The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è davvero ormai alle porte e tutti voi non vedrete l’ora di metterci sopra le vostre manacce. Un po’ per l’epica avventura che si prospetta, un po’ per tornare e ripercorrere le terre di Hyrule e scoprirne tutti i nuovi anfratti, un po’ anche per…sperimentare. Tra le caratteristiche fondanti, infatti, di Breath of the Wild emerge anche la sua natura fortemente orientata al gioco puro, tramite la scoperta di tutte le relazioni di causa ed effetto che il motore fisico sviluppato per l’occasione è in grado di offrire all’utente, il cui limite unico pare essere…la fantasia. Un aspetto di grandissimo successo, capace di generare un passaparola esponenziale, tramite i diversi canali social tramite cui condividere curiosità e sperimentazioni figlie dell’immaginazione dei milioni di appassionati che con il gioco si cimentano ormai da anni…continuando a scoprire nuovi esiti e risultati ogni mese. Ebbeen, il seguito non poteva essere da meno, ed ecco che, proprio durante l’approfondimento presentato ufficialmente da Aonuma in persona, vengono svelati tanti nuovi poteri di Link, coi quali sbizzarrirvi.
FUSE – Uno dei poteri più sorprendenti è quello di poter fondere…sostanzialmente qualsiasi oggetto del vostro inventario, per ottenere nuovi equipaggiamenti. Aonuma stesso ci ha mostrato la punta di un iceberg durante il Direct dedicato, durante la quale abbiamo potuto osservare la possibilità di creare mazze con sassi trovati in giro nel mondo di gioco, per sferrare colpi estremamente potenti, piuttosto che sfruttare funghi velenosi per elargire la nostra maledizione ai nemici più antipatici. Se la durabilità limitata delle armi era stato un elemento criticato da alcuni fruitori in Breath of the Wild, è senza dubbio affascinante notare come la soluzione in casa Nintendo non sia stata eliminare tale funzione, quanto al contrario offrire al giocatore la possibilità di sostituire (creandone di sempre nuove) le vecchie armi con altre sempre nuove, improvvisate con quello che potrete semplicemente trovare lungo il vostro cammino. Chapeau!
ULTRAHAND – La possibilità di combinare elementi sparsi per le terre di Hyrule, ottenendo sempre nuovi e affascinanti risultati legati prevalentemente ai limiti della vostra fantasia non si limita però soltanto all’armamentario, ma grazie a un altro potere può intervenire anche su elementi molto più grandi e dinamici. Durante l’esplorazione del mondo di gioco, infatti, Link potrà anche legare tra loro tronchi di alberi, turbine, resti meccanici e svariati oggetti naturali per ricreare veri e propri mezzi di trasporto e combattimento capaci di farlo navigare su specchi d’acqua, affrontare veicoli nemici a bordo di veri e propri carri da battaglia, prendere il volo su palloni aerostatici, fluttuare tra le isole, sospinto da getti d’aria calda incanalati in particolari invenzioni fantasiose. Le possibilità di spostamento sembrano assolutamente variegate e legate soltanto ai vincoli della vostra capacità di fantasticare da un lato e mettervi alla prova come piccoli ingegneri dall’altro.
RECALL – Il motore fisico che già nel precedente episodio si era eretto a cardine di tutta l’esperienza di gioco torna in Tears of the Kingdom, più potenziato che mai. Nel nuovo capitolo, infatti, tra i vari poteri del nostro avatar rientra anche quello di selezionare un qualsiasi (o quasi) oggetto contestuale e applicare allo stesso una sorta di effetto di riavvolgimento, che sarà in grado di riportare indietro il tempo per quel singolo elemento ambientale, annullando di fatto il suo ultimo movimento o la sua ultima azione e riportandolo allo stato e alla posizione precedente. Innumerevoli, anche qui, gli effetti riproducibili: dal risalire verso il cielo a bordo di un frammento di terra fluttuante precipitando al suolo, come nell’immagine qui riportata, piuttosto che eseguire attacchi inaspettati contro i nemici, rimandando al mittente i loro stessi colpi. Il tutto senza contare l’enorme impatto che tale potere avrà nel ricostruire elementi architettonici e ambientali, piuttosto che risolvere e superare ostacoli ed enigmi magari di sotterranei o dungeon.
ASCEND – Un’altra grande novità è poi la possibilità offerta a Link di ascendere verso il cielo, attraversando tetti, soffitti e ostacoli circostanti che lo separano da un ambiente posizionato al livello superiore rispetto a quello in cui l’avatar è inizialmente posizionato. In sostanza, qualora l’eroe si trovasse in un ambiente chiuso da una parete sovrastante, sarà per lui possibile puntare il soffitto e iniziare a fluttuare verso l’alto, per poi attraversare il muro e ritrovarsi al…piano di sopra. Non sarà quindi possibile utilizzare questo potere in qualsiasi ambiente, momento o circostanza (ad esempio per raggiungere le isole fluttuanti nel cielo), ma a seconda dei contesti potremo, ad esempio, sfruttare questa peculiarità per raggiungere senza percorrere lunghe ed intricate tratte il soffitto di un edificio o di una grotta, piuttosto che il secondo livello di un dungeon. Curioso notare come, quantomeno in parte, questo potere potrebbe da un lato significare la massiccia presenza dei labirinti sotterranei già analizzati nella seconda parte della nostra anteprima soltanto ieri, dall’altro andare incontro a una delle poche critiche mosse a Breath of the Wild, legata alla frustrazione della scalata di alcune pareti o vette. Sempre, ovviamente, nello stile Nintendo, mai banale e sempre molto ludico.
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom sempre promettere grandissime esperienze prettamente ludiche, legate ai poteri del vostro avatar, sempre in profonda correlazione con il ricco e affascinante mondo di gioco. Le ore scorrono lente, nella spasmodica attesa dell’uscita del gioco, ma più ci addentriamo nei dettagli che il team di Aonuma ha sviluppato nel corso di questi ultimi 6 anni, più scopriamo elementi e dettagli che ci fanno sperare di come l’attesa verrà ben ripagata.