in nessuno dei tanti aspetti estetici e ludici che questo lungo viaggio sarà comunque in grado di toccare.

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