Negli anni trascorsi ad intrattenerci piacevolmente con i videogiochi a dire del vero di simulatori ne abbiamo visti parecchi, dai più classici ai più astrusi. Dai gettonatissimi simulatori di volo o di guida, ai simulatori di vita a tutto tondo, fino a simulatori di relazioni amorose o di operazioni chirurgiche, insieme ad altre centinaia di varianti. Ci sarebbe poi da aprire un capitolo a parte sui simulatori più fuori di testa e tra questi probabilmente Goat Simulator otterrebbe la palma d’oro. Il gioco che ci apprestiamo a recensire, quantomeno sulla carta, ambisce probabilmente a trovarsi un posticino proprio all’interno di quest’ultima categoria. Parliamo di Electrician Simulator, gioco dal titolo auto esplicativo, sviluppato dallo studio indie Take It Studio. Come facilmente intuibile Electrician Simulator offre al giocatore l’opportunità di diventare un elettricista, partendo da zero nel creare una propria attività. Iniziando con lavori semplici come la sostituzione delle prese o cambiare una lampadina, il giocatore acquisirà lentamente maggiori competenze fino a diventare un professionista di comprovato successo in grado di creare tracce elettriche o riparare elettrodomestici grandi e complicati.
La nostra scalata al successo inizia da un piccolo garage, nel quale teniamo la strumentazione base (cacciaviti, fusibili, cavi, tester e prese standard) ed un pc tramite il quale potremo visionare le attività commissionate, i tutorial nonché attivare alcuni corsi di aggiornamento che ci consentiranno di sbloccare missioni più difficili e più remunerative. Se vogliamo infatti creare un piccolo impero dalla nostra attività dovremo si partire dal basso, ma puntare (un po’ come nella realtà) sulla formazione e l’abilitazione di nuove capacità. In questo ci viene in soccorso un visore VR, che ci eviterà scomode e noiose sessioni di studio, ma, simulando interventi reali, ci guiderà passo passo nell’imparare nuove funzionalità. Il gioco si articola come una sorta di puzzle game, nel quale gli indovinelli sono sostanzialmente costituiti dai circuiti elettrici da ripristinare, elettrodomestici grandi e piccoli da aggiustare, e generiche attività di manutenzione dalle più banali alle più complesse. Ogni compito/missione che accetteremo si articola in due fasi: quella di setting preliminare e quella di intervento vero e proprio. Quanto al setting preliminare è necessario ricordarsi, una volta accettato l’incarico e prima di lasciare l’ufficio-garage, di reperire il materiale necessario (cacciaviti, lampadine, cavi, spine, interruttori ed altri strumenti) e, se necessario, procedere all’acquisto nel negozio, disponibile nello stesso laptop, del materiale richiesto. Alcune richieste ricevute via e-mail, però, non prevedono un intervento presso la casa del nostro cliente ma la riparazione di specifici oggetti rotti, quali gamepad, telecomandi, altoparlanti, cuffie ed asciugacapelli, che riceveremo direttamente nel nostro laboratorio.
Come anticipato ogni intervento di riparazione si struttura come un piccolo puzzle a sé stante. Dovremo “esplodere” l’oggetto in questione aprendolo uno strato dopo l’altro fino a rivelare i circuiti interni, capire dove si trova la zona danneggiata e procedere con la riparazione. Potremo evocare gli strumenti necessari tramite un menù dedicato, il tutto gestito in maniera piuttosto intuitiva. La produzione non soffre di particolari lacune né dal punto di vista grafico né contenutistico (anzi è lodevole il fatto che esista una completa localizzazione in italiano). All’originalità del concetto di gioco però non fa da contraltare altrettanta ricercatezza dal punto di vista della realizzazione, permeata da una generale sensazione di essere di fronte al compitino. Sia gli ambienti di gioco che gli oggetti che dovremo riparare sembrano essere un po’ piatti e poco caratterizzati, demandando dunque tutto il divertimento alla parte che ci vede protagonisti della nostra piccola attività artigianale. Tutte le missioni vengono portate a compimento piuttosto agilmente tra le 5 e le 10 ore, in base a quanto siate a digiuno di piccole attività di fai-da-te o meno, mentre il livello di difficoltà delle attività in sé non è particolarmente competitivo. A voler ben vedere l’unico aspetto che abbiamo trovato davvero frustrante nella prova riguarda il setting dei comandi. Talvolta, infatti, le parti elettriche da evidenziare e da gestire sono talmente piccole o sottili (come, ad esempio, un cavo o delle viti) che risulta davvero difficile stabilire una corretta interazione. Il DLC Smart Devices di recente rilascio sopperisce almeno in parte alla mancanza di varietà del titolo originale, dato che include missioni e gadget aggiuntivi, riparazioni di device intelligenti, e tutta una serie di stuzzicanti elementi per portare tutta l’esperienza su un versante più hi tech.
La recensione
Electrician Simulator si pone all'interno del panorama dei life simulator con ottime premesse, partendo dall'idea senza dubbio allettante di provare da zero la carriera dell'elettricista. Il risultato viene portato a casa tuttavia senza particolari picchi nè nei valori di produzione, nè nell'esperienza di gioco. L'impressione è che ci si sia fermati un pò a metà tra l'idea di spingere sul lato simulativo e quella di rendere il gioco appetibile un pò a tutti. Sia chiaro le missioni si portano avanti anche piacevolmente, quello che manca è un pò di appeal. Inoltre, perlomeno nella versione provata, Electrician Simulator è un pò deficitario nel setting di comandi che a volte non sono ben tarati nel consentirci di evidenziare al primo colpo gli elementi più piccoli.
NOOOOOO ! lo sapevo che finiva cosi! hahahah
beh dai, non ha preso una insufficienza! 😀
Vabbe’ magari ci faccio un pensiero ai prossimi saldi 🙂
Bravissimo, così si fa: d’altronde qualcuno dovrà pur sostenere la categoria! haha