Sword & Fairy Inn 2: la recensione

Battaglie o...pietanze?! È un'ardua indecisione

Eastasiasoft si affaccia con prepotenza sul mondo di Nintendo Switch, come abbiamo potuto scoprire solo poche settimane fa, con un bel carico di nuove iniziative, senza dubbio interessanti, proveniente dall’Estremo Oriente: titoli non tripla A né ambiziosi come le più grandi produzioni holliwoodiane di tanti team occidentali, ma cariche di creatività e varietà, almeno a giudicare dai primi progetti recentemente svelati. Dopo l’esordio della nostra copertura editoriale con Chaos Galaxy è ora il turno di un prodotto differente, ispirato a un universo finzionale preesistente, in attesa di lanciarci poi anche in ambito strategico, con un’altra recensione in arrivo nel corso della settimana. Ma andiamo con ordine e avviciniamoci, affamati, a questo simpatico titolo gestionale.

Il contesto narrativo di Sowrd & Fairy non è affatto nuovo, essendo un franchise ormai pluridecennale, per quanto conosciuto primariamente sul territorio cinese, grazie a un’estetica fantasy, a un sistema di gioco votato all’azione e più in generale a un quadro immaginifico piuttosto popolare in quel vasto, ma per noi ancora parzialmente oscuro mercato. Nel caso specifico di questo progetto, che è appena sbarcato su Nintendo Switch anche in occidente grazie alla pubblicazione sull’eShop nostrano, ritroveremo volti familiari provenienti da tutto questo tessuto narrativo, che si uniscono per gestire una locanda e costruire una vita felice in Sword & Fairy Inn 2. Il titolo qui esaminato, infatti, è un gioco di ruolo di simulazione di vita molto “kawaii” nell’estetica e nella direzione artistica (virata al super deformed) e casual nel loop di gameplay, che combina un’enorme varietà di meccaniche di gioco in adorabile stile chibi. Lo scopo primario sarà gestire un ristorante di famiglia, viaggiando per il mondo alla ricerca di utensili da cucina leggendari, commerciando cibi speciali, coltivando colture differenti e variegate, giocando a diversi mini giochi per impiattare al meglio e rendere felici i propri clienti. L’obiettivo principale dell’opera, infatti, è quello di assicurarsi che i visitatori della locanda siano soddisfatti dei servizi offerti, visto che questo li spingerà a portare sempre più persone al villaggio, rendendola tua locanda una vivace storia di successo commerciale.

Al di là delle fasi narrative, a tratti anche piuttosto divertenti, il fulcro del gioco si alterna tra i momenti gestionali all’interno del ristorante e i mini giochi “culinari”, grazie ai quali apprendere e realizzare le ricette più esotiche ed importanti. Man mano che gestirete la locanda, sarete in grado di assegnare ruoli specifici a ciascuno dei personaggi che incontrerete durante l’arco del racconto, con la possibilità di reclutarli; avanzando nella progressione del titolo, inoltre, imparerete di più su ciascuno dei vostri compagni d’avventura: i loro obiettivi, le loro personalità, le abilità specifiche e i loro difetti (anch’essi spesso capaci di strappare un sorriso al fruitore). In generale, la sensazione durante questi momenti di gioco è che questa sia una versione spensierata del mondo di Sword & Fairy, confortante e familiare per i fan di lunga data, ma anche accogliente per i nuovi arrivati, con un clima gioviale, seppur a tratti l’ansia di dover seguire e soddisfare numerosi clienti a tavoli diversi nello stesso momento possa anche far capolino durante l’esperienza di gioco. Il livello di difficoltà non è comunque mai frustrante e anzi, a tratti si potrebbe desiderare anche un senso di sfida maggiore, per spezzare la monotonia di certe attività, condendole con un pizzico di frenesia in più.

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