Il mondo dei videogiochi e quello del cinema sono legati a doppio filo da ormai tantissimo tempo, con progetti a licenza che, tra alti e bassi, hanno saputo tanto cementare alcune proprietà intellettuali nate nell’ambito della celluloide delle pellicole ma capaci di prendere realmente vita affidando un pad in mano agli appassionati, quanto affermare l’intrattenimento digitale interattivo grazie al connubio con mondi di immaginazione profondi e stratificati, di fatto facenti parte del bagaglio culturale di intere generazioni di persone in tutto il mondo. In particolare a cavallo tra gli anni ’90 e i primi 2000 (come abbiamo visto anche nel particolare caso di Tomb Raider, tra i primi brand capaci di compiere il percorso inverso) ci sono stati casi eclatanti: 007 da un lato, con quel Golden Eye capace di fare la storia in casa Nintendo, e senza dubbio Star Wars dall’altro, al contrario principalmente su piattaforme battenti marchi diversi, siano essi Microsoft o Sony. Avventure entrambe capaci di unire il single player con l’esperienza multiplayer, seppur in modo e con pesi ed equilibri diversi (dovuti anche al periodo di rilascio e alle potenzialità di network di ciascuna console coinvolte) ma accomunate agli occhi (e nei polpastrelli) di tantissimi amanti del genere sparatutto dalla capacità di fondere il world building delle loro saghe preferite con l’interattività tipica e così coinvolgente dell’intrattenimento virtuale , per esperienze davvero indimenticabili.
Nel caso specifico di questa raccolta, gli sviluppatori di Aspyr si prodigano per rimettere assieme la doppia avventura della classica sottoserie Battlefront a marchio Star Wars sulle console di oggi, tra giocabilità online e offline, in quello che appare un pacchetto senza dubbio ricco di contenuti, modalità e potenzialmente imperdibile per gli amanti della serie. In dettaglio, parliamo di Star Wars Battlefront (originariamente rilasciato nell’ormai lontanissimo 2004) arricchito dall’aggiunta di una mappa bonus (il Palazzo di Jabba) e del suo seguito diretto Star Wars Battlefront II (datato invece 2005, a testimonianza di quanto fossero diversi i requisiti di sviluppo un paio di decenni addietro, rispetto alle comprensibili ma non sempre giustificate lungaggini dei tempi di programmazione degli hardware più onerosi presenti oggi sulla piazza), anche lui con contenuti aggiuntivi come l’area di gioco Bespin: Cloud City, quella ispirata a Rhen Var: Harbour, a Rhen Var: Citadel e a Yavin 4: Arena, senza dimenticare l’aggiunta di eroi bonus rispetto al “roster” originario, come nel caso di Asajj Ventress e di Kit Fisto. Vista la natura di shooter multiplayer da fruire prevalentemente online, entrambi gli aspetti sono più che benvenuti, considerando come vadano ad insistere proprio sui punti di forza del genere, rappresentati dalla varietà di ambientazioni all’interno delle quali poter fronteggiare svariati nemici, in cooperativa con altri alleati, nei panni di alcuni dei tanti protagonisti dell’epopea cinematografica.