Xbox Series S: Ghostrunner 2: la recensione

Fare parkour in una città post apocalittica vi ha sempre intrigato? Ghostrunner 2 fa proprio al caso vostro.

 Jack ha la possibilità di correre, saltare, arrampicarsi lungo le pareti, lanciarsi da una superficie all’altra tramite un rampino, effettuare delle scivolate e molto altro. Il tutto parrebbe normale amministrazione, se non fosse che l’azione si svolge davvero a velocità folli, il tutto mentre intorno voleranno proiettili, laser e tanti nemici pronti a farci la pelle. Potremo usare la nostra fedele katana non solo per fare a fette i nostri nemici ma anche per parare i loro colpi. Se utilizzata infatti con il giusto tempismo questa azione ci consentirà di rispedire al mittente gli attacchi subiti. Va precisato tuttavia che invece non potremo usare la nostra lama come scudo, in quanto esaurirebbe in brevissimo tempo la sua capacità difensiva, lasciandoci allo scoperto. Una volta presa la mano con il setting di comandi e con le varie possibilità offerteci il gioco decolla, raggiungendo vette di frenesia che era dai tempi di WIpeout che non ricordavamo. A rendere ancora più viva questa somiglianza contribuiscono effetti visivi eccellenti, esplosioni e giochi di luce davvero azzeccati, nonché una colonna sonora synth techno in grado di pomparci ancora più adrenalina nelle vene. Se la velocità e lo stile vengono prima di tutto in Ghostrunner 2 è anche vero che talvolta dovremo cedere ad un approccio più studiato, più riflessivo, un approccio figlio di quel trial and error di cui si diceva prima. Il gioco infatti ci propone diverse strade per arrivare allo stesso risultato, tuttavia solo imparando a memoria tutti i meccanismi e tutti i pattern di attacco presenti in ogni livello avremo qualche chance di sopravvivere.

Si diceva della curva di difficoltà mal bilanciata e, per assurdo, la cosa invece pare migliorare dopo circa metà gioco. La crescita del personaggio, un aspetto GDR nuova introduzione di questo nuovo capitolo, ci consente di avere strada facendo un Jack sempre più performante e sempre più letale, con nuove abilità (come armi da lancio, possibilità di rallentare il tempo durante i salti, schivate migliorate) andando in parte a bilanciare le criticità riscontrate nelle prime fasi. Inoltre, vengono introdotte alcune novità, in primis la possibilità di spostarsi anche al di fuori della torre, andando quindi per la prima volta a esplorare aree esterne a quelle viste fino ad ora in questa saga. La velocità folle rimane una cifra stilistica, questa volta con una moto che ci ha ricordato Akira, che amplia l’esperienza di gioco ed evitano la possibilità che si innesti una certa ripetitività. Quanto al combat system Ghostrunner 2 è quasi sempre preciso, anche se come detto richiede parecchia pratica prima di darci le gioie di cui è capace, e si pone come obiettivo quello di farci eliminare i nemici nel modo più stiloso possibile. Una continua ricerca dello stile che ha ovviamente il suo sbocco finale nella parte estetica del titolo. Una grafica appagante, con scelte stilistiche che strizzano l’occhio ovviamente a Blade Runner ma anche al più recente capitolo di Deus Ex. Molto di quanto vediamo a schermo può essere distrutto o lanciato verso i nemici, e gli effetti di luce, le esplosioni, i neon, tutto il contorno riescono a farci percepire il caos dell’ambientazione e la velocità alla quale tutto si svolge a schermo. Il tutto condito da una colonna sonora synth-punk in grado di pomparci ulteriore adrenalina nelle vene.

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La recensione

7 Il voto

Ghostrunner 2 è un ottimo seguito per un gioco che pochi anni fa ha davvero stupito. Stilisticamente vanta una realizzazione pregevole, unendo scelte grafiche uniche, effetti strabilianti, ad un mood senza dubbio ispirato. Tutto in questo titolo vive alla velocità della luce, il tempo per riflettere è davvero poco anche se ce ne sarebbe davvero bisogno. Alcune scelte di gameplay lo rendono davvero ostico per un pubblico che non ha la pazienza di sottoporsi a decine e decine di sessioni di trial & error per superare ogni singolo livello. D'altra parte questo è sia il pregio che il difetto di questo titolo: un livello di difficoltà spesso davvero brutale, ed anche un pò fine a sè stesso. La magia di Ghostrunner 2 però è proprio dietro l'angolo, superato questo (grosso) scoglio è un gioco pronto a rivelarsi e a deliziare gli occhi e le mani.

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