The Outer World: un anno di avventure fuori dai confini Nintendo

Un viaggio lungo 12 mesi, con 12 articoli di opinione condivisa con voi, lettori di Switchitalia!

Cari amici di Switchitalia, il 2023 è stato un anno particolare ed importante per il nostro sito, visto che oltre alle quasi 150 recensioni di opere per la console ibrida della casa di Kyoto abbiamo, per la prima volta nella storia del nostro portale (che per chi non lo sapesse affonda le radici nei tempi antichi di Wiitalia), allargato le nostre vedute, con sporadiche ma puntuali avventure fuori dagli usuali confini della Grande N. Viggi alla scoperta di alcune delle più importanti produzioni del panorama videoludico mondiale disponibili, ahi noi, soltanto su altri hardware non targati Nintendo o, per qualche motivo, meglio ottimizzati su altri lidi o rilasciati altrove con grande anticipo. Il tutto per portarvi sempre il nostro spassionato parere e aiutarvi a chiarirvi le idee su quanto di meglio il settore di questo intrattenimento interattivo possa offrire a tutti noi, e voi, semplicemente grandi appassionati di videogame. Pur senza tradire le nostre ovvie radici, questo è certo, ci siamo però affacciati anche su panorami differenti, entrando in contatto con sviluppatori e publisher tra i più importanti e prestigiosi, oppure al contrario sconosciuti e a noi geograficamente vicini, con un unico scopo: provare con mano e presentarvi senza filtri il nostro parere e le nostre opinioni. Un viaggio lungo un anno, finora, che attraverso 12 passi ha saputo accompagnarvi fino alla chiusura di questo bel 2023, ampliando l’offerta del nostro sito, ma restando sempre noi stessi.

Il viaggio è cominciato ormai diversi mesi fa, con un progetto di Bandai-Namco classicamente a licenza: One Piece Odyssey che, non per la prima volta ma forse mai con questo respiro ambizioso, ha cercato di trasportare l’universo finzionale di Oda in un contesto di moderna struttura ludica. Ancora a licenza, ma questa volta con un’operazione senza dubbio più inedita da parte di Warner Bros., è stato poi il viaggio alla scoperta delle meraviglie di Hogwarts Legacy, testato già a inizio anno ben prima del suo arrivo anche su Switch nel corso di questo autunno. Dopodiché è stato il turno di Capcom di finire sotto le nostre grinfie, con l’irresistibile remake di Resident Evil 4, davvero soddisfacente sotto molti punti di vista….e chissà che non lo si possa prima o poi giocare anche in modalità portatile sul successore di Switch, dopo averlo assaporato anche sull’attuale console ibrida, in modalità Cloud. Distribuito in Italia da Plaion, come del resto molti altri titoli di grandi case soprattutto giapponesi ma non solo, è arrivato anche Dead Island 2, progetto che si è fatto attendere svariati anni, ma non ha poi tradito le attese. Epocale inoltre l’uscita di un vero baluardo del gaming in senso lato, con il lnacio da parte di Blizzard del tenebroso Diablo IV, sorretto da svariati elementi ludici nonché da una cornice grafica all’avanguardia per il genere. A metà anno è stato poi ancora una volta il turno dell’amata Capcom, questa volta con il sesto episodio del famoso Street Fighter, altro gioco che siamo pronti a scommetterci grazierà anche i lidi della prossima console di Nintendo, con il suo carico di adrenalina. Non poteva poi mancare, in questo nostro girovagare tra le terre al di fuori dei confini della casa di Kyoto, un’opera targata FromSoftware, pubblicata ancora una volta da Bandai-Namco, con Armored Core VI, tutto metallo e proiettili. A far da contraltare poi al picchiaduro di Capcom, con l’inizio dell’autunno è salito sul ring il suo avversario più tosto, con Mortal Kombat 1 di NetherRealm, testato su Xbox Series S a fronte di alcune titubanze tecniche fin troppo palesi su Switch al lancio (poi migliorate non poco con un costante ed encomiabile lavoro di patch). Ma la nostalgia di Capcom era canaglia ed è così che ci siamo rifiondati sulle atmosfere di Resident Evil 4, con il DLC intitolato Separate Ways, davvero intrigante con il suo serrato ritmo di gioco. Ma in tutto questo, in una testata come la nostra dove l’encomio del panorama indie è sempre al centro dei nostri riflettori, non poteva mancare un’opera come Ghostrunner 2, assolutamente frenetico ed adrenalinico, capace di un impatto grafico senza eguali, nonostante le limitatezze di un budget senza dubbio meno faraonico di tutti gli altri progetti analizzati in questa rubrica. E proprio verso la fine dell’anno ci siamo tuffati, con una sferzata senza eguali, persino in ambito STEAM, analizzando l’opera di un piccolissimo e talentuoso team tutto italiano, proto a portare i proprio progetti anche su Switch, ma non prima di averli in qualche modo testati prima in ambito PC: ed è così che abbiamo messo le mani su Soul Tolerance Prologue. Ma il richiamo del Game of the Year era irresistibile e così, dopo una capatina in ambienti più piccoli e umili, abbiamo avuto la fortuna di chiudere l’anno davvero in bellezza, con la recensione niente meno che di Baldurs Gate III di Larian Studios, comprovando l’efficacia tanto in termini di programmazione quanto di world building di un’opera davvero gargantuesca.

Insomma, basta rileggere i nomi dei brand o dei team di programmazione o dei publisher coinvolti per capire come la qualità e la varietà di questa rubrica abbiano senza dubbio arricchito il nostro sito, nel corso dell’anno che volge ormai al tramonto: speriamo che l’iniziativa sia stata di vostro gradimento e di poterla portare avanti con altrettanto entusiasmo anche nel 2024 ormai alle porte.

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Sempre e comunque sospinti solo dal grande amore per questo mezzo di intrattenimento che tanto ci accomuna: il videogame.

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