PlayStation 5: Helldivers 2: la recensione

"Un pianeta da difendere, la nostra intera civiltà a rischio, stiamo subendo innumerevoli perdite, l'unica alternativa ad un'inutile sofferenza è capitolare, arrendersi al più forte e farci dominare.." Questo è quello che il vostro nemico deve ripetersi ogni secondo di quel poco che gli resta da vivere! E ora entra in quel maledetto Hellpod e vai a distribuire un po' di democrazia nell'universo!

Le tipologie di operazione disponibili non sono molte e riprendono le classiche modalità degli shooter cooperativi, spaziando da “cerca e distruggi” alla difesa di un settore, quasi tutte articolate in due o più obiettivi da risolvere in ordine, con l’aggiunta di molti luoghi di interesse e di alcuni obiettivi secondari, ovviamente generati proceduralmente insieme all’istanza di gioco. Fin qui nulla di nuovo sotto il sole, non è però il “cosa” a funzionare così bene, ma “il come”. Una volta fuoriusciti dall’Hellpod dovremo pianificare gli spostamenti con un minimo di raziocinio, in modo tale da abbandonare la mappa portando con noi più risorse e punti esperienza possibili, ci accoglierà infatti un count down, di durata diversa da operazione a operazione, terminato il quale potremo comunque completare la missione, ma non avremo più la possibilità di utilizzare gli stratagemmi, irrinunciabili compagni di viaggio e vero e proprio elemento di unicità del brand. Approcciando il “come” Helldivers 2 riesca a distinguersi dalla moltitudine di co-op shooter che lo hanno preceduto, bisogna analizzare l’esperienza di gioco da molti punti di vista, non lampanti ad una prima, distratta, occhiata, ciò detto l’unico elemento distintivo, immediatamente visibile, sono certamente gli stratagemmi: bombardamenti orbitali, raid aerei, equipaggiamenti tattici, armamenti pesanti, torrette automatizzate, rifornimenti, rinforzi che sostituiscano i compagni caduti e molto altro, i quali potranno essere richiesti comunicando con il nostro incrociatore, angelo custode delle nostre avventure, attraverso la pressione di una specifica combinazione di tasti direzionali, differente per ognuno di essi. Dall’ampia scelta sbloccabile, ogni giocatore potrà selezionare un massimo di quattro stratagemmi da portare con sè, numero sufficiente a far sì che a ogni piè sospinto ci si ritrovi a digitare freneticamente la combinazione necessaria mentre il nemico tenta di farci la pelle con ogni mezzo, per poi lanciare un segnalatore nel luogo in cui si desidera che lo stratagemma venga rilasciato, risolvendosi, nel caso degli stratagemmi offensivi, in un tripudio di fuoco e fiamme, e dando vita a innumerevoli situazioni esilaranti, perché in Helldivers 2 il fuoco amico è uno degli avversari più temibili, non avendo alcuna indicazione sull’entità della devastazione che un determinato stratagemma può causare, o chiari avvisi a schermo per i nostri commilitoni, è inutile dire che solo il tempo ci insegnerà a prendere le dovute distanze in base allo stratagemma utilizzato, e che l’esperienza spesso non basti. Gli stratagemmi riescono a trasformare un’esperienza di gioco virtualmente lineare in un sandbox dal sapore antico, emozionandoci con situazioni che sfiorano la cinematica e ci ricordano capolavori del passato meritevoli dello stesso risultato, come Battlefield Bad Company 2.

Anche con queste ottime premesse, in Helldivers 2 si spara molto, sino a sostituire “molto” con “di continuo” già all’intorno del quinto livello di difficoltà tra i nove disponibili, caratteristica che, sommata al game loop piuttosto stretto, parrebbe suggerire la ricetta perfetta per annoiarsi in fretta, fortunatamente però il gun-play è divertentissimo, riuscendo a mescolare in modo sapiente elementi da shooter evoluto, come il disallineamento della mira in movimento, alla semplicità di una balistica puramente arcade, ma soprattutto grazie ad un feedback dei colpi sul nemico praticamente perfetto. Che essi siano Automaton o Terminidi, i nemici raggiunti dai nostri proiettili accuseranno il colpo, rallentando la loro marcia, barcollando, perdendo parti di corazza, carne e liquami, inoltre potremo danneggiarli a tal punto da privarli di gambe e braccia, o zampe, incapacitandoli o impedendogli di usare alcune armi, elementi di un gun-play che, unitamente alla buona varietà di nemici e allo scaling della difficoltà, rendono l’esperienza a dir poco assuefacente. A completare l’offerta, e smussare ulteriormente le spigolosità del game loop, non possiamo sorvolare sui numerosi livelli di difficoltà, come già accennato nove in tutto, aumentando la difficoltà, oltre ad aumentare per varietà e quantità le reward ottenute, aumenteranno la quantità e la varietà dei nemici che affronteremo sul campo, inoltre i nemici giudicati elite nelle prime difficoltà diverranno comuni nelle successive, e così via, scartando la ben nota e abusata meccanica di aumento dei danni e della resistenza in favore di un ben più complesso bilanciamento, un approccio lodevole da parte di Arrowhead Game Studios, anche considerato l’ottimo risultato ottenuto per la fruizione in solitaria. Sia in solo che in co-op, dopo un iniziale scoraggiamento per il livello di sfida a cui Helldivers 2 ci sottoporrà, sbloccare nuove armi e stratagemmi ci aiuterà ad addentrarci nelle meccaniche di gioco nascoste, che assorbiremo quasi inconsciamente per poi renderci conto di riuscire ad affrontare in solitaria livelli di difficoltà precedentemente proibitivi anche in cooperativa, e di riuscirci persino rinunciando agli ultimi gadget sbloccati, magari gestendo senza troppe difficoltà un branco di pericolosissimi Charger quando qualche ora prima, a difficoltà più basse, anche solo avvistarne uno in lontananza ci avrebbe provocato l’irrefrenabile istinto di correre verso il punto di estrazione lasciandoci dietro utilissime risorse e obiettivi secondari incompiuti, questo perché, tentandole tutte, nel tempo scopriremo quali siano le migliori strategie per eliminare ogni tipologia di nemico, diversi per metodologie di attacco, punti deboli e corazza, capiremo insomma dove e come sparare, se indietreggiare, avanzare o scatenare tutta la potenza degli stratagemmi più incisivi per sbarazzarci di un nemico colossale il più in fretta possibile.

Al valido game design si affianca una buona direzione artistica, che sa farsi notare sia nelle animazioni che nel colpo d’occhio complessivo, con qualche scivolone sugli npc presenti a bordo dell’incrociatore e dei picchi di maestria nell’atmosfera creata per i vari biomi. Ad abbracciare il gradevole impatto grafico è la presenza di una colonna sonora memorabile ed evocativa e di un ottimo sound design, sottolineato in modo eccezionale dal feedback aptico del Dual Sense, implementato in modo tanto definito ed accurato da accentuare gli stati d’animo del giocatore, aggiungendo un livello di percezione in più all’audio direzionale e quindi permettendoci persino una migliore lettura dell’ambiente di gioco. Per quanto riguarda il lato tecnico, un ottimo frame rate accompagna un’esperienza di gioco senza particolari intoppi, sporcata da rari glitch e crash, tanto rari da essere comprensibili per la prima settimana di vita di un titolo.

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Helldivers 2 è disponibile su Pc e PlayStation 5 al prezzo di quaranta euro, con la possibilità di riscattare un pass aggiuntivo che ci permetterà di sbloccare elementi puramente estetici, armi, armature e gadget, fortunatamente non game changer, a fronte di una spesa ulteriore di 10 euro in crediti supplementari di gioco, i Super Crediti, tuttavia facilmente ottenibili in gioco. Un prezzo pienamente giustificato dalla mole di contenuti disponibili al day one, con la promessa degli sviluppatori di nuovi contenuti in arrivo, quali nuovi biomi, armi, stratagemmi e fazioni nemiche. Se da tempo cercavate un titolo da condividere con gli amici, o se semplicemente siete fan degli shooter fantascientifici capaci di immergervi in operazioni militari spettacolari e coinvolgenti, non perdete un minuto di più, “Say hello to democracy!”.

La recensione

8 Il voto

La ripetitività è perfettamente bilanciata dalle ottime idee di game design, il prezzo è ampiamente giustificato dalla quantità di contenuti offerti, il grinding necessario a migliorare il nostro arsenale è accettabile a fronte della semplicità di fruizione di un titolo che fa del divertimento e dell'azione senza compromessi le sue portate principali. Helldivers 2 si dimostra un ottimo esempio di equilibrio per l'intera categoria Game as a Service.

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Commenti 1

  1. Nuas82 says:

    Il nostro primo titolo PlayStation! Un grazie al recensore haha! Spero che questi excursus in terra straniera vi piacciano, cari lettori!

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