La peculiarità primaria del prodotto, però, è che tutte molte delle interazioni e delle scelte tramite cui dovrete o potrete influenzare l’evolversi della vicenda avverranno non tramite normali dialoghi, bensì attraverso la possibilità di raccontare i vostri stati d’animo attraverso i versi delle canzoni che punteggiano il ritmo narrativo del gioco, come già accennato molto vicino a quello di un vero e proprio musical. I brani musicali presenti nel titolo, tutti originali, risultano infatti completamente interattivi (soprattutto progredendo lungo il canovaccio del racconto), ponendovi davanti alla scelta tra un verso e l’altro (a volte con un tempo di reazione limitato, come se davvero foste sul palcoscenico di uno spettacolo, obbligati a rispettare il tempo della traccia audio), attraverso migliaia di potenziali variazioni basate sulle vostre scelte, creando una colonna sonora unica per la vostra esperienza musicale. Inizialmente le variazioni possibili saranno limitate a anche scarsamente identificabili in termini di cnseguenze, ma sul medio e lungo termine incideranno profondamente, sviluppandosi man mano e offrendo davvero la possibilità di distinguere ogni run dalla successiva: sarete davvero le stare del vostro stesso spettacolo, costruendo la tua narrazione attraverso il dialogo e la musica. Stray Gods offre infatti un mix tra testo e sonoro davvero peculiare, con la messa in scena di drammi degni di un vero spettacolo teatrale, unendo come nell’arte contemporanea diversi elementi (tra teatro e videogame), ponendo sempre al centro del proscenio il protagonista e la sua storia, che sarà un po’ anche la vostra. Dialoghi e musiche, quindi, che si basano fortemente proprio su un comparto sonoro innovativo, visto l’elevato grado di interazione che i versi rendono possibile, con un racconto e personaggi vivi, grazie alla sceneggiature di buon livello e a musiche di grande ispirazione, a metà tra le serie TV, Broadway e il medium videoludico (diversi i compositori e i talenti coinvolti nel progetto, tra nomine ai Grammy, brandi dall’Eurovision, musiche orchestrate che vi faranno sentire davvero proprio lì sul palco dello spettacolo).
Anche l’aspetto grafico porta avanti il concetto di contaminazione artistica tanto fondamentale per questo progetto: se, infatti, diversi generi videoludici (musicale e testuale) e diversi elementi artistici (musicale e letterario) si alternano su questo palco, è altrettanto vero che visivamente il gioco unisce gli stilemi del videogame a quelli del fumetto. Nel complesso è davvero una graphic novel interattiva, sotto tutti i punti di vista. Molto bello e moderno lo stile utilizzato per dare vita ai protagonisti, altamente espressivi grazie alle diverse illustrazioni che li rappresentano a schermo, con un tratto contemporaneo che rimanda ad alcuni degli archi narrativi più apprezzati di serie americane come gli X-Men, con un sapiente utilizzo anche della palette cromatica per trasmettere un senso di cura e qualità a un universo diegetico che, anche grazie alla rappresentazione artistica che lo incarna, finisce per risultare davvero ricco di personalità e capacità espressiva. Tutti gli altri elementi tecnici passano in secondo piano, data la natura stessa dell’opera, che non è afflitta né da rallentamenti evidenti né da tempi di caricamento eccessivi e che, grazie anche a una impostazione automatica e costante dei salvataggi, riesce a garantire un’ottima metodologia di fruizione mordi&fuggi. Come già accennato, di alto spessore l’implementazione audio della colonna sonora, al di là degli specifici gusti personali.
La recensione
Così originale da non poter essere descritto fino in fondo, senza paura di perderne troppi elementi caratterizzanti, Stray Gods è davvero un prodotto ben realizzato, come scintilla ma anche applicazione e merita senza dubbio la vostra attenzione
