The Pedestrian: la recensione

Osserva e intervieni, per riuscire a trovare la strada giusta in ogni circostanza

Concretamente, nel gioco verrete messi davanti a diverse situazioni, di difficoltà variabile ma tendenzialmente crescente, nelle quali sarete chiamati a risolvere enigmi e puzzle per consentire al personaggio ultra stilizzato di raggiungere la porta di uscita del livello, passando attraverso differenti percorsi. In essi potreste dover semplicemente muovere il personaggio, in fase iniziale di simil-tutorial, guidandone le azioni più basilari, come la camminata, il salto, la possibilità di scendere attraverso le piattaforme tratteggiata, la scalata, piuttosto che l’interazione con diversi elementi ambientali: siano essi chiavi da raccogliere, piuttosto che leve da attivare (ciascuna delle quali con risultati propri), ascensori da far salire o scendere e così via…le cose iniziano a farsi interessanti e complicate (in un continuo rimando tra difficoltà e soddisfazione, a fronte della giusta risoluzione del mistero, atta a portarvi verso il traguardo della soluzione corretta di ciascun ostacolo) nel momento in cui la strada non è immediatamente distinguibile, né realizzabile. Questo perché per poter proseguire, sarete chiamati a costruire il percorso dello stick man, operando in particolare due azioni principali: da un lato il livello sarà suddiviso in più segnali, ciascuno con le proprie entrate, uscite, scalette, leve ecc…da riordinare secondo un ordine logico specifico; dall’altro dopo aver mosso questi cartelli lungo il “piano di lavoro” costituito dal livello complessivo contestuale, dovrete collegarne i punti di interazione, per poi rientrare in modalità “scorrimento bidimensionale”, riprendendo il controllo dell’avatar per testare le possibilità di movimento ed esplorazione derivanti dalla vostra costruzione del percorso. Non esiste un vero game over e il gioco vi consente, e anzi spinge, verso il trial&error, consentendovi anche di ripartire dall’inizio del quadro con la semplice pressione di un tasto, per ritentare un nuovo approccio logico alla costruzione del tutto. La vera sfida, infatti, consiste proprio nel riuscire a comprendere come la strada sia stata smantellata e suddivisa nei vari pezzi, per ricostituirne il corretto assemblaggio, così da poter procedere oltre. Una volta trovata l’uscita, continuando a premere verso la direzione di spostamento del vostro avatar verrete accompagnati da splendidi momenti di regia verso il percorso successivo, lungo i vicoli e le strade della città in cui i cartelli stradali che rappresentano il vostro mondo di gioco sono situati.

In un puzzle game prevalentemente bidimensionale l’aspetto tecnico non dovrebbe essere in primo piano, ma tutte le componenti scelte dal talentuoso e brillante gruppo di lavoro riescono invece a stupire, in senso positivo, lungo tutto il corso dell’avventura. La scelta stilistica va da sé che risulta per lo più minimalista, ma sempre molto chiara e di semplice lettura, aspetto fondamentale per un titolo che si prefigge l’obiettivo di solleticare la corteccia cerebrale del fruitore. La cura riposta nella pulizia dell’immagine poi affianca agli stilemi visivi anche un’ottima risoluzione dell’immagine, assolutamente godibile soprattutto sugli schermi OLED delle Switch più recenti, proponendo poi squarci di 3D più che discreti per gli scorci poligonali di alcune sezioni di gioco, sottolineati con qualità da ottimi movimenti di camera tra un puzzle e l’altro. Il senso di appartenenza a questo particolare mondo narrato è davvero elevato, grazie anche a splendidi accompagnamenti musicali che sapranno aumentare il senso di immersione in un’opera ibrida, perfetta per Switch. Perfetta anche e soprattutto per via delle diverse soluzioni di controllo messe in campo per l’occasione: oltre che a un prevedibile e privo di guizzi sistema di controllo tramite tasti e leve analogiche, infatti, troviamo l’apprezzabile possibilità di utilizzare il touch screen per muovere sullo schermo le diverse placche da mischiare, senza dimenticare la possibilità di collegare i diversi punti interattivi che determinano il percorso del nostro personaggio. Il risultato è intuitivo e divertente, rendendo il gioco davvero godibile, se giocato in modalità on-the-go.

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La recensione

8 Il voto

Originale e riuscitissimo, nonché fortemente incentrato anche sulle peculiarità di controllo di Nintendo Switch, The Pedestrian saprà offrire una discreta sfida, mai frustrante e sempre onesta, per le vostre meningi, appagando inaspettatamente anche l'occhio lungo un'avventura fresca come ormai poche nel complesso panorama odierno.

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Commenti 7

  1. MezzaSwitch says:

    eh va bene, lo metto nella whishlist 😉

  2. MezzaSwitch says:

    …. qualcuno ha provato la demo? A me il gioco si resetta dopo pochi minuti…

    • Nuas82 says:

      Io sono andato direttamente col la versione finale del gioco…ma può essere che la demo duri pochi minuti: calcola che il gioco non ha una vera e propria progressione a livelli separati, ma si procede in maniera fluida lungo questo simil-open world da un cartello/segnaletica all’altro.

  3. MezzaSwitch says:

    Si chiaro ma la cosa strana e’ che torna subito alla schermata iniziale senza la solita scritta che la demo finisce e se vuoi proseguire devi andre all’Eshop….etc…Vabbe’ riprovo con piu’ calma prossimamente.

  4. MezzaSwitch says:

    Alla fine sono riuscito a giocare alla demo…. Sembra davvero bello !

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