Stolen Realm: la recensione

I classici combattimenti tattici a turni si arricchiscono di una svolta simultanea e dinamica per una nuova esperienza tutta da scoprire

C’è un filone che nell’industria ha sempre ricoperto un ruolo importante, ma prevalentemente in ambito PC, complice l’impronta spesso fortemente occidentale impressa nel solco da lui tracciato da tanti team di programmazione nel corso degli anni. Si tratta dei giochi di ruolo con visuale isometrica, sovente imperniati attorno a un’estetica fantasy e a dinamiche tanto competitive quanto, più spesso, cooperative, capaci di farsi portatori anche di valori narrativi nonché dinamiche ludiche mutuate persino dai tomi cartacei che tanta compagnia hanno fatto a molti adolescenti a cavallo tra gli anni ’80 e i primi anni ’90 (prima proprio dell’esplosione in termini di mercato di massa dell’intrattenimento videoludico). Un genere, questo, che proprio sul finire dello scorso anno ha poi visto un’enorme rilancio, qualitativo e mediatico, per nostra fortuna anche in ambito console, grazie all’uscita di Baldur’s Gate 3 che, in qualche modo, ha toccato anche i possessori di Nintendo Switch (vista la volontà del team di essere presente anche su hardware Nintendo, come gli ottimi porting dei precedenti episodi sono lì a testimoniare) e i lettori del nostro sito, essendo il progetto stato recensito in versione Xbox Series sulle nostre pagine, all’interno della rubrica The Outer World. Una sorta di rilancio, per quanto la tipologia non sia mai scomparsa dai radar quantomeno degli appassionati, per altro ben nutrita e foraggiata proprio sulla console ibrida della casa di Kyoto, che riceve ora un altro esponente, da non sottovalutare.

Sull’onda del successo dei più grandi esemplari del genere, gli appassionati di questa tipologia possono senza dubbio volgere lo sguardo all’ultima fatica di Burst2Flame, pronta a lanciare su Nintendo Switch il suo GDR tattico a turni simultanei, Stolen Realm: un’opera che prende le basi di un tipico gioco di ruolo per dare vita a un’esperienza per certi aspetti inaspettatamente più dinamica del solito, senza le tipiche pause del genere di riferimento, focalizzando la concentrazione del fruitore principalmente sulle scelte più importanti da compiere, dovendosi confrontare con un ritmo frenetico e pressante. Questo accade perché il giocatore lungo l’avventura ha la necessità di prendere rapide decisioni strategiche durante i combattimenti, nonché capire come sfruttare un sistema di classi flessibile ma così ricco da richiedere senza dubbio dedizione, per creare ogni genere di personaggio. Molte sono infatti le possibilità di customizzazione, potendo variare aspetto e ovviamente caratteristiche del proprio avatar, passando da assassini lancia incantesimi a cavalieri infusi del potere dell’oscurità, fino all’opportunità di fare accordi pericolosi con creature demoniache, giusto per citare alcune delle possibilità che potranno modificare gli attributi dei personaggi durante le vostre missioni. Un titolo che si presenta con un carico di contenuti ampio, andando ad insistere su quegli aspetti tanto cari proprio agli appassionati di genere (come testimoniano le recensioni estremamente positive da parte degli utenti durante l’accesso anticipato su Steam) pur provando a dare una rinfrescata al tutto, partendo dai profondi sistemi tattici di GDR più affermati ma dandogli un tocco personale.

Tra gli aspetti più intriganti e riusciti del gioco troviamo innanzitutto la possibilità di affrontare l’arco narrative e le diverse disavventure dei vostri protagonisti sia da soli che in cooperativa fino a un massimo di sei eroi, creando il proprio avventuriero unico grazie a moltissime e molteplici possibilità di scelte: all’interno dell’opera troviamo infatti oltre 300 abilità con 10 schemi di sviluppo diversi, nonché più di 700 oggetti ottenibili dalle vostre scorribande, ognuno interamente personalizzabile grazie ad alcuni modificatori (tanto estetici quanto ludici). Interessantissimo poi il pratico sistema di accesso e uscita dal gioco che consente ai giocatori di partecipare o lasciare l’esperienza in qualsiasi momento, senza impattare in alcun modo l’esperienza complessiva: il titolo, infatti, adatterà la difficoltà automaticamente in base al numero di giocatori attualmente attivi durante la quest. I turni simultanei consentono a tutti i membri della squadra del giocatore e di quella del nemico di agire contemporaneamente, dando vita a incontri frenetici tipici dei GDR d’azione, senza però sacrificare la ricchezza strategica tanto amata dai fan dei giochi di ruolo a turni: davvero un discreto mix, a patto di riuscire ad entrare nel suo loop di gioco, senza farsi scoraggiare da una mole di input che necessitano ottimi tempi di calcolo, reazione ed esecuzione in termini poi di output: onestamente, non un gioco per tutti i palati, da questo punto di vista.

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