Se quindi il versante narrativo si incentra in particolar modo nelle gesta di due o tre attori principali, che vi guideranno lungo un percorso di formazione durante il quale scoprire il valore dell’amicizia, i pilastri ludici si innestano invece su una struttura fatta di combattimenti tattici a turni. Lungo il corso del canovaccio saranno diverse le occasioni in cui risulterà fondamentale sfruttare al meglio le abilità uniche dei vari personaggi per avere la meglio contro i nemici, con particolare attenzione all’allevamento e al potenziamento di un’ampia varietà di mostri, veri e propri alleati da utilizzare in battaglia, aggregandoli al vostro party. Altrettanto importante risulterà inoltre riporre molta cura alla crescita dei vostri avatar, migliorandone le caratteristiche attraverso la modifica di armi, equipaggiamenti e abilità senza tralasciare nessuno di questi aspetti. Purtroppo le buone basi teoriche si scontrano poi con una realizzazione poco amalgamata e a tratti priva di mordente, per un eccesso di scolarità che finisce per presentare un’offerta fin troppo lineare e monotona. Solo a tratti spezzata dalla ricerca e raccolta dei tesori nascosti o dai minigiochi, che cercano (ma con successo solo parziale) di variare un po’ ritmo ed esperienza di gioco.
Dal punto di vista tecnico il titolo non brilla particolarmente: a sua discolpa dobbiamo evidenziare la volontà di affiancare alle centinaia di titoli in pixel art un approccio sulla carta più moderno e poligonalmente più complesso, ma a conti fatti il risultato esteticamente non raggiunge livelli particolarmente apprezzabili. Il tutto finisce per trasmettere quel senso di produzione per mobile che onestamente fatica a catturare attenzione e interesse nell’utente, quantomeno su console dedicate all’intrattenimento digitale come Nintendo Switch, anche grazie a una direzione artistica dallo stile piuttosto anemico. Fatto ancora più fastidioso, anche l’ottimizzazione non raggiunge grandi vette sia dal punto di vista tecnico, che da quello di programmazione: tempi di caricamento fin troppo pesanti affliggono le sessioni mordi & fuggi tipiche della fruizione portatile; fatiche di fluidità affliggono un po’ tutta l’opera e, elemento ancor meno accettabile, l’interfaccia utente non brilla per pulizia di leggibilità o chiarezza nella gestione delle informazioni a schermo. Nell’insieme, un’opera che sotto i profilo puramente tecnico fatica a raggiungere una sufficienza stiracchiata.
La recensione
Gli elementi sono tutti presenti, tra combattimenti tattici a turni e background narrativi arricchiti da svariati collezionabili sparsi per il mondo di gioco, ma il mordente risulta piuttosto debole. Vuoi per una certa monotonia di fondo, vuoi per un comparto artistico piuttosto blando, Rainbow Skies faticherà a ritagliarsi un posto al sole, nell'affollato panorama dei giochi di ruolo tattici, tanto ben rappresentato nella libreria di Switch.