Se c’è un genere che su Switch è letteralmente esploso è quello degli strategici: in molti, infatti, attribuirebbero fin troppi esponenti al genere dei giochi di ruolo, senza dubbio alcuno molto presenti nella libreria software della console ibrida di Kyoto, ma basta fermarsi un attimo per analizzare quanta linfa il successo di Switch e di alcuni sui esponenti di spicco del genere abbiano insufflato in questa direzione ludica nel corso di questi sei anni abbondanti di grande risonanza commerciale. Fire Emblem su tutti, capace con Three Houses di toccare vette mai raggiunte prima, bissando poi con Engage; Mario + Rabbids, in grado di dare lustro al team italiano di Ubisoft come mai prima, tanto da risvegliare dal cassetto pieno di ragnatele persino una IP dormiente come i conigli pazzi, con tanto di seguito fresco fresco; proprietà intellettuali semi-dimenticate anche in casa Nintendo, con un Advance Wars rilanciato dopo tanti anni con il restyle in alta definizione di Reboot Camp uscito proprio quest’anno. Ma pensiamo poi al coraggio infuso da tanti successi di genere anche a numerose altre software house, come la stessa Square-Enix che da un lato rispolvera un antico caposaldo degli strategici come Tactics Ogre, affidando a un team esterno anche la trilogia di Front Mission, e dall’altro lancia nuove IP come Diofield Chronicle o ovviamente Triangle Strategy. Ma gli esempi non finiscono qui, come testimoniano i progetti ambiziosi e originali di Redemption Reapers o The War of Genesis, a testimonianza di un interesse allargato, capace di travalicare anche i confini giapponesi, con uno sguardo ad altre realtà dell’estremo Oriente. Se poi anche un classico degli shooter a scorrimento arcade come Metal Slug decide di provare l’approccio strategico, ecco che appare evidente l’enorme impatto avuto da Switch e dalla sua proposta software nel rivitalizzare il genere, riportandolo in auge presso i gusti del pubblico odierno.
Non stupisce quindi che anche KEMCO, casa piccola che si muove spesso lontano dai riflettori della grande stampa specializzata anche a causa del suo focus primario in ambito mobile, ma in realtà molto attiva e attenta anche alla console della casa di Kyoto, si proponga con una iniziativa perfettamente calata in questo solco di genere. È questo infatti il caso di Cross Tails, un gioco di ruolo strategico giocabile da due punti di vista arrivato proprio in questi giorni su Switch. Contrariamente a molte altre produzioni della casa di sviluppo qui presa in esame, non si tratta di un puro gioco di ruolo, ma di un’avventura che vi vedrà affrontare diverse battaglie secondo la classica struttura a griglia pronta a suddividere l’area dello scontro in tante caselle di spostamento, andando a selezionare le vostre azioni lungo dei turni che suddividono le fasi di attacco e difesa dei diversi schieramenti in campo, navigando tra i menu delle tante possibilità di mosse che vengono presentate dal team di programmazione. Il tutto, per altro, arricchito da quel particolare quid tanto narrativo quanto ludico secondo cui potrete selezionare entrambe le fazioni in lotta, per osservare gli avvenimenti da due punti di vista diversi e, sulla carta, contrapposti. Ma le sorprese saranno dietro l’angolo…
Cross Tails, infatti, è un gioco di ruolo strategico tattico ambientato in un mondo devastato dalla guerra. In questo universo finzionale, per oltre un decennio il Regno canino di Ranverfurt e la Repubblica felina di Hidiq si sono scontrati, tanto da imprimere l’animosità del conflitto di razza così profondamente nei ricordi e nel retaggio culturale della loro gente, da rimanere impressa per generazioni. Il fruitore, iniziando il titolo, potrà vestire i panni di due differenti protagonisti, addentrandosi in una trama articolata, ma giocabile da entrambe le parti che danno corpo al conflitto, svelando progressivamente un terzo potere sinistro che forse si annida dietro ai segreti nascosti nella decennale battaglia che sta mettendo a ferro e fuoco l’intero continente. Il Regno di Ranverfurt, un paese degli Undi, e la Repubblica di Hidiq, una nazione dei Felis, non smettono infatti di guerreggiare da oltre un decennio e oramai nessuna delle due parti è in grado di porvi fine, né tramite il conflitto né tantomeno seguendo una via paficia. L’odio tra i due popoli è così profondo da non consentire di guardare al di là del proprio naso, nemmeno quando la verità è palese, agli occhi di chi rischia la vita per interessi altrui: a meno che qualcuno, un eroe per ogni nazione, non riesca a spezzare questo circolo vizioso…