PlateUp!: la recensione

La vita in cucina non è quella che ci mostrano i reality in tv, lo impariamo a nostre spese in PlateUp!

Siete tra i tanti aspiranti chef che hanno seguito con passione l’ultima stagione di Master Chef? Oppure siete di quelli che al ristorante, prima di iniziare a mangiare, devono assolutamente postare una foto del piatto che hanno di fronte? Se la risposta a queste domande è affermativa, o se più semplicemente avete voglia di cimentarvi in un simulatore di ristorante con dinamiche roguelike, allora PlateUp! è un gioco che dovreste provare. Sviluppato di It’s Happening e distribuito da Yogscast Game, PlateUp! cerca di darci una declinazione personale di un genere, quello dei simulatori in ambito culinario, altrimenti davvero molto frequentato. Iniziamo la nostra avventura nel mondo della cucina tramite un tutorial piuttosto completo, ma già in grado di mostrarci che il nostro spirito imprenditoriale, nonché i nostri nervi saranno messi a durissima prova. Infatti, come la classica rana bollita, ci accorgeremo troppo tardi di esserci sobbarcati un impegno più grande di noi. A meno di non intraprendere il gioco in multiplayer infatti, modalità molto divertente come vedremo fra poco, gestiremo tutto in un one man show. Dovremo non solo (ovviamente) cucinare le pietanze richieste dai nostri clienti, ma anche tenere in piedi il bilancio, gestire la disposizione dei coperti, organizzare la cucina nel modo più razionale possibile e cosa non da poco, tenere puliti i tavoli e spazzare per terra. Ognuna di queste attività è strettamente collegata e può fare tutta la differenza del mondo tra un bilancio in attivo o il fallimento. Il setting di comandi ci viene incontro grazie alla sua semplicità, in grado di richiamare le poche azioni necessarie in modo immediato grazie ad un tasto dedicato: un tasto per prendere i piatti/cucinare, un tasto per attività più complesse come tritare verdure, un altro tasto per pulire per terra. Iniziamo ogni giornata nella tranquillità di casa, dove potremo scegliere il menu che offriremo nel nostro ristorante e, soprattutto, testare le ricette, dandole in pasto ai nostri gatti che faranno volentieri da cavie. Una volta avviata la giornata organizzeremo gli spazi del ristorante, aspetto davvero critico questo e da tenere sempre con un occhio di riguardo. Potrebbe valer la pena di mettere qualche coperto in meno ma dare un servizio sempre puntuale e preciso, piuttosto che puntare sulla quantità scontentando molti clienti. Qualche tavolo di appoggio in più è strategico per far riposare i piatti in attesa di essere serviti oppure per appoggiare quelli usati prima di lavarli.

Persino lo studio dei percorsi da fare tra la cucina e i tavoli e viceversa sarà importantissimo. Nel corso della giornata infatti si creeranno delle pozze di olio e di sporco sul pavimento che, se non pulite tempestivamente, ci faranno rallentare o persino cadere. D’altra parte però anche pulire porta via preziosi slot di tempo che potrebbero essere spesi altrimenti. Così raccontato potrebbe sembrare il classico cooking simulator. In realtà PlateUp! riesce a farsi notare e piacere grazie anche ad un approccio procedurale in grado di darci giornate di lavoro sempre diverse, evitando alla lunga quella ripetitività che questi giochi spesso riservano. Aldilà di un gameplay ben studiato ma non particolarmente innovativo, sono due i punti di forza di PlateUp!: il primo, come già visto è l’inedita anima roguelike di questo titolo, la seconda è l’anima estremamente caotica e ansiogena che scandisce l’attività del nostro ristorante. Vi renderete conto di questo quando avrete alla porta una coda di clienti che non possono essere serviti, delle braciole sul fuoco che rischiano di bruciare, chiazze di olio in terra, pile di piatti da lavare, spazzatura da portare fuori ed il conto in banca in eterna sofferenza. In una situazione di stress come questa bisognerà tenere i nervi saldi e darsi delle priorità, oltre che giocare di strategia, un meccanismo in ogni caso ben oliato e ben realizzato dal team di sviluppo. Se tutta questa tensione è troppa per voi potreste richiedere l’aiuto di un vostro amico, chiamandolo in causa per creare una brigata super organizzata, o per fare ancora più casino. PlateUp! infatti supporta il multiplayer sia online che in co-op locale. Con questa aggiunta va detto che il gioco decolla, raggiungendo livelli ancora maggiori di divertimento, di pari passo con una confusione ancora maggiore del nostro ristorante, dividersi i compiti potrebbe essere una buona idea. Graficamente PlateUp! offre uno stile molto semplice ma tutto sommato piacevole, con personaggi tondi, stile dummy, che potremo tuttavia personalizzare con capi di abbigliamento via via acquistabili. La stessa grafica della cucina, risulta sufficientemente dettagliata e comunque sempre di facile lettura anche nelle situazioni più caotiche.

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La recensione

6.5 Il voto

Se vuoi una cosa fatta bene, meglio farsela da soli. Avranno pensato questo gli sviluppatori quando, sadicamente, hanno immaginato di farci gestire in prima persona (e da soli) ogni aspetto della gestione di un ristorante. Il risultato è un gioco stimolante e piacevole, con una consistente dose di caos che riesce a tenerci sempre allerta. La componente strategica è fondamentale per portare a casa un bilancio in attivo, sia nella disposizione dei coperti che in quella degli elettrodomestici. Il risultato è ottimamente amalgamato, riuscendo ad elevare questo titolo nella marea di cooking simulator disponibili sullo store.

Valutazione

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