Avete presente l’indovinello del lupo, della pecora e del cavolo? È un classico giochino di logica che spesso capita di incrociare. Un pastore deve trasportare in canoa da una riva all’altra di un fiume i due animali e l’ortaggio evitando di lasciare il lupo solo con la pecora e quest’ultima sola con il cavolo, altrimenti il lupo sbranerebbe l’ovino o quest’ultimo si nutrirebbe col cavolo. Ecco il primissimo approccio a Home Sheep Home: Farmageddon Party Edition mi ha ricordato questo esercizio mentale. Home Sheep Home è infatti un puzzle game basato sul sottile equilibrio da mantenere all’interno di uno squinternato gregge di pecore composto da tre elementi molto particolari (Shaun, Shirley e Timmy) che, sebbene non rischino di sbranarsi tra di loro, sarà meglio saper gestire oculatamente. Come facilmente intuibile dai nomi dei protagonisti stiamo parlando di un gioco a tema Shaun the Sheep, brand nato dalla fantasia dello studio Aardman, autori tra l’altro di grandi successi come Wallace & Gromit, Galline in Fuga e molti altri. È proprio dalla collaborazione tra Aardman Studios e Greenlight games che nasce questo interessante puzzle game, arrivato su Nintendo Switch dopo un processo di forte arricchimento e rimasterizzazione rispetto al gioco Flash conosciuto qualche anno fa.
Si diceva del fragile equilibrio fra i tre ovini e di come essi debbano collaborare per avanzare di livello in livello. Ognuno di essi, infatti, ha caratteristiche peculiari ed uniche che il giocatore dovrà tenere in considerazione. Shaun è la pecora di taglia normale, senza particolari poteri se non quello di poter saltare più in alto delle altre, ma è anche il character principale del gioco, di conseguenza è incontestabile; Shirley è una pecora di grossa taglia, grazie al suo peso è in grado di spostare oggetti creando dei passaggi altrimenti inaccessibili e spesso si trova a fare da scalino per consentire agli altri due di arrivare più in alto; infine Timmy, il piccoletto del gruppo, grazie alle sue dimensioni ridotte può passare attraverso minuscoli pertugi ed andare in avanscoperta a premere interruttori nascosti o sbloccare porte bloccate. Il gameplay nella sua straordinaria semplicità sta praticamente tutto qui, il resto è demandato ad un level design sempre intrigante ed in grado di creare ambientazioni e puzzle stimolanti. Se i primi livelli infatti sono appositamente studiati per introdurci nelle dinamiche del lanoso trio, già dopo poco saremo invece chiamati a scervellarci per uscire da ogni livello, facendo un uso intelligente delle skill di ogni pecora. La curva di apprendimento diventa infatti improvvisamente piuttosto ripida, per concludere gli stage dalla metà in poi servirà davvero tanta pazienza e tanta materia grigia, non basta portare al traguardo una pecora o due, dovremo salvarle sempre tutte e tre.
Potremo quindi fare interagire le pecore tra di loro spingendosi, facendo scaletta, saltando, spostando oggetti, usando l’effetto leva dato dal proprio peso e molto altro. Inoltre, spesso sarà anche l’ambientazione a darci una mano con esplosivi, altalene, barriere meccaniche ma perfino con pianetoidi e le relative leggi di gravità (qualcuno ha nominato Mario Galaxy?). Dal punto di vista grafico il gioco è esattamente come ce lo potremmo aspettare, con la visibile mano dietro di un produttore di cartoon e clay animation. Quindi largo spazio ad ambientazioni colorate, personaggi volutamente goffi, interazioni ambientali comiche e tutto quello che chi conosce la serie Shaun the Sheep ama e conosce più che bene. Un po’ deludente dal punto di vista audio, dove magari ci si sarebbe aspettati un accompagnamento un po’ più presente, anziché la mera presenza di qualche traccia tutt’altro che memorabile e di sound effects, questi si, buffi in stile cartoon.
I comandi sono piuttosto semplici ma non immediati in modalità single player, con la possibilità di selezionare la pecora da muovere tramite i dorsali, e successivamente farla interagire con l’analogico ed il pulsante di salto. Come facilmente immaginabile, tuttavia, questo è un titolo che da il meglio di sé in modalità multiplayer, fino a farne una sorta di party game. In multiplayer avremo infatti la possibilità di affrontare ogni livello in compagnia di due amici, ognuno con il diretto controllo di un personaggio, aspetto che (se si collabora con la giusta coordinazione e tempismo) dovrebbe consentire di superare i livelli più velocemente. In realtà poi in compagnia anche i fallimenti diventano divertenti, data la consistente dose di frenesia e caos che si viene a creare. In modalità Farmageddon invece avremo la possibilità di cimentarci in minigames casinisti e divertenti come una partita di beach volley, una royal rumble senza pietà, una fuga su un treno in corsa e molto altro.
La recensione
Home Sheep Home: Farmageddon Party Edition è un puzzle game studiato con intelligenza ed in grado di intrattenerci piacevolmente. In single player è piacevole ma forse alla lunga un pochino ripetitivo, in modalità multiplayer o Farmageddon invece il gioco cambia marcia e diventa un party game casinista ed ideale per una serata in compagnia. La concorrenza è molta ed agguerrita ma le carte in regola per ritagliarsi un posto al sole ci sono.