Il titolo, pur non disponendo di licenze ufficiali (ovviamente) si ispira in tutto e per tutto al realismo e alla simulazione degli ambienti, dei mezzi e persino delle atmosfere dello sport vero, che possiamo vedere tutte le settimane sui nostri teleschermi: in esso potrete ritrovare i tracciati più famosi, diverse squadre dalle livree ampiamente riconoscibili, tutta la terminologia del registro linguistico specialistico della disciplina , un discreto sound design e non finisce qui. Molti i particolari curati dal signor Cosentino: notevole il dettagli delle sovraimpressioni, con diversi HUD in grado tanto di offrire una chiara visione delle tante ma necessarie informazioni per il giocatore, nella gestione del consumo delle gomme, del DRS, dei tempi sul giro e via discorrendo; il tutto gestito anche attraverso tante possibilità di inquadratura e visualizzazione, per un maggior coinvolgimento (vestendo davvero i panni del pilota, da dentro l’abitacolo), piuttosto che favorendo invece la leggibilità del tracciato con un punto di vista più ludico, in qualche modo classico dal punto di vista del giocatore pad alla mano. Anche il sistema di controllo è improntato verso un certo grado di realismo e simulazione, laddove non sarà possibile gestire in maniera ottimale le gare con un approccio arcade o caciarone, dovendo al contrario cercare di preparare al meglio l’assetto della vettura a seconda delle caratteristiche di ogni tracciato, memorizzandone il più possibile la conformazione, le curve e i dislivelli, studiando le aree di potenziale sorpasso e valutando al meglio scie e traiettorie per evitare scontri, senza dubbio deleteri. Qui va ammesso che l’assenza, endemica per via dell’hardware, di un sistema di gestione analogica dell’accelerazione inficia un po’ il feeling di guida, così come i limiti di un comparto tecnico senza dubbio non d’eccellenza faticano nel trasmettere un certo grado di immersione rispetto ai danni riportabili dalle monoposto.
Il versante grafico, infatti, espone senza dubbio il fianco a potenziali critiche, qualora non ci si calasse nel contesto di un team individuale, per un progetto non a licenza ufficiale, dal budget senza dubbio limitato e, conseguentemente, dal prezzo super accessibile. Ogni cosa, da parte di una firma critica come quella del nostro sito, va sempre valutata in maniera tanto oggettiva quanto relativa, per cui evidenziamo senza patemi una discreta mole poligonale, saggiamente incentrata solo sui mezzi di trasporto (sempre al centro della scena e dell’attenzione del giocatore), con elementi di contorno nettamente meno curati (dai fondali ai meccanici durante il pit stop, giust per citare due esempio piuttosto lampanti, a seconda delle fasi di gioco); una fluidità discreta, anche se probabilmente non sempre stabile sui 60fps; effetti materici ambientali piuttosto basici, laddove invece illuminazione e rifrazioni sulle carrozzerie delle autovetture riescono a stupire in senso positivo. Il tutto come detto accompagnato da un motore fisico non del tutto convincente, per un pacchetto complessivo comunque in grado di offrire un intrattenimento dignitoso se non addirittura più che discreto, anche a seconda della soglia di valutazione individuale di ciascun fruitore.
La recensione
Si premia l'impegno, si applaude la passione, ma anche le qualità oggettive di un titolo a basso budget, dal prezzo accessibile e dalla discreta mole di contenuti. L'assenza di grilletti analogici, una certa assenza di peso delle vetture e un comparto grafico che senza dubbio a volte necessita di una certa sospensione dell'incredulità per immergere completamente il giocatore all'interno dell'abitacolo non possono né devono togliere il piacere di una sorpresa tutta italiana.
