I Labirinti del Mistero sono in pratica la trasposizione fisica del crimine che il nostro detective sta affrontando, capace tramite Shinigami di darsi la forma di un palazzo labirintico da esplorare, superandone ostacoli e avversari, per arrivare al suo fulcro, che altro non è che la verità che si cela dietro al mistero stesso. All’interno di queste aree il ritmo di gioco aumenta di intensità e sarà più o meno difficile anche a seconda di quanto saremo stati abili nella fase di indagine precedente, visto che i differenti indizi raccolti entreranno a far parte del nostro equipaggiamento: il dedalo in questione, infatti, ci vedrà impegnati in sfide di diversa natura, molto varie tra loro e in grado di offrire un discreto livello di freschezza all’esperienza di gioco, tendenzialmente da affrontare con l’astuzia, ma anche coi riflessi e con gli strumenti a nostra disposizione. In linea di massima, sarà importante aver prestato attenzione allo svolgimento della trama, per selezionare la risposta corretta ad alcuni quesiti che ci sbarreranno la strada ponendoci davanti alla necessità di optare per una scelta davanti a un bivio di opzioni disponibili; oppure dovremo partecipare ad alcuni minigiochi nei quali ricostruire la parola corretta, rispetto agli avvenimenti del crimine su cui abbiamo indagato, per completare correttamente una frase e distruggere in questo modo l’ostacolo che si frappone fra noi e il percorso da esplorare; o ancora ecco che in determinati momenti di gioco arriveremo ad affrontare i veri e propri boss di metà o fine livello, in una maniera del tutto particolare e sempre armati…della verità. Durante questi scontri, infatti, ci troveremo di fronte al nemico che inizierà ad attaccarci, lanciandoci contro vere e proprie frasi, che cercheranno di mettere in cattiva luce il nostro punto di vista sull’indagine; in questi momenti dovremo evitare di essere colpiti da queste accuse, selezionare uno degli indizi trovati durante la precedente fase di gioco, per utilizzarla come vere e proprie munizione per la nostra arma, così da colpire le sentenze altrui, contrattaccando con intuizioni e contro argomentazioni il nostro avversario. Tutto questo ciclo di gioco richiederà al fruitore una discreta attenzione, una buona dose di intuizione e ottimi riflessi, per riuscire nel contempo a schivare le domande sempre più incalzanti del nemico, mantenendo il focus sulla logica soggiacente al discorso per scegliere la prova corretta per incastrare l’errata logica altrui, grazie alla ricostruzione della verità nascosta dietro l’inganno e il misfatto.
Spike-Chunsoft nell’ideare questa nuova IP non si è trattenuta, mettendo in pista il meglio a disposizione di una casa di sviluppo senza dubbio non sugli scudi a livello mondiale, ma comunque intenzionata a non sfigurare rispetto ad altre produzioni terze parti presenti su Switch magari anche più blasonate: da un lato, è evidente lo sforzo profuso nell’ideazione di un world building ricco e sfaccettato, tanto a livello di character design quanto di ambientazioni, nel ricreare un mondo complesso e dotato di numerosi livelli di stratificazione del racconto. Dall’altro anche il puro profilo tecnico si conferma di livello più che buono, per quanto riguarda i valori di prodizione espressi. Il titolo sviluppato con Unreal Engine 4 presenta un colpo d’occhio piuttosto interessante, pur non avendo ambienti particolarmente ampi o complessi (certamente lontani dalla definizione di open world), ma comunque ricchi di particolari e con un polycount interessante; questo vale anche per i modelli dei personaggi, sorretti da una direzione stilistica anime, accompagnata da una cura ottimale per quanto concerne la programmazione, anche se va ammesso come alcune animazioni potevano essere maggiormente legate tra loro, apparendo più fluide e naturali di quanto non accade nel prodotto che abbiamo potuto testare. La fluidità però, pur non particolarmente stressata visto il genere di appartenenza senza dubbio lontano dalla frenesia di un action game, sorregge sempre adeguatamente la fruizione di gioco. I tempi di caricamento sono forse un po’ troppo frequenti (soprattutto nei primi capitoli del titolo, anche a causa di svariate interruzioni atte a spiegare al giocatore le diverse possibilità di interazione pensate per lui dal team di sviluppo), ma non eccessivamente lunghi da generare problemi, anche durante l’esperienza in modalità portatile. Anche la risoluzione, pur non essendo nativa a 720p sullo schermo della console o a 1080p sulla televisione, appare sufficientemente pulita, con una qualità dell’immagine senza dubbio capace di soddisfare il piacere dei nostri occhi. Insomma, nel suo complesso (calcolando anche l’ispirato versante sonoro, tanto per quel che concerne la splendida colonna sonora che per una cura più che discreta del doppiaggio inglese e del comparto relativo ai sound effect) si erge ben al di sopra della sufficienza, pur non raggiungendo a piene mani l’eccellenza.
La recensione
Un nuovo mondo si dipana dinanzi ai nostri occhi e l'intrigo delle indagini saprà incollarvi allo schermo, grazie alla costruzione di personaggi interessanti, a segreti misteriosi e a una giocabilità mista, piuttosto originale, ricca e sfaccettata. Auguriamoci di poter vestire presto i panni di un altro Master Detective, in un ipotetico seguito che possa far ulteriormente maturare tutti i semi già ottimamente piantati dal team di sviluppo in questo primo passo all'interno dell'affascinante nuovo universo di Spike-Chunsoft!
Appena iniziato, molto promettente!
Notare che a fine luglio uscirà un season pass per 4 episodi singoli, al ritmo di uno al mese pare.
Hai fatto bene, il gioco per altro migliora andando avanti (perdendo un po’ di pesantezza, e aprendosi di più alla fruizione da parte del giocatore).
Cmque strana questa improvvisa rinascita dei titoli investigativi: questo e Ghost Trick addirittura nello stesso giorno, con Decapolice in arrivo (senza contare i futuri ri-lanci di Ace Attorney e Professor Layton)