C’è poco da stupirsi, ma ad Hollywood sembra sia partita un vero e proprio assalto alla diligenza…delle licenze basate sui videogame!
Partiamo dall’ovvio: Super Mario bros. Movie è stato il gioco di maggior successo di sempre per Illumination, il secondo film animato per incassi della storia, dietro soltanto a Frozen 2, nonché la pellicola più remunerativa del 2023 al box office: insomma, un vero e proprio fenomeno sia in termini di intrattenimento che di ricavi che non poteva certo passare inosservato.
Tanto che la casa di sviluppo giapponese ha già confermato un secondo film, sempre ambientato nell’universo narrativo dell’idraulico baffuto più famoso del mondo, nonché una pellicola “live action” ispirata invece all’altro pilastro del portafoglio interno della casa di Kyoto: The Legend of Zelda. Un progetto altrettanto ambizioso, co-prodotto con Sony Pictures e affidato alle mani di Avi Arad e soprattutto Wes Ball, fresco del successo al botteghino di Kingdom of the Planet of the Apes.
Ma non è tutto: proprio poche settimane fa Amazon Prime ha riscosso un enorme successo, di pubblico e critica, con la serie di Fallout, capace persino di dare un enorme boost di vendite ai più recenti (si fa per dire) capitoli videoludici della serie, catapultando Fallout 4 in cima alle classifiche europee, seguito a ruota da Fallout 76, nonostante entrambi i giochi siano davvero piuttosto datati, ormai.
Senza dimenticare come anche The Last of Us (realizzata da HBO per gli Stati Uniti d’America) sia stata positivamente sotto i riflettori della cassa di risonanza mediatica del pubblico di massa, spingendo tantissimo le vendite dei port e remake HD per PlayStation 5 dei giochi Naughty Dog.
Insomma, tutte le più recenti iniziative cinematografiche o dintorni ispirate a famose serie videoludiche sono state successi enormi, planetari e capaci di generare un ritorno d’immagine e introiti anche percepibile a cascata sui prodotti originali (quelli interattivi che tanto amiamo) per le reciproche case di sviluppo o pubblicazione, tanto che sembra proprio (stando alle insistenti voci di corridoio) che siano in tanti, a Hollywood, a cercare di accaparrarsi i diritti per nuove pellicole, bussando alla porta di vari sviluppatori.
L’impressione più diffusa è che si stia assistendo a uno spostamento del focus che, dagli eroi super eroistici dei fumetti (soprattutto Marvel, ma non dimentichiamo gli ingenti investimenti fatti anche da Warner Bros in ambito DC Comics) si stia muovendo verso gli eroi dei nostri mondi digitali preferiti, pregustando un nuovo Eldorado: noi che conosciamo queste icone praticamente da sempre e che ne seguiamo le gesta non solo con gli occhi, ma anche coi polpastrelli posando le mani sui pad, non possiamo che esserne contenti (soprattutto dopo aver ammirato la cura riposta grazie alla supervisione di Miyamoto alla trasposizione cinematografica del Regno dei Funghi!), ma tremiamo sotto sotto all’idea che alcuni degli universi finzionali più amati possano in qualche modo venire mal interpretati, o anche soltanto venirci a noi, qualora si dovesse assistere all’abbuffata e alla saturazione di produzioni hollywoodiano, cui l’industria della celluloide è abituata.
Che i videogiochi siano una potenziale nuova gallina dalle uova d’oro non ci piove, ma speriamo che uno o più tra i nostri eroi preferiti riescano a ergersi a difesa della nostra immaginazione: solo prodotti di qualità, per noi amanti dell’intrattenimento digitale che tanto amiamo!
