Might and Magic: Clash of Heroes è la versione riveduta e corretta del gioco a licenza Might and Magic che riscosse un discreto successo su Nintendo DS circa 13 anni fa, seguito da una versione per piattaforme mobile qualche tempo dopo. Il gioco che approda in questa calda estate sulle nostre console è sviluppato e distribuito da Dotemu che raccoglie il testimone lasciato da Capybara Games. Quello che abbiamo tra le mani è un mix davvero intrigante tra puzzle game, strategico e gioco di ruolo, con il plus non da poco di aver subito un restyling davvero notevole sia per quanto riguarda il comparto grafico che per alcuni aspetti del gameplay, attualizzati e resi più user friendly. La storia di questo Clash of Heroes è inserita ovviamente nel contesto narrativo di Might and Magic, 40 anni prima degli eventi di Might and Magic V per la precisione; tuttavia, nulla vieta di giocarlo come un episodio a sé stante, dato che in realtà sembra condividere più che l’ambientazione ed il mood del franchise, non richiedendo al giocatore particolari nozioni per acclimatarsi alla perfezione. Il canovaccio narrativo è piacevole da seguire, pur non brillando particolarmente per inventiva. Irollan (regno degli elfi) e Griffin Empire (regno degli umani) vedono improvvisamente a rischio il loro equilibrio fatto di pace e convivenza, sembrerebbe infatti che gli elfi stiano tramando qualcosa contro gli umani e viceversa, portando il mondo sull’orlo di una guerra. Come spesso accade i giovani sono più saggi dei padri ed i figli dei regnanti (Anwen per gli elfi e Godric per gli umani, più una serie di altri validi compagni d’avventura) si accorgono che in realtà è tutto frutto di un piano demoniaco, volto a stravolgere l’ordine e sfruttare l’indebolimento delle difese degli uni e degli altri. Sarà quindi nostro compito iniziare un pellegrinaggio tra i vari territori in conflitto per portare la verità ai regnanti e convincerli di rivolgere le loro attenzioni al reale nemico.
Come facilmente immaginabile la trama qui funge più da collante ed espediente necessario a tenere insieme i vari combattimenti che ci troveremo a fronteggiare, che è poi l’aspetto nel quale Might and Magic: Clash of Heroes dà il meglio di sé. La scacchiera di gioco è suddivisa in due parti, quella superiore occupata dai nemici e quella inferiore occupata dal nostro schieramento. In ogni turno avremo la possibilità di fare tre mosse che possono consistere nello spostare un elemento, eliminarlo per fare spazio ad altri o richiamare le riserve dalle retrovie. Gli elementi schierabili sul campo di battaglia sono suddivisi in unità semplici ed unità speciali “elite”. Per ognuno dei mondi nei quali ci troveremo a combattere cambieranno sia gli elementi che comporranno il nostro esercito che i relativi poteri speciali, rendendo al giocatore ogni volta un’esperienza nuova non solo dal punto di vista grafico ma soprattutto da quello strategico. Ad esempio, l’elfa Anwen potrà comandare druidi, fatine e orsi, l’umano Godric schiererà cavalieri, arcieri e sacerdotesse, Fiona un’orda di non morti, sacerdotesse e vampiri, e così via. Anche i relativi campioni, o elite, di ogni schieramento hanno un funzionamento peculiare per classe e che può essere migliorato strada facendo ed a fronte dei loro attacchi molto più potenti della media hanno tempi di caricamento molto più lunghi. Ognuna delle unità è caratterizzata da un colore e come nella migliore tradizione dei puzzle game i colori andranno abbinati in orizzontale (per creare delle mura difensive) oppure in verticale (per iniziare il caricamento del relativo attacco).
Diversamente dai classici puzzle game nei quali vanno accostati tris di bolle dello stesso colore al fine di farle scoppiare qui dovremo accostare almeno tre combattenti dello stesso tipo e colore per poterli fondere ed attivare il relativo attacco (in caso di accostamento verticale) o il relativo muro difensivo (in caso di accostamento orizzontale). Solo a questo punto visualizzeremo tra quanti turni l’attacco verrà rilasciato in automatico e quale sarà la sua potenza. L’elemento strategico, tuttavia, qui è fondamentale in quanto giocandoci bene i nostri turni di gioco potremo ampliare a dismisura il nostro potere offensivo. Affiancando infatti ad esempio due o più combo dello stesso colore attiveremo la concatenazione, in grado di duplicare l’effetto dell’attacco. Incolonnando invece due combo uguali daremo il via alla fusione, in grado non solo di aumentare l’attacco ma anche di ridurne il tempo di caricamento. Infine, sacrificare un elemento potrebbe essere una ottima mossa per guadagnare ulteriori turni di gioco, se saremo abbastanza furbi da leggere in anticipo l’effetto a cascata avviato dal vuoto lasciato con questa esclusione. Il gameplay è davvero tutto qui, in queste poche semplici regole, eppure funziona davvero alla grande e non stanca mai. Ci sono anche aspetti che spingono verso l’esplorazione, in quanto potremmo scoprire forzieri pieni di monete da spendere nelle botteghe, o trovare qualche accessorio prezioso per il nostro Eroe, completare qualche minigame per sbloccare nuove unità e nuove elite. Tuttavia, nella sua semplicità, Might and Magic: Clash of Heroes riesce ad essere anche altrettanto profondo ed in grado di intrattenere per almeno tutto le 20 ore necessarie a completare la modalità storia in single player.
La recensione
Una piccola grande sorpresa questo puzzle game con elementi GDR, a significare come spesso per avere un grande gioco non serve avere regole cervellotiche o livelli di difficoltà senza senso. Might and Magic: Clash of Heroes è davvero facile da apprendere ma davvero difficile da mollare, tanto è in grado di catturare il giocatore sin dalle prime partite. Rispetto alla versione DS è stato ripulito dal punto di vista grafico ed attualizzato in termini di menu e gameplay, aspetti che lo hanno fatto diventare un piccolo gioiellino da non mancare.
Bello bello bello, anche se me lo aspettavo in fondo!