Chaos Galaxy: la recensione

La galassia è nel caos e sull'orlo di una guerra senza fine, sceglieremo la via del bene o la via del male in Chaos Galaxy?

Abituati come ormai siamo a mega produzioni, frutto di grandi budget e figli di studios composti da decine di artisti, vederci arrivare in prova titoli frutto di un one man show, non può che destare una certa curiosità. È il caso di Chaos Galaxy, conversione per Switch di un titolo già apparso su PC poco più di un paio di anni fa, per mano dello sviluppatore Han Zhiyu. Chaos Galaxy è un titolo piuttosto facile da incasellare nel macro-genere nei giochi di battaglie a turni, dato che non fa davvero nulla per nascondere i suoi riferimenti, fino a diventare un vero e proprio omaggio ai classici del genere di fine anni ’90 come Advance Wars, ma anche Fire Emblem, per lo meno in alcuni aspetti del combat system. Il canovaccio narrativo che tiene insieme l’avventura è avvincente nella sua classicità, ma non complicato, in modo da facilitarne la lettura e catturare il giocatore senza stancarlo. Il grande Impero Galattico, governatore della galassia per migliaia di anni, ha dovuto improvvisamente conoscere la disfatta a causa di un tanto improvviso quanto devastante attacco alieno. Purtroppo, non sono mancate anche dispute e guerriglie interne che, di sicuro, hanno favorito un clima di instabilità e paura imperante. Sullo sfondo di questo caos la lotta un pericolo ancora più grande sembra delinearsi all’orizzonte.

Il futuro della galassia ovviamente dipende da noi, con le nostre scelte potremo far risorgere l’Impero così come rovesciarlo e distruggerlo per sempre, stabilire un nuovo credo e perfino allearci con le IA per creare un mondo completamente nuovo. Avremo a disposizione 4 flotte tra cui scegliere, alle quali vanno aggiunte 14 fazioni diversificate per background, armi, veicoli ed alleanze politiche. Scegliere dunque tra la gilda dei pirati, dei mercenari, degli assassini, dei commercianti, delle Intelligenze Artificiali ecc avrà effettivamente delle conseguenze percepibili nel gioco.  Da tutto questa intricata alberatura di gilde e corporazioni in lotta per il potere non può che derivarne caos e guerra (il caos galattico di cui al titolo appunto), proiettandoci in un profondo intreccio dal gusto prettamente anime e con quel tocco retrò che non guasta. Già nelle prime fasi di gioco verremo catapultati senza troppi preamboli in una mappa interstellare piena di pianeti/fazioni, ognuna delle quali in un continuum di rapporti con noi che vanno dall’amicizia, al disinteresse, alla aperta dichiarazione di guerra. Chaos Galaxy cerca di intessere un gameplay a cavallo tra il gestionale e lo strategico. Le due fasi sono profondamente interconnesse e non si potrà puntare solo su una delle due per arrivare al tanto agognato potere. Il primo aspetto su cui puntare sarà quello del potenziamento in termini di risorse e difesa del nostro pianeta. Ogni pianeta ha caratteristiche proprie in termini di risorse e di come queste possono essere accumulate. Le risorse accumulabili influenzano il nostro potere di acquisti di nuove unità di battaglia, il rinforzo delle nostre capacità difensive e la velocità con la quale i nostri sudditi/compatrioti saranno in grado di generare tali elementi. In questa fase potremmo ulteriormente approfondire la nostra rete di relazioni con i pianeti vicini, scambiando risorse o decidendo per un attacco a sorpresa, ovviamente tenendo d’occhio l’eventualità di subire un attacco altrettanto inatteso. Questa prima fase, sebbene tendenzialmente interessante, subisce un po’ la generale pesantezza dell’interfaccia e la sua derivazione pc-istica, non del tutto adatta ad una fruizione tramite Switch, tanto in modalità portable, quanto collegata ad un tv. Purtroppo, in menu non sono particolarmente immediati né fruibili, portando ad un rallentamento dell’esperienza di gioco che soprattutto nelle prime fasi potrebbe spiazzare un po’. Tecnicamente il titolo risulta volutamente “scarno”, sebbene la grafica in pixel art sia ben realizzata ed in linea con il mood retrò di ispirazione. Al contempo anche il comparto sonoro vanta dei motivetti in grado di accompagnare gradevolmente l’azione e di immergerci in un’atmosfera molto anni ’90.

La parte di combattimento vero e proprio invece cambia scenario e si svolge su una classica scacchiera visualizzata in isometria, sulla quale potremo schierare Mech, navi da combattimento e i comandanti. I Mech sono gli elementi più dinamici e veloci, in grado di spostare gli equilibri tramite blitz e attacchi ai lati dello schieramento avversario, tuttavia sono generalmente meno resistenti. Le grosse navi spaziali, più lente nei movimenti ma letali negli attacchi, grazie ad un armamentario più vasto. I comandanti infine sono elementi in grado di attivarsi dopo un certo numero di turni e capaci di attivare attacchi molto particolari grazie alle loro abilità specifiche. Anche in questo caso purtroppo il porting non ha giovato a questa versione di Chaos Galaxy. L’attivazione dei comandi di attacco/movimento dei nostri elementi sul campo di battaglia non è particolarmente fluida né immediata, dovendo passare per menù e sottomenù piuttosto articolati e poco intuitivi. Quanto sopra può funzionare (e funziona) su una versione PC ma è di ostacolo per una fruizione su console. Inoltre in particolare nel gioco portable  i baloon testuali risultano davvero piccoli e poco leggibili, contribuendo ad una certa sensazione di confusione a schermo. In ogni caso, superati i difetti di cui si è detto, Chaos Galaxy è un buon ibrido tra gestionale e strategico a turni, caratterizzato da una buona profondità ed un livello di sfida azzeccato, tuttavia necessita di un pò di tempo e pazienza per digerire quantomeno i rudimenti dell’interazione con un setting un pò ostico.

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La recensione

6 Il voto

Chaos Galaxy è un titolo senza dubbio interessante e con alcuni spunti degni di nota. Il dualismo tra la parte gestionale e la parte di strategia a turni è ben gestita ed equilibrata, in grado di rendere un buon intrattenimento. Tecnicamente ben realizzato quello che abbiamo tra le mani è un chiaro omaggio ai classici del genere. Purtroppo il porting soffre di una generale pesantezza nelle interfacce e nei menu che finiscono per rallentare l'esperienza di gioco, soprattutto nelle prime ore di gioco, creando una sorta di barriera per i novizi. Tuttavia se avrete la pazienza di digerire quanto sopra sarete premiati da un solido e divertente ibrido gestionale/strategico.

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