Unicorn Overlord: la recensione

Tattica e strategia si uniscono, in un meraviglioso dipinto di guerra: un arazzo dall'estetica ammaliante ma capace di ferirvi mortalmente, qualora doveste scoprire il fianco: attenzione allora, soldati! Si scende sul campo di battaglia

Ottenere forze fresche per la composizione delle vostre unità di combattimento è al centro della differenziazione dei battaglioni, ovviamente, e può avvenire davvero in maniera non lineare, aumentando il senso di controllo e coinvolgimento di ciascun fruitore, grazie all’elevato grado di personalizzazione offerto dal titolo, in un contesto di varietà e ricchezza forse senza eguali: considerate, ad esempio, che potreste incontrare un potenziale alleato solo attivando una specifica missione secondaria, oppure scegliendo di risparmiare la vita di un nemico sconfitto, invece di giustiziarlo o imprigionarlo. I bivi decisionali sono davvero tanti e il titolo promette da un lato un’elevata rigiocabilità, dall’altro un profondo senso di immedesimazione poiché davvero sarete al centro del dipanarsi degli eventi. Una volta comunque rimpolpate le fila della vostra armata, dovrete anche imparare a conoscere i dettagli dei suoi componenti: tanto a livello di caratteristiche di lotta, quanto a livello di relazioni. Come in altri SRPG, più alti sono i legami tra i singoli personaggi, meglio funzioneranno come unità complessiva in battaglia. L’implementazione di questo sistema da parte di Unicorn Overlord si chiama rapporto ed esistono diversi modi per rafforzare i legami tra i personaggi: farli combattere insieme o condividere i pasti, in maniera similare a quanto visto nei più recenti capitoli di una serie di grande successo come Fire Emblem. Al di là però della gestione anche manageriale delle risorse a vostra disposizione, sarà poi sul terreno dello scontro che si decideranno le sorti della vostra epopea: il sistema di combattimento, pur poggiando le fondamenta su alcuni imprescindibili pilastri del genere tattico, si rivela davvero fresco ed intrigante, per quanto a tratti inizialmente in grado di spaesarvi. Molte sono infatti i livelli e i sistemi di gioco che si sovrappongono e intrecciano nel titolo sviluppato da Vanillaware, generando un senso di confusione, per fortuna opportunamente sorretto da due elementi centrali: tutorial ben distribuiti lungo l’avventura e non concentrati tutti nella parte iniziale e ben quattro livelli di difficoltà (scambiabili in qualsiasi momento), in grado di andare incontro alle esigenze e ai tempi di assorbimento della curva d’apprendimento di ciascuno. Nel dettaglio degli aspetti cardine del titolo, comunque, possiamo individuare due macro fasi per quanto concerne le dinamiche belliche al centro dell’opera: la prima è quella di combattimento in tempo reale sulla mappa, la seconda è automatica a turni. Per quanto concerne lo svolgimento nell’overworld esso è il momento in cui il giocatore può fare attivamente la differenza: dovrete controllare il movimento delle vostre unità prendendo decisioni chiave strategicamente importanti, mentre anche i nemici compiono i loro spostamenti. Sarà sempre possibile mettere in pausa strategica il tutto, anche per bloccare l’inesorabile ticchettio del limite di tempo inserito a nostro giudizio in maniera persino forzata ed eccessiva dal team, per visualizzare il dettaglio della composizione delle vostre unità (pur non potendolo modificare in questi momenti), sfruttare gli oggetti in vostro possesso, valutare al meglio l’evolversi della battaglia sulla mappa per determinare le priorità di movimento e conquista o difesa delle proprie truppe. Entrati in contatto però con una delle unità nemiche, ecco partire la fase 2: in questi momenti l’inquadratura passa da una isometrica super deformed a un close up bidimensionale dove brilla l’inconfondibile stile Vanillaware, per affrontare lo scontro col nemico a turni. Le abilità di ciascun lottatore vengono utilizzate automaticamente come predeterminato dalle tattiche e da altre condizioni impostate durante la personalizzazione delle tue unità, pertanto qui potrete abbandonarvi alla contemplativa ammirazione del character design e delle sue splendide animazioni di attacco, difesa o danno.

Sì perché Unicorn Overlord, oltre a fornire una giocabilità ricca e profonda, sa anche soddisfare appieno l’appetito per la bellezza estetica, componente centrale di quelli che sono in fin dei conti tanto VIDEO quanto GIOCHI. E lo fa in maniera fortemente caratterizzata dal marchio di fabbrica dello sviluppatore, in un panorama odierno dove troppo spesso si finisce per rincorrere i medesimi crismi estetici. Nell’opera qui analizzata, invece, ritroviamo un meraviglioso 2D disegnato a mano, ricco di sfumature pastello, tocchi pittorici, dettagli illustrativi quasi da miniature, sorrette oltre che da una resta tecnica sopraffina anche da una comparto stilistico di grandissimo richiamo. La bellezza del colpo d’occhio d’insieme è evidente e palese, tanto da avvicinarsi alla pericolosa definizione di soggettività tanto sfuggente in ambito estetico, ma vale la pena soffermarsi sulla cura del dettaglio che caratterizza tutti i momenti di gioco. I menu sono sempre finemente ricamati, tra elementi particolareggiati e una inaspettata resa materica, con tanto di texture, effetti di luce e rifrazione davvero notevoli; la fasi isometriche stupiscono per il numero di elementi a schermo, sempre curati e mai banali, nonostante l’interattività e l’intraprendenza di tante unità in lotta fra di loro, evidenziando un profondo studio delle ambientazioni anche nelle loro componenti accessorie; i momenti di battaglia, dove il punto di vista di fa più ravvicinato, le proporzioni dei protagonisti tornano meno caricaturali e la direzione artistica può esplodere in tutta la sua prepotenza, conquistano l’occhio del fruitore anche e soprattutto grazie alla cura maniacale delle animazioni. Ma non soltanto dei personaggi in lotta fra di loro, pur confermandone l’elevata resa in ogni momento di attacco o difesa, ma anche dei fondali, con fili d’erba o stendardi in movimento, seguendo il soffio del vento, giusto per citare uno dei primi esempio che vi troverete ad affrontare nelle fasi iniziali della vostra emozionante avventura. Se poi pensiamo che il team ha avuto anche il tempo di implementare accanto a tutto questo ben di dio non soltanto una campagna principale di diverse ore di gioco, ma anche una modalità Colosseo, dove poter dimostrare la vostra abilità di comandante tanto nelle partite online PvP quanto offline, non possiamo che applaudire all’enorme sforzo creativo ed artistico riversato in questo progetto.

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La recensione

8.5 Il voto

Unicorn Overlord è imperdibile per tutti gli amanti dei titoli strategici o delle opere pittoriche interattive di Vanillaware. Forse fin troppo ricco di dinamiche e sistemi di gioco, tanto da risultare inizialmente disorientante anche per i giocatori più avvezzi alle dinamiche tattiche più diffuse, sa ripagare con una qualità complessiva altissima tutti coloro che insisteranno per scoprirne i principali pregi nascosti.

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Commenti 2

  1. pinkfloyd says:

    Da prendere assolutamente

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