The Legend of Heroes: Trails through Daybreak: la recensione

Segui lo spriggan Van Arkride in una missione unica, che si rivelerà più grande di quanto avesse previsto. La nazione cadrà nel caos?

Oltre a nuovi personaggi e luoghi, il nuovo capitolo della serie vi presenterà anche nuove meccaniche di gioco capaci anche loro di portare lo storico franchise JRPG in una nuova epoca, anche ludica. Seppure la cornice interattiva resti sempre fedele alle origini del franchise, infatti, è innegabile la volontà, e la riuscita, di un rinfrescamento complessivo e generale del prodotto, agli occhi e nelle mani dei fruitori contemporanei. Nei panni dello spriggan protagonista, infatti, entrerete davvero al centro dell’azione:  per la prima volta nella storia del brand si potrà passare senza problemi né interruzioni dalle battaglie sul campo in tempo reale ai tipici combattimenti a turni, grazie al rinnovato sistema di battaglia AT (Action Time). Si tratta in sostanza di rendere più dinamica la fase di esplorazione delle aree del mondo popolate da avversari e nemici, consentendoci di muoverci in maniera libera nello spazio, ma anche di effettuare affondi e attacchi nei confronti degli avversari, prima di entrare nella più statica e classica dinamica della battaglia a turni, tipica del genere JRPG; affrontando per altro nemici evidentemente inferiori a noi per livello di forza ed esperienza, la seconda fase non verrà nemmeno attivata, relegandola alle fasi e ai momenti più significativi degli scontri e del racconto. Inoltre, in questo capitolo sarà anche possibile espandere il proprio arsenale di Arti e Abilità con l’orbment da combattimento di sesta generazione, Xipha, inserendo un minimo di gestione del proprio equipaggiamento, senza contare come il sistema dell’Allineamento potenziato e raffinato per l’occasione finisca per dare maggior peso alle vostre scelte e azioni, influenzando in maniera significativa anche lo svolgimento della storia: una maggior propensione verso la Legge, piuttosto che verso il Caos, nonché tutte le sfumature intermedie potranno influenzare in particolare il vostro status in città, determinando anche il novero e la natura dei potenziali alleati o oppositori, con conseguenze potenziali anche rispetto ai lavori/missioni attivabili e alle opzioni di dialogo che verranno rese disponibili lungo il canovaccio del racconto principale. Il feeling complessivo è quello di un prodotto profondo e stratificato, come magari già avvenuto in passato, ma più fresco e accessibile, maggiormente in linea con gli odierni valori di produzione e QoL.

Infine, anche il comparto tecnico è senza dubbio migliorato rispetto ai precedenti episodi disponibili per Switch, risultando forse il miglior titolo Nihon Falcom ad oggi fruibile sulla console ibrida di Nintendo. Da un lato, assistiamo ad un ampliamento delle aree di gioco, tanto in fase esplorativa quanto durante i combattimenti, accompagnato da un colpo d’occhio più che discreto per quanto concerne mole poligonale e qualità delle texture; dall’altro anche la performance si difende in maniera dignitosa, evitando le problematiche di frame rate e fluidità riscontrate, ad esempio, nella conversione per l’hardware ibrido della casa di Kyoto di Ys 9. Le animazioni e la regia delle scene animate e dialogate pagano forse ancora un po’ il passo rispetto alle produzioni moderne più sofisticate, ma la sensazione è comunque quella di essere davanti a una nuova era del franchise della casa di sviluppo. Il ritmo di gioco soffre ancora un po’ di questo approccio fin troppo vecchio stampo in termini di messa in scena delle sezioni teoricamente più cinematografiche, ma sia la transizione rapida tra elementi action e turni di battaglia, sia i tempi di caricamento migliorati rispetto al passato spingono comunque il tutto verso una direzione di modernità senza dubbio apprezzabile. Non riusciamo ancora a innamorarci dell’aspetto musicale di questo brand, ma al contempo ammettiamo candidamente che si tratta più di una questione soggettiva, che di effettivi limiti del versante sonoro dell’opera. Un’opera che, per la sua natura ibrida (fortemente narrativa, ma ancora legata al concetto di progressione e crescita del personaggio grazie all’esperienza maturata durante un lungo arco ludico oltreché narrativo) ben si adatta alla doppia metodologia di fruizione resa possibile da Nintendo Switch. Notizia di oggi che il secondo episodio della trilogia uscirà a inizio 2025 anche su Switch, in contemporanea con tutte le altre piattaforme supportate, per cui ci teniamo a ribadirlo ancora una volta: The Legend of Heroes: Trails through Daybreak è veramente il momento migliore per entrare a far parte di questo affascinante mondo ideato da Nuhon Falcom per cui…non perdetevelo se siete appassionati di Jrpg!

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La recensione

8 Il voto

Con questo episodio inizia davvero una nuova era per la pluriennale serie JRPG di Falcom, proponendo tanto un nuovo setting, quanto una gradita rinfrescata al sistema di combattimento: elementi che, entrambi, sono in grado di proporre Trails through Daybreak come un'ottima continuazione per gli appassionati di lunga data, ma anche come il momento ideale per nuovi adepti di saltare sul carro di un'emozionante avventura!

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