THE OUTER WORLD – Benvenuti a un nuovo appuntamento dedicato alla nostra rubrica intitolata “The Outer World”, una finestra nuova per Switchitalia, con vista sui mondi videoludici che si espandono fuori dalle consuete e familiari mura dell’universo Nintendo. Se volete più dettagli sulla nostra iniziativa, vi rimandiamo all’articolo introduttivo con cui ve la presentiamo, sospinti dalla curiosità esplorativa tipica degli amanti dei videogiochi. Sgranchite le dita, sciogliete i polsi e venite ad azzuffarvi nella nuova versione del picchiaduro di Cygames!
Nel marzo del 2019, Cygames pubblicò Granblue fantasy Versus, un picchiaduro in 2.5D che espandeva l’universo del brand Granblue Fantasy, nato con un JRPG mobile e cresciuto, grazie alla fama riscossa, attraverso un manga e un anime. Lo sviluppo del titolo è stato affidato ad Arc System Works, fucina di innumerevoli successi, che non avrebbe bisogno di presentazioni, ma, in ogni caso, basterebbe citare lo storico Double Dragon e la serie Guilty Gear per essere piuttosto chiari. GBVS è stato un titolo controverso, nato sotto una cattiva stella (per usare un eufemismo, dato il dilagare della pandemia), fu pubblicato senza l’implementazione del Rollback Netcode, tecnologia difficile da spiegare in due parole, ma che in sostanza utilizza un sistema basato sulla previsione dell’input dei giocatori in modo tale da contrastare le differenze di latenza dei giocatori online, senza ricorrere all’aumento dell’Input-Lag. Insomma, in un periodo in cui il gaming online è stato l’unica possibilità di interazione ludica, GBVS peccava proprio nel suo settore di competenza. Tuttavia, al di là dei gusti personali, un merito di peso che Arc System Works portò a casa fu l’ottima interpretazione di un trend che stava prendendo corpo nel settore dei picchiaduro, ovvero la semplificazione delle meccaniche di gioco, presentando combo semplificate e introducendo meccaniche di cooldown per alcune abilità, ben tre anni prima dell’avvento dei Modern Controls di Street Fighters 6. Approfondiremo l’analisi delle parti parlando della sua successiva release, rivista, corretta e addizionata, Granblue Fantasy Versus: Rising.
Allo scadere del 2023 Cygames pubblica GBVS: Rising, riproponendo il titolo originale e tutti i suoi dlc, con l’aggiunta di quattro nuovi personaggi e il tanto atteso Rollback Netcode, ma anche con l’introduzione di nuove modalità di gioco e un’ingente modifica della campagna single player e delle meccaniche di gioco. In GBVS: Rising abbiamo a disposizione un roster corposo, 28 personaggi che si distinguono per arma e stile di combattimento, ma, ad onor del merito sopracitato, è molto semplice approcciare ogni nuovo combattente con cui si vorrà scendere in campo, infatti ognuno di essi presenta la stessa tipologia di abilità d’attacco, tutte attivabili con le medesime, semplici combinazioni di tasti, a partire dalla combinazione degli attacchi base: quadrato per l’attacco leggero, triangolo per il medio e cerchio per il pesante, con i tasti del D-Pad. Ad oliare ulteriormente l’ingresso, Rising propone una modalità allenamento di tutto rispetto che permette di approfondire il gameplay di ogni combattente contro un manichino da addestramento, e fornisce inoltre delle guide che spiegano al giocatore come affrontare specifici attacchi dei numerosi personaggi del cast. GBVS: Rising potrebbe fin qui apparire un picchiaduro appiattito dall’eccessiva semplificazione dei comandi, ad una più profonda analisi però si rivela perfettamente a suo agio nella categoria “Easy to learn, hard to master”, soprattutto grazie alle aggiunte apportate al gameplay del titolo originale, che, pur restando invariato alla base, ha subito una notevole rivoluzione.
