Games Workshop® Group PLC è un’azienda con sede a Nottingham, Regno Unito, e realizza le migliori miniature fantasy al mondo. Games Workshop progetta, produce, vende al dettaglio e distribuisce la sua gamma di giochi Warhammer®: Age of Sigmar® e Warhammer® 40.000®, soldati in miniatura, romanzi e model kit attraverso più di 540 dei suoi negozi (con il marchio Games Workshop® o Warhammer® ), il negozio web www.games-workshop.com e canali di vendita indipendenti in più di 50 paesi in tutto il mondo. Stiamo parlando, in sostanza, di un vero e proprio impero che nacque originariamente addirittura come distributore per la Gran Bretagna proprio del più famoso (e per molti versi ancora oggi contrapposto) mondo finzionale fantasy di Dungeons & Dragons, salvo poi lanciarsi nella realizzazione di svariati elementi (accessori o meno) tridimensionali di accompagnamento proprio al giochi di ruolo cartacei: schede personaggio, tabelloni di gioco e, a un certo punto, miniature rappresentanti i tantissimi personaggi ideati dall’immaginazione dei più famosi sceneggiatori dell’epoca. Nel momento in cui, poi, si decise ad entrare in prima persona proprio sul versante della scrittura di manuali di gioco proprietari, ecco che la forza del core business legato alle pedine finemente realizzate e ricche di particolari consentì loro di posizionarsi in maniera differenziata ed identificativa in un panorama allora così florido e competitivo da essere ritenuto (erroneamente) persino saturo da tanti. La costanza e la visione però dei fondatori dell’azienda consentì loro di ritagliarsi ben più di una nicchia, nel mercato di appassionati, anche (e soprattutto) grazie all’apertura di svariati negozi su strada che, pieni di prodotti coerenti con il gusto dei fruitori target dell’iniziativa, si rivelarono fondamentali per gli affari e la costruzione di una brand awereness ancora oggi assolutamente solida. Ed è quindi così, dall’incontro di diversi fattori amalgamati in maniera organica e convincente (dal gioco di ruolo alle miniature, unite dal ponte materico e non solo figurativo delle aree gioco dei negozi) che nacque il brand di Warhammer, ad oggi uno dei giochi strategici più famosi al mondo.
Un vero e proprio franchise che poi, in epoca moderna, non poteva esimersi dal guadare un altro solco: quello che separava l’elemento ludico materico del prodotto originario dalle infinite possibilità di intrattenimento digitale offerto dal mezzo di comunicazione del videogioco. Svariati i prodotti che da diversi anni sono stati realizzati e resi disponibili su tantissime piattaforme (soprattutto PC), approdando nel corso dell’ultima generazione anche su Nintendo Switch. L’ultimo progetto in ordine cronologico è quello trattato qui oggi: Warhammer 40.000 Boltgun, che si arrichisce proprio in questi giorni di un corposo DLC denominato Forges of Corruption; produzione bizzarra, senza dubbio intrigante, poiché capace ancora una volta di riunire sotto un unico ombrello progettuale tanti elementi di forte richiamo ed interesse per una nicchia di mercato ben definita. Sì, perché stiamo parlando di una miscela perfetta tra le componenti di world building di Warhammer 40.000, il classico gameplay frenetico tipico degli FPS di una volta e la grafica pixel art degli sparatutto retrò degli anni ’90. Il tutto potrebbe essere infatti riassunto con una semplice domanda: vi piacciono ambientazioni e creature del gioco di ruolo alla base del titolo, il dinamismo di giochi come Quake e DOOM e l’approccio estetico minimalista dei titoli PC di un paio di decenni addietro? Se, in aggiunta, siete pronti anche ad atmosfere violentemente scanzonate, allora Warhammer 40,000 Boltgun è senza dubbio il prodotto adatto a voi! In esso giocherete nei panni di uno Space Marine temprato da numerose battaglie, calandovi nel bel mezzo di una pericolosa missione che vi porterà nelle profondità della galassia, combattento tanto contro i Demoni del Caos in scontri all’ultimo (squadrettato) sangue. La giocabilità è caciarona ma gloriosa, nella cornice ludica di uno sparatutto dove potrete e dovrete scatenare il vostro devastante arsenale facendo letteralmente esplodere i nemici in un tripudio di sprite e pixel. La frenesia è totale: correre, saltare e ricaricare dovrà diventare un automatismo rapido e preciso, attraverso livelli anche piuttosto grandi e popolati da diverse tipologie di avversari, tutti da affettare nei peggiori modi che vi verranno in mente, tuffandovi in una esperienza di gioco fatta di combattimenti viscerali, sparatorie feroci ma anche di grande mobilità: l’agilità e la rapidità di movimento riservate al vostro avatar renderanno tutto adrenalinico, un po’ come nei vecchi Quake o nelle più moderne incarnazioni del famosissimo DOOM. Grande potenza di fuoco, grande mobilità e tanto metallo pesante: un vero omaggio agli sparatutto retrò degli anni ’90!
Chi avesse già avuto la fortuna di provare il gioco base Boltgun, si era già trovato davanti quindi a uno sparatutto sanguinoso ed esplosivo ambientato nell’iconico universo finzionale di Games Worshop, intento a eliminare orde di eretici, ma potrà continuare il divertimento sulla medesima falsa riga anche con questo nuovo DLC fresco di rilascio, intitolato Forges of Corruption. Potrete infatti riprendere in mano la vostra sacra spada a catena, il fidato fucile requiem e prepararvi a vestire ancora una volta i panni dell’Ultramarine spaziale pronto a una nuova carneficina: l’espansione propone nuovi ambienti da esplorare e nuovi nemici da affrontare prima che il Caos travolga l’intero mondo di Graia. In particolare, troverete sul vostro cammino il mostruoso Helbrute, l’Havoc armato di armi pesanti e i feroci artigli dei fulminei Terminator: ciascuno andrà affrontato con tattiche diverse, sfruttandone i punti deboli e cercando di evitare le tipologie di attacco più letali che sono in grado di sfoderare. Per farlo, ecco arrivare in vostro soccorso anche nuovi strumenti di offesa, come il fucile multitermico, in grado di bruciare interi gruppi di avversari, o il classico ma sempre efficace e potente lanciamissili. Per i neofiti, è anche possibile acquistare l’edizione completa che comprende tanto l’avventura originaria, quanto questa aggiuntiva, ottenendo un discreto volume di contenuti, a fronte del prezzo di acquisto, il tutto articolato su 4 diversi livelli di difficoltà, una guida di navigazione (opzionale) per aiutare gli inesperti Prescelti dell’Imperatore lungo i livelli di gioco, nonché alcune migliorie tecniche legate in particolare alla risoluzione di alcuni bug che affliggevano l’edizione originale. Insomma, senza dubbio questo è il momento perfetto per buttarvi a capofitto nella battaglia!
Il gioco fonde passato e presente sotto diversi punti di vista, mischiando ad esempio la giocabilità minimalista del passato con alcune finezze di run&gun più contemporanee, e prova a proporsi in questa visione ibrida anche sotto il versante puramente tecnico. L’approccio estetico è pura pixel art, con un discreto livello di dettaglio volontariamente annegato in una percezione quadrettata del colpo d’occhio a schermo, per certi versi persino elegante nel risultato finale grazie a una cura del dettaglio senza dubbio apprezzabile, cercando di sovrapporci un gameplay puramente FPS fluido e veloce. Il problema nasce per quanto riguarda l’ottimizzazione della versione per l’hardware Switch, visto che da un lato ci sono tempi di caricamento a tratti troppo lunghi per poter fruire del gioco comodamente anche in modalità portatile e in sessioni mordi&fuggi (forse non e più indicate per la natura del gioco, ma sulla carta senza dubbio intriganti grazie alla funzione di stand-by della console); dall’altro il frame rate non si presenta sempre sufficientemente stabile e veloce per star dietro alla visione che, immaginiamo, avessero gli sviluppatori in merito alla giocabilità del titolo. In ultima analisi, per quanto si possa apprezzare la scelta stilistica retrò della grafica, la risoluzione rende a volte il tutto fin troppo impastato, ostacolando l’interpretazione dell’azione caotica a schermo nei frangenti più esagitati. Dobbiamo infine anche sottolineare come il comparto audio, tanto per gli effetti quanto per la colonna sonora, fatica a rimanere impresso, al contrario di quanto avviene in opere senza dubbio più ambiziose come quelle di Bethesda, andando in qualche modo a indebolire la percezione del contesto narrativo. Globalmente, una buona produzione, tendente più al panorama indipendente che agli scenari di pubblicazione più blasonati.
La recensione
Un titolo frenetico e divertente, soprattutto per gli amanti dell'universo finzionale di Warhammer 40,000 e degli sparatutto retrò di una volta. Carneficina spensierata, con alcune piccole incertezze tecniche, ma tanta azione sopra le righe lungo una mole di contenuti piuttosto significativa.